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Dopo quelle parole non riuscì a trattenere le lacrime, mi sentivo così debole e patetico. Mi sedetti accanto a lui non proferendo parola, mi presi la testa tra le mani e chiusi gli occhi, cercando di regolarizzare il battito del mio cuore che prese a martellare incessantemente, forse per la rabbia, forse perché semplicemente mi mancavano quelle sue attenzioni.

«Quindi questo posto è diventato anche il tuo, dopo che me ne sono andato?» chiese dolcemente cambiando discorso

Annuì lentamente non sapendo se dirgli il motivo ma cedetti quando si passò la lingua sulle labbra screpolate, segno che pure lui volesse dirmi qualcosa.
«questo posto mi faceva sentire vicino a te. Mi sedevo sempre su questo lato della panchina, alzavo il viso verso la luna e le chiedevo se anche tu la usassi come mezzo per aver un contatto con me» ridacchiai cercando di trattenere l'umiliazione che provaì verso me stesso.

«se ti può consolare, ogni sera la guardavo, sapendo che anche tu la stessi osservando» si morse il labbro inferiore per trattenere un sorriso «mi hai proprio fottuto il cervello»

Lo guardai con gli occhi colmi di lacrime e frustrazione
«non... Non dirmi queste cose...ti prego» ringhiai a bassa voce

Sospiró e distolse lo sguardo dalla mia figura, rivolgendola alla protettrice dei nostri sentimenti
«Non dovresti sentirti patetico se provi determinati sentimenti Koo. È una cosa di cui andarci fiero, in realtà. Molte persone si dannano per provare ciò che provi tu ed è davvero strambo il fatto che tu li abbia provati per un soggetto come me» ridacchió «ma ti ringrazio» lo guardai di traverso «ogni giorno, ogni notte, ogni volta che ti pensavo, ti ricordavo sorridendo, con un calore che riusciva a rianimarmi il cuore. Ribadisco, le persone pagherebbero per provare tutto ciò, indipendentemente se sia amore o semplice infatuazione»

Non sapevo quanti battiti persi in quei secondi, non sapevo con quale forza io mi costrinsi a non baciarlo vedendo il modo in cui mi guardava, non sapevo perché cominciai a ridere e non sapevo neanche perché lui mi seguì a ruota.

«Sei uno stronzo» gli dissi continuando a ridere, mi sentivo più leggero, più spensierato dopo le sue insolite conferme «nonostante siano passati quattro anni e non riesco ancora a capire se sia davvero amore, io provo gli stessi fottutissimi sentimenti. È questa cosa cazzo se mi spaventa» buttai con un sospiro, trascinando il mio corpo verso lo schienale della panchina come un corpo senza vita.
Perché nonostante le nostre confessioni c'era qualcosa che mi urlava che non sarebbe potuta andare, che per noi non ci sarebbe stato un lieto fine...
«perché... Perché non ti sei lasciato amare»

Lo sentì trattenere il fiato per alcuni secondi per poi risentire la sua mansueta voce
«Avevo paura Koo. La paura è il sentimento più antico che possa esistere e putroppo non tutti riescono a vincerla» sospiró «Una persona che va a fare, ad esempio, paracadutismo, cosa può provare secondo te?»

Ci pensai un attimo e poi risposi
«Adrenalina, paura...non so»

«esatto, soprattutto paura. Si fanno tante paranoie in testa e tentennano sul buttarsi oppure no, nonostante sappiano che ci sia una buona percentuale di possibilità che il paracadute si apra e che finiscano a terra sani e salvi. Il corpo finisce per avere una scarica di adrenalina e si domandano "mi butto?". Alcune persone poi si fanno prendere dall'euforia e finalmente si convincono, altre invece rimangono ancora lì, fermi a stringere lo zaino; può succedere che si convincano anche loro, come può succedere che invece si ritirano completamente, lasciando la paura trionfare su di loro» mi guardó, facendo una smorfia «sfortunatamente io sono stato uno di loro»

Abbassai la testa, stringendo le mani tra le mie cosce, non sapendo che dire

«Siamo essere umani Koo, la paura fa comunque parte di noi.» spense la sigaretta «ma quel giorno presi coraggio- no, quel giorno tu mi diedi coraggio e volli provare quella scarica di adrenalina. Adesso so che per te, per restare anche un'altro pó di tempo con te, mi butterei senza pensarci: perché non ti puoi perdere una cosa così bella solo per della codardia. Per questo sono qui.»



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Ehii
Come va?

Questo è uno dei miei capitoli preferiti
Come vedete, il paragone con la luna fatta nel secondo capitolo, ritorna anche qui.
In più
In un paragrafo c'è la frase che racchiude questa storia "dal ricordo di te, si distilla in me un'isola di incanto", l'avete notata?
Niente è a caso
Si ritroverà anche in un altro capitolo

Spero che stiate riuscendo a capire Taehyung
Koo e Tae sono due personaggi contrastanti, vedrete anche la loro differenza di pensiero e la crescita che stanno facendo pian piano

-Vi ricordo che questa è una short story, ovvero avrà pochi capitoli :3

Detto questo, se avete domande o teorie sono a vostra disposizione <3
Bye~

ElyTKV

Ghost //Taekook// ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora