Capitolo 1

30 3 0
                                    


4 luglio in casa Guns.

Sophie era sdraiata sul divano, sul tavolino c'era la terza bottiglia di birra, sul proprio addome c'era un libro con le pagine sgualcite e ingiallite. Sophie aveva poggiato il dorso della mano sulla sua fronte e sospirava rumorosamente. Si stava annoiando tremendamente e di quel libro che aveva letto per la terza volta la stava distruggendo emotivamente. Il lancio del libro sul pavimento fu seguito da un grande lamento. "Cosa ti affligge Sophie?" Axl si era fermato davanti al divano, aveva uno dei suoi sorrisetti provocatori dipinti sul viso, piegò la testa in avanti e i suoi capelli rossi sfiorarono il volto della ragazza. Sophie arrossì e dentro di sé penso di afferrare il bel visetto del rosso e di dargli un bel bacio lascivo ma scacciò queste pensiero. Abitava con i Guns da due anni e si era ripromessa di non avere una relazione con nessuno dei suoi coinquilini, aveva già avuto delle brutte esperienze. "Ragazzi, questa tranquilla mi uccide." Slash entrò nel salone con indosso solo un paio di boxer aderenti e nuovamente Sophie si sentì eccitata e al tempo stesso frustrata per questi maledetti limiti. Questi ragazzi erano una tentazione per lei, non aveva mai provato una libido del genere per dei ragazzi. Voleva darsi un contegno ma Slash si voltò dandole le spalle e i suoi glutei sodi erano a pochi centimetri dal suo viso. Si alzò borbottando qualcosa senza senso. "Sophie, mi aiuti a scegliere qualcosa da indossare? Devo uscire con Erica la mia nuova ragazza." Da quando Slash era fidanzato con questa ragazza era sempre di buon umore. "Inizia col mettere un paio di pantaloni, sei veramente insopportabile con quel culo perfetto!" Sophie non avrebbe voluto esclamare l'ultima parte ma non riuscì più a trattenersi. Forse questa sua voglia di ragazzi era legata al fatto che non faceva sesso da quando era entrata in questa casa. "Beh, se vuoi puoi togliermi qualcosa." Esclamò Axl ridacchiando e dandole un bacio provocatorio sul collo. Sophie rimase lusingata da questi gesto, era veramente cotta di Axl, anche se gli altri ragazzi non la lasciavano indifferente. "Io esco, siete difficili da gestire." Urlò Sophie esasperata. "Prima aiutami con i vestiti, per favore." Slash fece gli occhi dolci e Sophie cedette. Andò in camera di Slash e aprì l'armadio, una serie di t-shirt e canotte nere, jeans e pantaloni di pelle neri. Davvero poca scelta. Si distinguevano una maglietta bianca e una grigia. "Direi che una t-shirt senza troppi strappi, un jeans nero e una catena per i jeans andranno bene." Gli diede i vestiti e chiuse l'armadio. "Ascolta Sophie, ti ho fatto venire fin qui per chiederti qualcosa e non dei vestiti." Sophie rimase perplessa per via di questa richiesta insolita. "Io, cioè tu lo sai, no? Io... Dannazione!, Avrai capito che..." Era più confusa che mai. "Saul, sputa il rospo." Il riccio si passò la mano sul volto e tutto d'un fiato fece la sua confessione. "Ho problemi ad avere un'erezione con Erica, però se guardo riviste porno non ho problemi. È difficile parlarne con i ragazzi, mi prenderebbero in giro." Aveva gli occhi lucidi e si capiva che non era abituato a confidarsi. "Oh, ma è normale! Ora ti spiego un paio di cose." Slash sembrò tranquillizzarsi, Sophie gli fece segno di sedersi sul letto. "Quando sei molto preso da una persona e hai paura di non essere bravo a letto potresti avere problemi tecnici. Stasera lascia che sia lei a giocare con te, credo che lei saprà cosa fare, è intelligente. Tu però devi fare la tua parte, devi respirare e rilassarti, immaginalo come del semplice sesso con una persona qualsiasi. Se tu ti agiti il tuo amico non si sveglierà mai e più insisti e più andrà in letargo." Slash sorrise e annui. "Ti devo un grosso favore." Fece l'occhiolino a Sophie e quest'ultima uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di sé. Entrando nella sua stanza la ragazza si accorse subito di Axl disteso sul suo letto, stava dormendo e aveva spostato vicino al letto il ventilatore. Dopotutto perché uscire se poteva distendersi accanto ad Axl e magari abbracciarlo? Si avvicinò silenziosamente al letto e si distese dolcemente su un fianco, allungò il braccio e avvolse la vita di Axl. Chiuse gli occhi e si addormentò poco dopo. Quello che Sophie non poteva sapere e che mentre dormiva Axl la osservava di nascosto. Dopotutto Sophie era una bella ragazza, occhi e capelli castani, un corpo tonico ma non palestrato. Forse la si potrebbe definire una ragazza comune. Sophie fu svegliata da Duff ed Izzy che avevano messo la musica a tutto volume. La ragazza una volta sveglia spostò delicatamente il corpo del rosso e durante questo procedimento dalle labbra di Axl sfuggì un gemito di piacere, chissà che stava sognando. Entrò in cucina e trovò lì Duff e Izzy. "Siete veramente noiosi voi tre, tu, Axl e l'innamorato." Disse sbuffando Duff. "Bel biondo, diamo una festa a settimana, che vuoi di più?" Le feste che facevano erano tremendamente lunghe e rumorose. Sophie era una studentessa universitaria e amava concedersi una giorno alla settimana di libertà ma il mattino dopo stava malissimo, più stanca che mai. "Voglio fare qualcosa Sophie." La ragazza alzò gli occhi al cielo. "Una corsa? Al mare? Montagne russe?". In coro urlarono "Montagne russe!" Compreso Axl che era appena entrato in cucina. Si prepararono tutti per uscire. Fu Axl a guidare e non fu una bella esperienza. "Levati dai coglioni, stronzo! Usa le cazzo di frecce!" I ragazzi erano nauseati da quella guida sfrenata. "Testa di cazzo, non tagliarmi la strada." Tante di quelle imprecazioni per quindici minuti di strada, tanto fiato sprecato. Una volta posteggiato il catorcio, entrano nel parco giochi, pronti per fare follie. La prima attrazione fu proprio quella delle montagne russe. Axl dovette sedersi accanto ad una ragazza, Sophie si sedette accanto ad Izzy e Duff accanto ad un uomo di mezza età e logorroico. Sophie si divertiva sempre molto in compagnia di Izzy e lo trovava affascinante, discreto, divertente e anche abbastanza focoso a letto, lo sapeva perché le loro stanze erano molto vicine e si sentiva tutto. "Questo è quello che si prova a stare in macchina con Axl." Urlò Izzy mentre affrontavano una brusca discesa e Sophie rise moltissimo. Sophie, Duff ed Izzy dovettero tornare a casa con un taxi perché Axl voleva stare in giro da solo e questo la turbò moltissimo. Improvvisamente si sentì giù di morale. "Hey bellezza, che succede?" Chiese Izzy una volta scesi dal taxi. Anche Duff si rabbugliò e si fermò accanto a Izzy. "Niente, è solo un po' di malinconia." Disse Sophie cercando di essere convincente. "Vuoi dormire con me?" Chiese Duff. Accadeva spesso che Sophie si sentisse triste o che Duff si sentisse così, quando erano emotivamente instabili dormivano insieme ed evitavano l'insonnia. "Io ti canto una bella canzone prima di dormire!" Esclamò Izzy entusiasta della sua idea. Sophie era la migliore amica di tutti in quella casa ed era estremamente felice di stare con loro, tranne che in alcune situazioni. Entrarono a casa e subito Steven, li abbracciò, era appena tornato da un lungo viaggio, era tornato a casa dei suoi per aiutarli con un trasloco e con alcune noiose pratiche. "Questa casa è un mortorio per essere il quattro luglio!" Tutti annuirono tranne Sophie che non aveva alcuna voglia di fare baldoria. In poche ore la casa si riempì di persone sconosciute, alla fine aveva vinto l'istinto dei Guns, raggiungendo così la quota di due feste chiassose in una settimana. Maledette feste! Sophie andò nella sua camera, prese le cuffie antirumore e andò in camera di Duff, si chiuse dentro. Duff aveva fatto un'altra copia della chiave della sua camera, proprio per queste situazioni in cui lui era a divertirsi e Sophie era nella sua stanza per riposare e per evitare di essere disturbata dagli estranei si chiudeva a chiave e la posava sul comodino. Accese la TV e cercò disperatamente qualcosa di noioso così da potersi addormentare. Niente da fare, tutto inutile, non riusciva a dormire e chissà quando Duff sarebbe tornato in camera. Esasperata decise di andare in bagno per una pipì veloce così da ritornare a letto e provare a dormire, di nuovo. Aprì la porta del bagno principale e trovò Axl che scopava da dietro una ragazza bionda. Rimase per qualche strano motivo sconvolta, Axl si voltò e quando si accorse che si trattava di Sophie cercò di dire qualcosa ma non ci riuscì. Sophie si scusò, chiuse la porta e andò verso il bagno più piccolo della casa, quello che solitamente tenevano chiuso durante le feste. Ormai non riusciva più a trattenerla, entrò di corsa in camera sua, prese la chiave del bagno più piccolo e ci si fiondò. Chiuse per bene la porta del bagno, fece pipì, poi si lavò le mani e il viso. Aveva il cuore che batteva a mille. Avrebbe preferito dormire nella vasca di quel minuscolo bagno piuttosto che attraversare tutta casa e rischiare di imbattersi di nuovo in Axl. Sarebbe stato anche meglio, così avrebbe avuto a disposizione un ambiente fresco. Strinse i denti attraversò il corridoio correndo. "Soph-" Axl provò a chiamarla ma lei non aveva intenzione di ammettere qualcosa, qualsiasi cosa. Non voleva ammettere che da due anni stava flertando con Axl e ogni volta che lo beccava a letto con qualcuna la sua reazione era questa. Entrò nella camera di Duff e chiuse a chiave la porta, si lasciò scivolare per terra e solo dopo si rese conto che c'era Izzy nella stanza e che stava suonando una bellissima canzone. Izzy vedendo lo stato emotivo di Sophie si interruppe, lascio la chitarra sul letto di Duff, prese in braccio la ragazza e la portò sul letto. "Qualcuno ti ha importunato mentre eri fuori da questa stanza?" Era molto serio e preoccupato. Sophie scosse la testa in segno di negazione diede un bacio sulla guancia di Izzy e poi si sistemò in una posizione comoda. Izzy riprese a suonare la chitarra e la ragazza finalmente si addormentò.

Il grande progettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora