𝐣𝐞 𝐭𝐞 𝐥𝐚𝐢𝐬𝐬𝐞𝐫𝐚𝐢 𝐝𝐞𝐬 𝐦𝐨𝐭𝐬 ~ 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖𝑐𝑘 𝑊𝑎𝑡𝑠𝑜𝑛
________________________________________Anche se Levi non lo avrebbe mai ammesso, il suo amore per te era nato ancor prima della storia dell'angioletto in vetro, accaduta al vostro quarto anno liceale. Quello era semplicemente stato l'innesco che lo aveva fatto riflettere, ma fin dal primo anno liceale inconsciamente qualcosa di te colpiva la mente e il cuore di Levi come nessun altro. Nemmeno lui stesso sapeva spiegarsi cosa e perché. Qualcosa però sapeva dirlo, se qualcuno gliel'avesse mai chiesto.
La prima cosa per la quale senza alcun dubbio era cosciente di avere un debole erano i tuoi occhi. Non per il colore delle iridi, il taglio o la grandezza. Era ciò che vedeva quando li osservava a colpirlo: quella gaiezza e gioia di vivere che trasparivano dai tuoi occhi, che non solo non aveva mai visto in nessun altro, ma che riuscivano ad attirarlo come una calamita.
«Sei inquietante quando mi fissi così.» Gli ripetevi in certi momenti, tra le risa, quando Levi si ritrovava suo malgrado a incatenare i propri occhi ai tuoi senza un apparente motivo.
Sarebbe mai riuscito a dirti cosa gli provocava anche solo un tuo sguardo? Che mandava in tilt il suo cervello e che doveva sforzarsi per apparire indifferente? C'erano talmente tante cose che avrebbe voluto dirti, ma che si imponeva di non fare per non metterti a disagio.
E quando ti guardava, Levi provava una strana paura. Il che era insolito perché a detta di tutti non aveva paura di niente. Ma quando gli stavi vicino, gli stringevi la mano o l'abbracciavi, il suo cuore palpitava e si irrigidiva. Aveva paura di quel suo sentimento tanto grande, ecco cosa. Paura di non riuscire a tenerlo a freno. E anche se avesse potuto rivelarti questa sua paura, non ne avrebbe mai trovato il coraggio. Il momento in cui ebbe maggior paura e temette di cedere davvero Levi se lo ricordava perfettamente, come se fossero passate sole poche ore.Era l'estate dopo gli esami di maturità. Entrambi eravate stati promossi a pieni voti e tu avevi deciso di festeggiare con un viaggio. Vi eravate svegliati all'alba, e preso il treno vi eravate diretti all'hotel dove avreste alloggiato. La prima tappa era al mare, ma presto vi sareste spostati per andare da qualche altra parte. Arrivati alla stanza d'hotel, con due letti singoli, tu non avevi perso tempo per comprare qualche alcolico per la serata. Eravate solo voi due, in una camera d'hotel. Questo Levi lo sapeva bene e perciò, fin dall'inizio, provò un certo disagio. Si era reso conto che qualcosa nei suoi sentimenti per te era cambiato solo l'anno prima; dunque non fu facile per lui rimanere solo con te in quella camera per l'intera notte, con quella sua nuova visione del vostro rapporto.
«Stai bevendo troppo, ora smettila.»
«Sta' tranquillo!»
«Guarda che domattina starai male e non avrai manco le forze per andare in spiaggia.»
«Ma sì, non ti preoccupare! E comunque, come cazzo fai a battermi ogni volta?!»
«È perché stai bevendo troppo e pensando poco. Non che sia una novità.»
Erano le undici di sera e avevate finito l'ennesima partita ad Uno. Non eri sbronza, ma un altro bicchiere ancora e lo saresti diventata, perciò Levi fece bene a toglierti gli alcolici da sotto il naso. Mentre ritirava le cose, allegra e un po' più leggera e spensierata del solito ti alzasti dal letto per prendere il cellulare e mettere un po' di musica. Levi si era girato a guardarti in quel momento e ti vide ballare, volteggiando da una parte all'altra sulle note di quella vecchia canzone anni Cinquanta che tanto amavi, senza curarti di cosa pensava Levi. E lui infatti ti guardava sì stranito, ma anche con occhi affettuosi ed un sorriso carezzevole. Non era da lui sorridere, ma vederti ballare in quel modo buffo e canticchiare, avevano fatto spuntare un sorriso spontaneo sulle sue labbra.
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𝐋𝐚 𝐯𝐢𝐞 𝐞𝐧 𝐫𝐨𝐬𝐞 «Levi Ackerman»
Fanfictiondove Levi è innamorato di te, ma tu hai occhi solo per la tua migliore amica. ▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎ «È solo un bacio, non ti mordo mica.» La musica continuava a suonare dal tuo cellulare, in quelle dolci melodie anni...