𝙾𝚝𝚝𝚘

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«E poi all'improvvisoSei arrivata tuNon so chi l'ha decisoM'hai preso sempre più

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«E poi all'improvviso
Sei arrivata tu
Non so chi l'ha deciso
M'hai preso sempre più

Come mai - 883»

Chiudo gli occhi portandomi entrambe le mani sul volto mentre dalle mie labbra fuoriesce un sospiro frustrato.

Questa partita è un completo disastro.

Non solo perché già dal secondo minuto l'Inghilterra è in vantaggio, ma anche perché adesso Jorginho è per terra dolorante, al centro del campo, mentre i medici sono intorno a lui intenti a constatare la situazione.

Lui è indispensabile nella squadra e se uscisse, l'Italia potrebbe avere numerosi problemi.
Più di quanti non ne abbia già.

Con la coda dell'occhio vedo che Cristante inizia a riscaldarsi, segno che forse è finita davvero. Jorginho invece esce dal campo zoppicante, rimanendo però ai bordi dato che ancora la sostituzione non è certa.
La partita riprende ma la nostra Nazionale può contare momentaneamente su dieci giocatori, dato che bisogna capire le intenzioni dell'italo-brasiliano.

Mentre lo osservo massaggiarsi il ginocchio, decido di alzarmi e dirigermi a passo svelto verso di lui, sapendo che ha bisogno di qualcuno con cui parlare. «Jo, come stai?» chiedo affiancandolo.

«Fa male» sussurra lui, stringendo i denti.

Questo non ci voleva proprio.

«Pensi di farcela a continuare?» domando speranzosa, posandogli poi una mano sulla spalla ed accarezzandolo leggermente.

Lui guarda verso il campo, poi i suoi occhi si posano su di me. «Non posso mollare. Non oggi. Non quando c'è una coppa da portare a casa» sorride ed io per poco non salto di gioia.

«Sei fantastico!» esulto, dandogli un veloce bacio sulla guancia.

Lui mi fa l'occhiolino e poi rientra correndo in campo. Lo osservo per qualche secondo, poi torno a risedermi in tribuna.

Lancio una veloce occhiata a Mancini ma noto che Cristante si sta ancora scaldando, forse per avere una sicurezza in più in caso la buona volontà di Jorginho non bastasse per fargli continuare la partita.

I minuti passano e la situazione in campo non migliora. Siamo ancora in svantaggio ed i ragazzi hanno bisogno di qualche incoraggiamento in più.
Hanno bisogno di sapere che ce la possono fare e che non solo l'Italia conta su di loro, ma quasi l'interno mondo.

Assumo un'espressione confusa quando vedo Bryan togliersi la pettorina, rimanendo con la divisa. Mancini segnala un cambio ed io immediatamente guardo Jorginho che però non mi sembra intenzionato a mollare la sua finale così facilmente. Lui infatti si stringe nelle spalle ed io capisco che Cristante non entrerà al suo posto solamente quando vedo Nicolò incamminarsi nella mia direzione a passo lento.

𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗶 ||𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨' 𝐁𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora