1 - Voices

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La sveglia non aveva suonato, anzi mi correggo, avevo dimenticato di impostarla la sera prima. Per fortunata quella mattina Changbin, il mio attuale compagno di stanza insieme a Chan, non si era svegliato la mattina presto per andare ad allenarsi con il nostro leader e, quindi, mi aveva svegliato giusto in tempo per non farmi fare ritardo.

-Hyunjiniee! Svegliaa! - mi aveva urlato in un orecchio battendo poi le mani per farmi alzare quanto prima.

Erano ormai settimane che, a causa del come back imminente e del rilascio del nostro primo vero album, i miei compagni di stanza non avevano avuto tempo per fare attività fisica la sera, come facevano solitamente, così avevano preso la decisione di svegliarsi un'ora prima per fare esercizi. Changbin e Chan sono malati per la palestra, ma devo dire che hanno messo su delle belle braccia e non solo, quindi posso solo dire che il panorama a cui ho assisto quando si cambiano non è niente male. Quel giorno, però, Chan non era al dormitorio, da come mi aveva detto Changbin era stato chiamato da alcuni manager della Jyp per discutere di alcune questioni. Per questa ragione, i due fissati per la palestra avevano annullato i loro programmi per la mattinata.

- Chan non è ancora tornato? - aveva chiesto Han con un tono leggermente ansioso. - Sapete se ha finito la riunione? Non mi risponde alle telefonate e nemmeno ai messaggi... - continuò il ragazzo mentre cercava di affondare le sue preoccupazioni nei pancake preparati da Minho.

- Hannie, non mettergli ulteriori ansie. Ci dirà tutto quando avrà finito. Stai tranquillo. - si era limitato a dire Changbin, anche se era evidente che era preoccupato anche lui.

Solitamente non convocavano così all'improvviso il nostro leader, se la situazione non fosse estremamente urgente o importante. Solo un'altra volta era successo un evento simile, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre dell'anno precedente.

- Ragazzi state calmi, siamo tutti e sette qui. Manca solo Chan che è alla Jyp. Siamo tutti e otto, non c'è motivo di... - Seungmin aveva tirato un lungo sospiro prima di continuare. - Dicevo, nessuno di noi ha avuto la geniale idea di abbandonarci prendendo accordi con altre case discografiche senza dire nulla. - aveva terminato quella frase osservando la nostra reazione alle sue parole.

Seungmin voleva essere realmente convinto che non sarebbe successo nulla, che nessun altro avrebbe mollato. In cuor suo sapeva che era così, ma dati gli eventi precedenti, sembrava volesse avere una conferma.

- E se Chan-hyung ci volesse mollare? L'altro giorno gli ho bloccato il suo PC per giocare ad Among Us. Quello sguardo assassino che mi ha rivolto non lo dimenticherò mai, mi ha fatto paura. - aveva detto Jeongin addentando un pancake dal suo piatto. - Poi abbiamo risolto, ma se si fosse stancato di noi, di me... - aveva continuato a dire il più piccolo.

- No! - mi ero alzato di scatto negando quanto detto dal nostro maknae.

Eravamo tutti e sette seduti al tavolo a fare colazione, prima di andare alla Jyp dove ci aspettavamo ore di prove delle nuove coreografie per il come back.
Jeongin probabilmente stava scherzando o era semplicemente preoccupato che il nostro leader potesse avercela con lui: sappiamo tutti quando Chan tenga al suo PC e a tutte le preziose tracce inedite dei 3RACHA custodite al suo interno.
Ma io quelle parole non ero riuscito a sopportarle: non esiste in nessun universo, non è una cosa pensabile nemmeno per scherzo che lui possa, anzi che lui voglia andare via.

- Lui tiene a noi come se fossimo la sua seconda famiglia, non se ne andrebbe mai. Chan non è come 'quella persona'. - mi ero limitato a dire cercando di abbassare poi il tono della mia voce. - Vado a finire di prepararmi. - avevo concluso ed ero tornato poi nella mia stanza.

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