Capitolo 5: Il Piano

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𝗣𝗼𝘃 𝗱𝗶 𝗗
Avevo deciso quella stessa notte dopo aver fatto sesso con Amy Evans di andare a New York, dovevo assolutamente raccontarlo al Signor Mancini sarebbe stato fiero di me arrivai alla casa di riposo in mattinata, scesi dalla macchina sorridendo ed entrai nell'edificio dirigendomi da Gabriela la receptionist che alzò lo sguardo sorridendomi.
<<Oh ciao Damien come stai? È da tanto che non ti facevi vedere>>
Gabriela oltre al Signor Mancini era l'unica a sapere il mio vero nome perché a tutte dicevo D
<<Buongiorno Gabriela sto bene grazie e tu? Si ultimamente sono stato impegnato con parecchie cose a Chicago>>
<<Bene anch'io grazie. Vuoi che ti accompagno dal Signor Mancini? Sarà così contento di rivederti>>
<<Si grazie ho tante cose da raccontargli>>
<<Immagino>>
Uscì dal tavolo da receptionist mi fece cenno di seguirla anche se sapevo a memoria la stanza del mio capo era la 106, arrivammo davanti a una porta bianca e bussò dall'interno rispose una voce burbera
<<Si? >>
<<Signor Mancini sono Gabriela e con me ho una sorpresa per lei>>
<<Grazie Gabriela lascia entrare solo la sorpresa ora puoi andare>>
Gabriela mi salutò con la mano facendomi ancora un sorriso per tornare al banco da receptionist, così io entrai nella stanza del mio capo chiudendo a chiave
<<Buongiorno Signor Mancini come sta? >>
<<Ma guarda un po' oggi devo dire che avrò notizie interessanti.. Sai Damien non sei l'unico che è venuto a trovarmi, esci da quel bagno Darren>>
Si vi starete chiedendo come faccio conoscere Darren Cross o come lo chiamo io il "barista"? In poche parole è il mio complice lui le vittime soprattutto se sono donne si diverte a punirle sessualmente con sculacciate, io invece sono più diretto preferisco uccidere le persone le quali mi viene ordinato dal mio capo o le donne le faccio innamorare di me, il piano prevede proprio che Amy deve innamorarsi di me e di Darren, invece le sue amiche solo di lui così avremmo creato scompiglio. Darren uscì dalla porta del bagno con un espressione rilassata
<<Ciao D mi fa piacere rivederti>>
Sapevo che non era vero ma mi sedetti sulla sedia accanto a lui vicino al letto del nostro capo
<<Su raccontatemi come procede il piano che abbiamo progettato settimane fa>>
Fu Darren ad iniziare
<<Amy anche se la punisco torna sempre da me in un modo o nell'altro, devo ammettere che mi piace sculacciare quel suo sedere sodo... Invece con Mandy e Alicia ci scopo come non ci fosse un domani>>
Il nostro capo sorrise soddisfatto
<<Bravo Darren.. E tu Damien? >>
<<Io ho completato per ora due obiettivi su tre: ho ucciso Rosalind Evans e ho fatto perdere l'innocenza alla piccola Amy manca solo che si innamori di me>>
<<Dovreste invitarla qui a New York mi farebbe piacere rivederla, sarà cresciuta così tanto dopo quattordici anni... Perché non le mandi un messaggio e la fai venire qui? >>
Io e Darren ci guardammo sconvolti
<<Cosa?! È serio Signore?! Ma è una follia... >>
<<Si Damien sono serissimo mandale subito un messaggio e dille di prendere il primo aereo per New York... Quando arriverà manderò qualcuno a prenderla per portarla qui>>
Così feci come mi aveva detto
<<Hey Amy sono io D potresti prendere il primo volo per New York? Mi farebbe piacere rivederti>>
Lei neanche un minuto dopo mi rispose
<<Ciao D ti manco già? Si prendo un taxi e vado in aeroporto :) >>
<<Si piccola mi manchi già tantissimo, ci vediamo tra qualche ora <3 >>
<<Anche tu mi manchi ci sentiamo più tardi :* >>
Rimisi il telefono in tasca per poi guardare il mio capo e Darren
<<Ha detto che adesso prenderà il primo volo e tra due ore Amy sarà qui>>
Il mio capo sorrise soddisfatto
<<Eccellente mi raccomando quando arriva qui, voglio stare con lei da solo>>
Prese il suo telefono digitando un numero erano i suoi mercenari, disse che dovevano andare in aeroporto per aspettare Amy dal gate per Chicago. Erano passate due ore quando Amy mi chiamò
<<Hey sono in una macchina con due tizi mi hanno detto che mi porteranno loro da te, pensavo che saresti venuto tu a prendermi ci contavo>>
Mi fece male sentire la sua voce triste
<<Tranquilla bambolina ci vediamo presto>>
Il Signor Mancini disse a me e a Darren di uscire dalla stanza annuimmo ed uscimmo per andare nel parco della casa di riposo a fumarci una sigaretta, io prima di uscire chiesi un favore al mio capo
<<Vi prego non le faccia del male>>
<<Per chi mi hai preso Damien? Ora esci su sta arrivando>>
𝗣𝗼𝘃 𝗱𝗶 𝗔𝗺𝘆
Ero rimasta stupita dal messaggio di D che voleva rivedermi ci eravamo rivisti soltanto ieri, all'aeroporto di New York erano venuti a prendermi due uomini massicci dicendomi che mi avrebbero portata da lui ed arrivammo dopo mezz'ora di traffico da una casa di riposo, non capivo così provai a chiedere dopo che eravamo entrati
<<Posso sapere cosa ci facciamo qui? >>
<<No ora cammina>>
Bussò a una porta bianca con scritto il numero 106 quello che prima guidava e al suo interno rispose una voce dura che mi fece rabbrividire
<<Fatela entrare>>
<<Entra su>>
Mi spinsero dentro e chiusero la porta a chiave dall'esterno ridendo, vidi su un letto un uomo anziano che mi fece cenno di sedermi sulla sedia accanto a lui così lo feci
<<Mammamia Amy quanto sei cresciuta.. Sei tutta tua madre tranne gli occhi che sono di tuo padre>>
<<Come fa a conoscermi? >>
<<Io sono il Signor Mancini un caro amico dei tuoi defunti genitori, ti faccio le mie condoglianze per la tua perdita>>
Oddio era il Signor Mancini l'ex capo di D che aveva commissionato il mio omicidio quattordici anni fa e che aveva imprestato dei soldi a mio padre
<<Lei è l'uomo che ha imprestato dei soldi a mio padre e che voleva uccidermi? >>
<<Si sono proprio io sono contento che sei viva e vegeta, perché non ti metti accanto alle mie braccia? Sono vecchio e faccio fatica avvicinarmi>>
<<No grazie preferisco stare qui>>
<<Dai Amy voglio solo vederti meglio>>
Io di malavoglia mi alzai dalla sedia mettendomi accanto allo spazio vuoto vicino al suo volto
<<Brava ragazza... Sai che vorrei vedere se uno dei miei uomini dice il vero, dice che hai un bellissimo sedere sodo ma vorrei verificare io stesso>>
Io diventai rossa per la rabbia chi poteva aver detto una cosa simile?!
<<Cosa?! No non deve verificare un bel niente! >>
Il Signor Mancini sorrise divertito
<<Ora capisco perché ti punisce così spesso uno perché è vero il fatto del sedere e due è perché sei una bambina cattiva... >>
<<La smetta nessuna di queste due affermazioni è vera>>
<<Allora lasciami controllare così posso dire la mia, se è vero lascerò sul tuo bel sedere il segno delle mie mani non riuscirai neanche più a camminare, venti sculacciate ti sembreranno una passeggiata in confronto.. Invece se non lo è ti prometto che ti lascerò in pace>>
Vidi che una sua mano rugosa passò davanti alla cerniera dei miei jeans per tirarla giù facendomeli arrivare a metà caviglie, la sua mano poco dopo fece scendere anche le mie mutandine
<<Amy Evans devo dire che il mio uomo ci aveva visto perfettamente, hai un sedere sodo paradisiaco>>
Io rabbrividii quando con le sue due mani mi tirò verso di lui, con una mano cercò di sollevare il mio maglione ma quest'ultimo tornava giù e il Signor Mancini fece un verso esasperato
<<Togliti sto dannato maglione mi copre la visuale>>
Io obbligata dal suo sguardo minaccioso mi tolsi il maglione rimanendo soltanto in reggiseno
<<Oh bene finalmente mi posso concentrare su queste belle chiappette>>
Con un braccio mi tirò verso di lui con la mano libera pronta sulle mie natiche
<<Non può ripensarci e lasciarmi andare? La supplico>>
<<Ho detto di no i miei due uomini hanno avuto un assaggio da lei e anch'io devo goderne, so che sei innamorata>>
Con la mano destra ricoperta dagli anelli iniziò a massaggiarmi i glutei fino a quando schiaffeggio duramente, io cercai di urlare ma lui con la mano sinistra mi coprì la bocca
<<No Amy non urlare>>
Non so quanto tempo passò dopo che finì di sculacciarmi avevo il sedere in fiamme bruciava un casino, vidi che prendeva il suo telefono dal comodino e scattò una foto delle mie chiappe rosse
<<Volevo avere un ricordo di te Amy Evans ora su queste belle chiappette hai il mio segno... Ora puoi andare, aprite la porta>>
Stavo riabbottonando a fatica i jeans quando l'uomo di prima aprì la porta sorridendo
<<Vai nel parco qui fuori ci sono due persone che vorrebbero vederti>>
Io mi chiesi chi potevano essere? Così uscii dalla stanza con un sospiro, sta giornata era troppo pesante... Arrivai nel parco vedendo sconvolta che su una panchina seduti a fumare c'erano D e Darren cosa ci facevano qui, insieme poi?
<<Ragazzi ma che ci fate qui? >>
Darren fu il primo a notarmi mi sorrise e buttò per terra il mozzicone della sigaretta schiacciandolo
<<Oh Amy che bella sorpresa poco fa stavo sentendo Mandy e Alicia, perché non ti siedi sulle mie gambe? >>
D calpestò anche lui il mozzicone dopo l'ultimo tiro e mi rivolse uno sguardo come dire su siediti sulle sue gambe, anche se Darren mi aveva appena punita ieri mi sedetti sulle sue gambe e mi cinse un braccio intorno allo stomaco
<<Visto D ad Amy piaccio proprio>>
D rise
<<Si certo gli piaci perché l'hai obbligata a sederti sulle tue gambe>>
<<Tu sei un serial killer hai ucciso i suoi genitori e ieri te la sei scopata al funerale della madre, perché non lo rifai? >>
Io mi coprii le orecchie con le mani
<<Basta vi prego>>
Darren mi strinse ancora di più
<<Ma piccola noi scherziamo vero D? >>
D mi guardò dritta negli occhi
<<Sisi noi scherziamo, ma sai Darren ieri Amy mi ha chiesto della cicatrice che ho sul volto... Tu gli hai già fatto vedere la tua? >>
<<Oddio evvero devo assolutamente fargliela vedere aspetta, alzati un attimo Amy anche se siamo in un luogo pubblico te la faccio vedere>>
In quel momento D approfitto per tenermi tra le sue braccia e mi sussurrò nell'orecchio
<<Mi dispiace bambolina... >>
Darren si tirò giù i pantaloni insieme ai boxer io rimasi sconvolta dal suo membro già eretto e duro, nel mentre vidi una cicatrice lì vicino simile a quella di D
<<Ecco a te la mia cicatrice super sexy sai è un onore vederla, ma io vorrei che l'osservi meglio da più vicino>>
D mi inginocchiò davanti al membro di Darren
<<Comportati bene Amy.. Io devo andare>>
<<Dove devi andare? Ti prego non lasciarmi da sola con lui>>
Darren rise e D se ne andò lo stesso
<<Piccola puttana è stato bello quella sera fregare il telefono di D.. Ti stai chiedendo dove sta andando? Ovviamente ad uccidere un'altra persona a te cara o a scoparsi Alicia so che voleva farlo>>
Mi venne la pelle d'oca perché mi sentivo così male che le mie amiche facevano sesso con i due ragazzi che mi piacevano?!
Darren mi schiocco le dita davanti al viso
<<Ora pensiamo alle cose serie d'accordo? Succhiami il cazzo troia>>
Anche se mi insultava io obbedii lui spinse nella profondità della mia bocca il suo membro, iniziai a succhiarlo con fatica per quanto era grosso continuai così per qualche minuto e lo sentii tremare era al culmine
<<Oh merda Amy sto venendo.. Voglio che ingoi la mia sborra fino all'ultima goccia>>
Darren venne dentro alla mia bocca con un verso gutturale soddisfatto.

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