una primadonna da paura

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"PAPÀ" corro ad abbracciare mio papà alla stazione mollando in mezzo le mie valigie.
"Piccina come stai? Bella de papi"
"Sto bene, sto bene, te? "
"Bene bene" mi dice ritirando le braccia dopo quella stretta.
"Ho visto il nuovo post su istagram,stai attenta mi raccomando, potrebbero esserci paparazzi in giro" butta fuori con una risata esilarante che mi fa sempre spuntare un sorriso.
"Che scemo" dico, girandomi per recuperare le valigie pregando che fossero ancora lì.
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La casa di papà è veramente grande, più di quella di mamma a Perugia. È costata molto, ma mio padre si è messo d'impegno per averla, lavorando parecchio e con vari prestiti, ma comunque vengo chiamata figlia di papà da quei quattro coglioni di turno.
Sistemo le mie valigie in camera mia, e dopo circa 5 anni che vengo nella stessa casa, sono sempre più ammaliata dalla tranquillità e dalle good vibes che quella stanzetta trasmette.

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La mia vita a Roma, è diversa, non sono più quella "strana" bensì quella popolare,quella che ha un sacco di amici, non la Lea secchiona, che pensa solo a studiare stando h12 in camera sui libri, ma quella Lea che sta ai festini fino all'alba, che ...

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La mia vita a Roma, è diversa, non sono più quella "strana" bensì quella popolare,quella che ha un sacco di amici, non la Lea secchiona, che pensa solo a studiare stando h12 in camera sui libri, ma quella Lea che sta ai festini fino all'alba, che fa aperitivi continuamente.... e la fashion blogger su Instagram.
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Arrivata in Piazza di Spagna, ora, non resta che trovare quella chioma bionda, con un ammaliante gloss di Kyliecosmetics:Camilla,quale persona più coatta di lei?
Eccola, l'avvisto dopo 10 minuti,con vestiti neri, di pelle e borchiati.... e qualche sguardo puntato male addosso.
"ECCOLA LA ROMANACCIA, CHE BORA CHE SE' DIVENTATA AMMAZZA"
"AMÒ, TU INVECE SEMPRE PIÙ PARIOLINA"
urli di questo genere risuonano in piazza mentre io e la mia migliore amica ci salutiamo. Mi è mancata tanto.
"Vieni dai Lea, selfie di benvenuto"

 "Vieni dai Lea, selfie di benvenuto"

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@camii.rossii: con @lea.greco.Se divertimo
PS. La giacca è mia

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commenti
bea.stanghini:ma la bellezza? 😍
lea.greco_fp:stupende 🍻

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"Sono le 2,mio padre mi ammazza,non sono ubriaca, ti lascio qui, mi fumo na sigaretta e mi avvio, notte"
"E me lasci a sto festino pazzesco? Vava' se vedemo domani amò. "
Così per l'ennesima volta lascio Camilla ubriaca a un festino, mentre mi avvio a circa 70m dal locale per schiarirmi un attimo le idee.
"Ma vaffanculo va' dov'è sto accendino del cazzo?L'avevo messo en tasca" sento una voce provenire da dietro di me e mi giro schiettamente già con la sigaretta in bocca.
"Ti serve? "
"Me faresti 'n piacere che 'n te dico"
Gli porgo l'accendino, mentre continuo ad osservare le sue mani,con le unghie ricoperte da smalto nero lucido e il suo sguardo penetrante sulla giacca di Camilla che avevo addosso, mentre lecca la cartina.
I suoi capelli, quasi ricci, arrivano alle spalle, è un tipo strano, esattamente come me, con quella giacca leopardata e quei pantaloni a zampa d'elefante. Bello da far paura, ma lui non era spaesato, era a suo agio, e trasmetteva sicurezza da uno sguardo sincero.
Mi reggo a malapena in piedi,in questo momento vorrei solo il mio pigiama morbido e le mie ciabatte.
"Carino lo smalto, mi piace"
Sento addosso il suo sguardo e cerco di evitarlo,poi mi sfiora un sussurro lento, quasi da non sentirlo.
"Grazie, tu invece sei proprio bella. "
"Grazie."
Quella conversazione mi era bastata per capire chi voleva tanto sembrare, e chi voleva tanto essere.
"Tieni, questo è tuo"
Mi poggia l'accendino rosso fuoco nelle mie mani aperte,che riporgo in borsa.
"Io mo'vado,grazie ancora" Sussurro gentilmente prendendo la borsa in spalla"
"E grazie de che? "
"Della conversazione"
"Ti devo accompagnare?Tranquilla non crei disturbi"
"Non c'è bisogno, casa mia è a 20m da qui,ci si rivede" E giro sui tacchi.
"Aspetta" mi ferma"Il tuo nome? "
"Lea"
"Damiano"

𝐬𝐦𝐚𝐥𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐫𝐨 // Damiano David Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora