Capitolo 1

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Max's POV

Dopo appena due minuti che mi sono seduto su una delle scomodissime sedie dell'ospedale, vedo entrare i miei migliori amici tutti preoccupati e in condizioni orribili: Charles ha addosso i pantaloni del pigiama e una mia felpa della Redbull, Carlos ha una tuta della Ferrari e Daniel dei pantaloncini corti da calcio dell'Italia e una sua felpa della Mclaren verde tiffany.
Si accorgono subito di me, seduto nella sedia più nascosta di tutta quella saletta impersonale e con un aspetto stravolto reso ancora più vivo dalle grandissime occhiaie presenti sotto i miei occhi.

-Max, porca puttana, stai bene?!- mi 'urla' Charles quando mi vede in quello stato pietoso facendo girare tutte le presone presenti nella sala.
Annuisco distrattamente mentre sento Daniel sedersi al mio fianco e, appena mi appoggio al suo petto, scoppio in un pianto infinito per tutto il dolore non solo di adesso, ma di tutta la mia vita.
Appena mi calmo leggermente, Carlos prende l'ovetto con Luka dentro e inizia a giocarci mentre Charles mi porge occhiali da sole e un cappellino da baseball mentre Daniel va a chiedere alcune informazioni ai medici... Probabilmente gli sta chiedendo cosa dare a Luka e come fare cose che per Victoria erano naturali, per me erano solo un sogno lontano...

Dopo almeno un quarto d'ora, Daniel mi si avvicina e mi sorregge tentando di nascondermi (cosa quasi inutile dato che per pochissimo sono più alto io)... Probabilmente all'esterno della struttura medica ci sono già dei paparazzi. Nel frattempo Carlos prende l'ovetto e Charles gli effetti personali di Victoria, Tom, mia mamma e il piccolo Luka: almeno per un pochino di tempo ho cambi, pannolini e latte artificiale.

Appena usciamo, veniamo travolti da flash e un caos eccessivo per i miei gusti: queste persone non hanno un minimo rispetto per quanto successo...

Daniel mi infila in macchina per poi andare dal lato del guidatore della sua Aston Martin DBX mentre i due ferraristi agganciano l'ovetto di Luka nel posto davanti per poi sedersi il primo alla mia destra e il secondo alla mia sinistra: io mi stringo addosso a Carlos che, nonostante abbiamo avuto diversi conflitti e rivalità che ci hanno portato a non parlarci per anni, ormai è come un fratello maggiore per me mentre Charles è più il fratellino minore che ti fa uscire di testa ogni singola volta che stai con lui... con Daniel le cose sono più difficili a causa dei sentimenti che ormai ho imparato a nascondere dietro una corazza che mi ha reso man mano più debole perché nella Formula 1 e nella mia famiglia (in particolar modo coi miei genitori, mia sorella non avrebbe problemi) l'omofobia è una quotidianità dato che l'omosessualità non viene ancora accettata.

Il mio ex compagno di squadra guida fino a casa sua e, nei quindici minuti di viaggio, non vola una mosca nella macchina tranne la radio che fa addormentare beato il piccolino che non si può rendere conto di cosa sia successo e di come la sua vita sia cambiata in pochissimi istanti.

Daniel apre il garage della sua villa appena fuori dal centro di Monte Carlo per poi parcheggiarci la macchina al suo interno. Vedo Charles prendere l'ovetto di Luka e portarlo all'interno ma subito Carlos si rende conto che non ho la forza di alzarmi da quel sedile poiché sto ancora guardando la strada leggermente terrorizzato... Mi sento prendere di peso per farmi spostare sul bordo del SUV dove il numero cinquantacinque mi prende in braccio e, in meno di due secondi, ho già nascosto il viso nel suo petto mentre lui continua a stringermi forte mentre sento lontanamente Daniel chiudere garage e macchina.

Mentre Carlos mi sta portando di sopra, mi addormento stretto a lui e, quando tenta di lasciarmi nel letto king-size di Daniel, lo tengo stretto a me. Capendo le mie intenzioni, mi fa capire di allentare la lresa così mi toglie i pantaloni, la maglietta e la felpa per poi infilarmene una pulita. Mi appoggia sul letto e, mentre lui si spoglia rimandendo in boxer, inizio a viaggiare nei miei sogni. Appena anche lui si sdraia, mi accoccolo ancora più stretto di prima per poi addormentarmi definitivamente in un sogno tormentato dagli incubi più brutali e crudeli che la mia mente può produrre.

Daniel's pov

Io e Charles siamo in cucina per preparare il latte a Luka che si è appena svegliato e non vuole saperne di smetterla di piangere.
-Mentre si scalda l'acqua, vado a vedere come sta Max- mi dice il numero sedici per poi scomparire dietro la porta scorrevole che divide quest'ambiente dal soggiorno.

Mentre aspetto Charles, preparo la giusta dose di latte in polvere da mettere nel biberon e, appena è pronta l'acqua, l'aggiungo al composto per poi lasciarlo sul tavolo.

In meno di un minuto, il mio 'fratellino' mi raggiunge e inizia a shakerare il biberon.
-Carlos e Max stanno dormendo abbracciati insieme... Max continua a muoversi ma con Carlos lì possiamo stare al sicuro- annuisco distrattamente mentre il piccolo continua a piangere.

Appena il latte è pronto, Charles mi passa il biberon e, appena Luka inizia a mangiare, si calma e beve tutto tranquillamente.

-Sai, in un articolo su quelle riviste del parrucchiere, una volta ho letto che per il bambino il contatto con la pelle è importante... Magari andiamo di sopra, ci togliamo anche noi le magliette e poi lo mettiamo in mezzo a noi. Domani mattina vediamo come comportarci perché da solo Max non lo voglio lasciare- mi risponde Charles risvegliandomi dal silenzio confortevole della casa.
-Va bene, speriamo sia utile... Dopo voglio sapere che fine ha fatto quello stronzo di Jos e dove si trova Sophie...- il monegasco annuisce e, appena il piccolino ha finito di mangiare, lo portiamo di sopra col borsone ma decidiamo presto di fargli il bagnetto la mattina successiva.
-Ah, Charles...- gli dico prima di entrare nella 'nostra' camera temporanea -forse è meglio se aspettiamo un po' per dire ai ragazzi che stiamo insieme-. Lui annuisce solamente capendo che adesso non è proprio il momento giusto per dare un'altra rivelazione sconvolgente a tutti noi.

Dopo due minuti, sia io che Charles siamo in mutande (chi in slip, chi in boxer) in una delle camere degli ospiti al piano di sopra con Luka accoccolato al petto del più giovane e io che tengo Charles con un braccio sorreggendo anche il piccolino con la mano.

Ci addormentiamo così, dopo un ultimo bacio, abbracciati e più calmi di un'oretta fa.

Dad - Max Verstappen × Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora