Capitolo 3

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Max's pov
-Cazzo Luka!- dico urlando al bambino e richiamando anche l'attenzione di Carlos che arriva ridendo e con la videocamera del telefono già aperta.

-Che cazzo riprendi?!- mi volto verso Carlos completamente bagnato dato che la passione di mio nipote/figlio è bagnare le persone che provano a lavarlo...

È passata una settimana dalla morte di Vic e dal ricovero di mia mamma, cosa che sa solo Carlos, e io non ho ancora trovato il coraggio di andare a trovarla.

-Max Verstappen coi capelli tutti in disordine sarà la mia nuov- non fa in tempo a finire la frase che Luka tira un calcio nell'acqua bagnando lo spagnolo che si è avvicinato a noi due appogiando il telefono sul mobiletto del bagno e continua a riprendere il tutto.

Dato che voglio vendicarmi delle risate di Carlos, decido di andare a recuperare da solo il ricambio e il pannolino per Luka che porto in bagno insieme ad un secchio di acqua ghiacciato.

Quando torno in bagno, Carlo ha già asciugato Luka e l'ha appoggiato sul fasciatoio e, appena si gira verso di me, si ritrova coperto da acqua ghiacciata...

-Io ti odio- mi urla contro e sentiamo entrambi il campanello che rimane quasi coperto dal rumore delle nostre risate. Decidiamo che è il momento di fermare il video e che Carlos dovrà andare ad aprire la porta mentre io vesto Luka.

-Perché sei tutto bagnato?- sento lontanamente la voce di Daniel e la risata di Charles e, appena ho finito di vestire Luka, scendo al piano di sotto dove trovo il caffè già pronto e delle brioches portata dai ragazzi.

-Buongiorno- dico al monegasco e all'australiano mentre lo spagnolo mi supera per andare a cambiarsi e ad asciugarsi.
-'Giorno- mi dicono i due salutandomi.

Inizio a bere il caffè mentre Luka prende il suo latte già preparato da Carlos...

-Ragazzi, oggi io e Carlos dovremmo andare da una parte... Potreste tenere Luka?- i due annuiscono alla mia domanda e il mio ringraziamento arriva con un abbraccio: penso che non avevo mai mostrato così tanto i miei sentimenti alla gente...

-Adesso vado a cercare Carlos che sennò chiudono-

Decido di salire su per le scale e lo trovo in camera mentre si sta cambiando...

-Andiamo?- gli chiedo mentre lo osservo notando che ormai ha finito di vestirsi... Lui annuisce solamente e mi prende la mano trascinandomi di sotto.

-Allora ragazzi, il latte in polvere è nella dispensa mentre la sua stanza è quella vicina a quella di Max e nell'armadio c'è tutto quello che vi può servire!! Ci vediamo- dice ai ragazzi dopo aver baciato Luka salutandoli e ci dirigiamo verso il vialetto salendo in macchina molto velocemente e ci dirigiamo verso la clinica privata in cui si trova mia mamma...

In circa mezz'ora arriviamo e mi ci vogliono cinque minuti per convincermi ad entrare.

Stringo forte la mano di Carlos mentre ci dirigiamo al banco informazione.
-Buongiorno, vorrei vedere mia madre, Sophie Kumpen- dico alla ragazza davanti a me.
-Certamente, vi potete dirigere verso il giardino alla vostra destra, la troverete li...- ci risponde lei e, mentre Carlos la ringrazia, io mi sono già diretto verso il giardinetto.

-Ciao mamma- le dico interrompendola dalla sua lettura.
-Max!!- mi risponde abbracciandomi e stritolarmi fino a lasciarmi senza fiato.

-Ti ricordi di Carlos?- le chiedo indicandole il mio accompagnatore per oggi.
-Certamente, ma mi stupisco di vedervi insieme calcolando tutto quello che è successo fra di voi...- dice prontamente facendomi ricordare i nostri tempi buii mentre eravamo in Toro Rosso insieme e, ammetto sinceramente, che tutto dipendeva da me.
-Signora, si fidi che tutti i giorni mi pento di quanto è successo... Avrei preferito che fossimo amici ed invece abbiamo lasciato che la scuderia ci mettesse uno contro l'altro per lo spettacolo- il tono di voce dello spagnolo è commosso e a momenti si mette a piangere, così gli tocco il ginocchio e lui si rilassa un pochino.

-Come sta Victoria? Da quando sono qui non è mai venuta...- dopo circa quindici minuti, mia mamma se ne esce con questa frase e non so minimamente che cosa dire...
-Mamma, la Vic è morta- le rispondo.
-Non è vero, mi stai mentendo!! Perché sei venuto qui?!- mia madre inizia ad urlare e sbraitare spingendomi anche a terra e mettendosi sopra di me dandomi schiaffi e pugni.

Due persone di guardia riescono finalmente a farla staccare ma niente è facile e io so che questa volta la mia vita è finita.
Scappo anche dalle braccia di Carlos iniziando a correre verso Nizza completamente solo.

Appena arrivo a Nizza, mi pento immediatamente della mia scelta ma comunque suono al campanello.
Dopo un minuto, il cancello si spalanca e percorro il vialetto.

Arrivo al piccolo porticato della casa e subito mi trovo avvolto dalle braccia della mamma di Jules, Christine.

-Cosa ci fai qui?- mi dice appena si stacca.
Ed è così che mi ritrovo a raccontarle degli ultimi giorni e di tutte le difficoltà che sto incontrando.
-Quando Jules ha avuto l'incidente, tutti noi eravamo convinti che si sarebbe svegliato e sarebbe tornato il ragazzo allegro di una volta. Man mano che il tempo passava, tutti perdevano le speranze tranne Charles: quando gli abbiamo detto della nostra decisione di staccare la spina, lui non si è più mosso dal suo fianco, anche quando ci stava abbandonando per sempre... Con questo voglio dirti che sarai un papà fantastico perché tutti siamo andati avanti e non ti nego che è stato difficile anche per me che dovevo essere forte in particolar modo per i due piccoli Leclerc... Tu sei un leone Max- stiamo entrambi piangendo e io l'abbraccio di nuovo: mi pento di essere scomparso, ma è la stessa cosa che ho fatto anche con la famiglia di mio zio...

-Adesso chiami uno dei ragazzi, lo inviti qua e mangiamo tutti insieme- mi dice una volta calmata per poi andarsene in cucina.

Mando un messaggio a Lando che mi risponde con un pollice alzato: lui non sa niente di Jules e così ho scritto a lui.

-Non farmi più prendere infarti del genere o ti uccido. Ah, ciao Christine- urla Charles appena entra così come tutti e il piccolo Luka si agita volendo venire in braccio a me.

-Scusate, come mai vi conoscete?- chiede Lando a causa della nostra commozione generale.
-Christine, lui è Lando. Lando, lei è Christine, la mamma di Jules- gli spiega Charles e vedo milk-boy arrossire dall-'imbarazzo.

Dopo un po' di tempo, siamo tutti a tavola a mangiare e a ridere come non mi succedeva da tempo...

Dad - Max Verstappen × Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora