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5.10.20
@carmen.schumacher:

schumacher:

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Relax♡🍂

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Direct tra @erling.haaland e @carmen.schumacher

Noi siamo giù.

Siete in anticipo,mi sbrigo a vestirmi me la pagate.

_________pov's Carmen_________________________________

Presi i primi vestiti che mi trovai davanti, un paio di jeans non strappati e una maglietta, cercai la prima felpa pesante, alla fine era soltanto sulla scrivania. Colpa di mia sorella che non mette a posto, mentre davo una certa forma ai miei capelli volevo almeno essere presentabile, fu allora che notai che ero riuscita ad essere in ritardo. Io ho il ritardo cronico, scesi due a due le scale inciampando anche alla fine, misi le scarpe e stavo per aprire la porta quando mi ricordai di aver lasciato, la felpa sopra. Ero già in ritardo non mi sarei ammalata, se per una volta sarei stata senza felpa. "Mamma sto uscendo!!!"urlai per poi aprire la porta e uscire, quando mi girai e mi ritrovai il giocatore del Borussia, le lacrime non le trattenni per niente, "vorresti un abbraccio giusto?" Mi disse il ragazzo per poi stringermi in un abbraccio, un abbraccio che sapeva di casa. E così mi fecero entrare in macchina.

"Allora Carmen, quanti anni hai?" Mi domandò Mats mentre metteva la marcia e partiva verso una meta sconosciuta, "ne ho 17, li ho fatti il 21 luglio..." dissi in imbarazzo, mentre spostavo lo sguardo sul paesaggio che si era veramente brutto. "Allora stai studiando giusto?" mi domandò Marco, giradosi verso di me, io avampai ho sempre odiato parlare del mio studio, così altalenante. "Tasto dolente. Ma sa parlare un sacco di lingue la ragazza."disse Erling poggiando un mano lunghi i fianchi e stringermi in un abbraccio, io arrossì leggermente accanto a noi, Julian stava bene seguendo la modalità della nostra situazione attuale.

"Si, vorrei essere un'interprete....ho sempre amato l'idea di poter stare a stretto contatto con personaggi del mondo del calcio, dai calciatori ai mister. E spero veramente di riuscirci. Già parlo Inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo. Ma sto studiando anche altre lingue... ma se non vado bene a scuola... è tutto un casino." dissi sospirando, amavo parlare dei miei sogni, ma sai i sogni sono sogni e la realtà mi si spiattella in faccia . Fa male. "Dai che ce la fai a studiare. Comune principessa, oggi non ti lasceremo bere." disse Julian, sottolineando non solo il mio, essere più piccola di loro, ma anche quel soprannome che mi stava mettendo più in imbarazzo del previsto. "Pure te no, con sto soprannome. Erling ti avevo detto che lo odio."dissi mettendo il broncio, lui mi fece la linguaccia, sembravamo veramente due bambini, infatti la situazione era così divertente da far scoppiare tutti dal ridere.

"va bene, bambini siamo arrivati. "disse Mats per poi spegnere la macchina, io usci dal veicolo e una vampata di vento si abbatté su di me, facendomi starnutire."hai freddo? Guarda che ti possiamo prestare una felpa."mi disse Marco che era rimasto vicino a me, io arrossì leggermente,abbassai lo sguardo e stringendomi nella maglietta e mi avvicinai a Erling che mi stava chiamando.

"Hai appena ignorato Marco Reus."disse il ragazzo sorpreso, io arrossì di più, "ero in imbarazzo e... lasciamo stare."dissi abbassando lo sguardo. "Guardali sono ragazzi semplice. Che sanno essere peggio dei tifosi inrispettosi."disse il ragazzo mentre mi abbracciava, riuscendo con quel piccolo contato a calmarmi. "Grazie Erling"dissi , mentre gli regalavo un dolce sorriso. Fu allora che mi ritrovai davanti Kai, cioè Kai "cazzo sei la mia fottuta crush da una vita" Havertz, cazzo. Cosa ho fatto, beh ho urlato e gli sono corsa incontro.

"con lui ti comporti così , mentre con me che fai ? Mi ignori, non ti faccio più conoscere Mario." disse il ragazzo protettivo nascondendo, il suo amico dietro di se, questa scena fece ridere tutti. "cioè scusami Kai, cioè io ti amo, in realtà amo anche loro, cioè aiuto mi sto confondendo. Mi chiamo Carmen Schumacher." disi cercando di essere più calma, il ragazzo mi guardò e mi sorrise. "Mi piace sta nanetta, chi l'ha portata? "domandò Mario,porgendomi la mano, "Erling, storia lunga e non credo che tu voglia saperla. È imbarazzante." Dissi arrossendo,"gli hai semplicemente scritto, ti amo e sai che facciamo gli anni lo stesso giorno tuo e che ti amo tanto, l'ho già detto che ti-" disse Jule facendomi arrossire ancora di più, per fortuna che Marco gli poggiò la mano sulla bocca, fermandogli il suo lungo discorso. "Allora tanti auguri. Hai fatto gli anni a luglio no?" mi disse Mario mentre mi abbracciava, non sto abbracciando la mia crush nel 2014, no sto solo vivendo il mio sogno proibito. "Quindi facciamo 6 birre e una coca cola per la piccoletta." Disse Mats mentre si allontanava per ordinare, avrei voluto bere, si ma chissene, non voglio stare male di nuovo.

Haaland mi strinse in un abbraccio, io poggiai la testa sulla sua spalla, "giornata dura? Se vuoi ti riportiamo a casa." mi disse i ragazzo mentre mi accarezzava la guancia con il dorso,io scossi la testa e presi la sua mano tra le mie e la strinsi. "No non serve... ho bisogno di calma."Dissi abbassando lo sguardo, quel silenzio che gli altri avevano fatto si distrusse quando il mio telefono suonò, propagando una canzone in italiano per tutto il locale. Presi il telefono e la mia felicità si distrusse leggendo il numero che mi stava chiamando, "bestia di Satana ti sta chiamando...". Presi il telefono e risposi. "Pronto mamma che succede?"dissi, mentre vedevo tutti zittirsi, "eh così eh, esci? Esci, non hai fatto niente tutto il giorno, esci? Sei seria."disse mia madre alzando la voce, facendo in modo che si sentisse in tutto il locale involontariamente,il mio sorriso si spense come i miei occhi, "mamma. Ho studiato tutto il giorno, sto uscendo con dei miei amici...io"dissi mentre cercavo di trattenere il mio singhiozzo, "sei una disgrazia. Perché non sei come tua sorella e tuo fratello. Perché sei nata te. Sbrigati a tornare, che sennò ti tengo chiusa fuori casa, dovresti imparare ad essere come Sebastian e Katrina. Loro danno onore alla famiglia e te invece ?Non fai niente, riesci anche a non passare l'anno ." Disse mia madre,io volevo solamente piangere ma non potevo, quindi feci l'unica cosa sbagliata, attaccai in faccia a mia madre. Tutti notarono il mio malumore, per questo decisero di andare da Mats, dato che non era ancora tornato e lasciami sola con Erling.
"Va tutto bene,Carmen guardami. Si risolverà tutto, tu stai dando il massimo, lo so lo vedo. Non ti far rovinare la serata da quella stronza,adesso stai con noi." Disse il ragazzo per poi abbracciarmi , io non facevo altro che singhiozzare e si stava piangendo, "come faccio a pensare che andrà tutto bene? Mia madre mi odia... mi reputa il disonore della famiglia." Dissi mentre mi asciugavo le lacrime con il fazzoletto."perché siamo qua, quei coglioni ti considerano già parte della famiglia. Per me è la stessa cosa." disse lui mentre mi abbracciava, fu in quel momento che i ragazzi arrivarono con le loro birre e la mia coca cola. "Prendine un sorso solo."mi disse Julian passando il suo bicchiere sotto proteste dei miei genitori adottivi, alla fine ne presi solo un sorso. "Comunque dovresti conoscere mia sorella Cris e le sue amiche, quelle tre sono delle pazze" disse Mats mentre io stavo bevendo è bastato solo quello a farmi finire di traverso la bevanda. "No. Mi distrarrei troppo,mia madre si lamenterebbe, che poi io non so socializzare con nessuno.In conclusione No,solo perdita di tempo." Dissi dopo essermi ripresa.

My space...
Questa storia è nata per caso, quando l'ho scritta, è stato come un momento fugace, ho voluto raccontare questo piccolo legame presente tra me e Erling,il suo essere nato il 21 luglio, il giorno del nostro compleanno diventando così una scusa per far nascere i qualcosa di unico. Il 21 luglio, giorno dove ho compiuto 18 anni, ho deciso di iniziare questo percorso,spero che vi possa piacere.🥺💗💞💝💓💖💘💕

21.07Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora