Il linguaggio sessuale

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Abbiamo visto che l'imprecisione è costitutiva del linguaggio, ma in maniera diversa a seconda del tipo di linguaggio. In quello ordinario essa è innocua e funzionale, In quello poetico una ricchezza, in quello scientifico una limitazione da controllare il più possibile.

La sessualità è certo un tema del linguaggio, che si presta, come abbiamo visto, sia al linguaggio poetico sia a quello scientifico. Ma non possiamo non riconoscere come, per trattare di questo tema, si usi un linguaggio del tutto speciale. Reticenze, ambiguità, vaghezza, ellissi, allusioni, metafore, codificazioni simboliche: sono solo alcuni dei fenomeni che caratterizzano questo tema e che lo rendono così diverso dagli altri, che mi sento di riconoscere il linguaggio sessuale come un tipo di linguaggio, separato da quello ordinario, separato, sebbene simile, da quello poetico, e infine separato da quello scientifico. Fu Wittgenstein ad ipotizzare che

"È probabile che ci siano molti diversi tipi di sogni e che non vi sia una sola linea di spiegazione per tutti. Proprio come ci sono molti, diversi tipi di giuochi. O come ci sono molti, diversi tipi di linguaggio"

O, in alternativa, potremmo considerare il linguaggio sessuale un tipo particolare del linguaggio ordinario, anche se la sua particolarità è tale da renderlo stra-ordinario.

Si potrebbe pensare che fenomeni analoghi interessino, con altrettanta frequenza, anche altre sfere semantiche. Ritengo questo molto improbabile. L'unica sfera semantica che forse può essere paragonata a quella in analisi è quella metafisica, in cui è presente un massiccio uso di termini indeterminati come sostanza, anima, vita, morte, destino, io, essere, non essere, essenza, e così via. Proprio questo fatto spinse il Circolo di Vienna a rigettare la metafisica in quanto pretende di spiegare la realtà ricorrendo ad un linguaggio vuoto, a significati privi di correlati empirici. Parole quali "Dio" o "sostanza" altro non sono che gusci vuoti. Carnap scrisse il Superamento della metafisica tramite l'analisi logica del linguaggio, e già Kant procedeva in questa direzione affermando che si ha conoscenza solo del fenomeno, nella Critica della ragion pura. Wittgenstein condanna anche l'etica sempre a partire dalla sua struttura linguistica, che pretende di spingere l'uomo oltre la gabbia in cui è rinchiuso, ovvero, la gabbia del linguaggio significante, producendo un nonsenso. Nacque così la metaetica finalizzata alla distruzione dell'etica mediante l'analisi logica del suo linguaggio.

Ora, che cosa ha in comune la sessualità con la metafisica o l'etica? È facile vedere come, nonostante essa possa declinarsi in modo estremamente concreto, su di essa è stata costruita una metafisica e un'etica, anzi, più metafisiche ed etiche. Sin dalle prime e primitive religioni è stata dedicata una grande attenzione alla dimensione misteriosa della sessualità, nella forma di divinità, miti, leggende, rituali. Ciò ovviamente per l'estrema importanza della riproduzione in una società primitiva, ma, ribadisco, anche per la sua misteriosità, una caratteristica che quindi condivide con la metafisica. Nel Cristianesimo, avviene l'unificazione della divinità con la sessualità: Dio è Amore, alcune persone possono sposarsi con Lui, e così via.

Forse allora l'uomo ricorre a un linguaggio vago quando non ha bene in mente, non ha esperienza chiara dell'oggetto a cui si sta riferendo. E se la sessualità è un mistero, i misteri della sessualità, come l'omosessualità, sono misteri di misteri.

Oggi la sessualità, a differenza della metafisica e dell'etica, può ricevere spiegazioni, o descrizioni, più precise, può addirittura entrare nel campo della scienza (la sessuologia). Ma non ha ancora perso del tutto (io direi affatto) l'indeterminatezza del linguaggio della sua origine.

Sembra proprio che in tutti gli altri campi semantici, il livello di indeterminatezza, ossia la presenza di vaghezza, ambiguità e così via, sia considerevolmente inferiore. Mi impegno a chiarire questa tesi con molti esempi e argomentazioni, tratti dalla letteratura classica, dal linguaggio ordinario e da quello scientifico.

Forme di vaghezza nel linguaggio della sessualità - Tesi MagistraleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora