Capitolo due

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Rientro in classe e mi sistemo sul mio banco con Malik vicino che mi sorride, stranamente, ricambio.

Incomincio a pensare alla reazione eccessiva di Harry, insomma tutti alla fin fine sanno cosa fa lui con le ragazze che frequenta e non capisco la sua reazione al fatto che io sia andata a letto con Mike. Ci amiamo cosa c'è di male?

Le ore passano e nemmeno me ne accorgo che arriva l'ora di pranzo. Mi dirigo verso la mensa e mi siedo al tavolo con tutte le mie amiche : Danielle, Sasha, Eleanor e Michelle. Siamo migliori amiche da una vita.

Le loro classiche chiacchiere le sento così lontane oggi che mi sembra di essere in un altro pianeta.

-Nicole? Ci sei?- Ecco appunto.

-Sisi scusate, ma oggi sono un po' distratta- Dico.

-Distratta?- Dicono in coro le mie amiche.

Spiego a loro cosa è successo con Harry quella mattina e tutte rimangono bocca aperta. Appena finito di parlare sento una mano che picchietta sulla mia spalla. Mi giro e noto che è Harry.

-Ciao ragazze- Saluta le altre con un sorriso e con tanto di fossette. Posa lo sguardo verso di me e continua:

-Noi dobbiamo continuare il discorso di prima-

-Quale discorso?- Chiedo cercando di far finta di non sapere nulla.

-Il discorso di Mike- Cavolo.

-Ah, io non ho nulla da dirti-

-Beh, io si- Inizia ad urlare.

-Harry! Sta zitto-

-No! Non sto zitto!- Urla ancora più forte.

-Ma si può sapere che problema hai?-

-Il mio problema sei tu!-

Il mio cuore, in quell'attimo in cui pronuncia quella frase, si spezza in mille pezzi. Le lacrime mi salgono agli occhi e lui se ne accorge perché prova a rimediare, ma non ce la fa perché scappo via.

Corro, continuo a correre senza una meta precisa. Ad un certo punto mi ritrovo nel giardino della scuola, dove nessuno va mai perché proibito. Resto lì, almeno so che nessuno mi verrà a cercare.

A voi può sembrare che quella frase non possa valere molto come significato, ma a me sì.

Flashback

-Papà, papà, papà mi compri il gelato?-

-Certo tesoro-

Ci dirigemmo verso la macchina per andare a comprare il gelato che tanto volevo, ma qualcosa andò storto. I freni della macchina non andavano più e mi padre non riuscì a frenare allo stop e quindi andammo dritti e ci scontrammo con un camion che sbatté sulla mia fiancata. Ricordo solo le urla di mio padre e poi buio. Papà mia ha raccontato che sono stata in coma tre settimane e miracolosamente mi hanno salvata e mi sono svegliata.

Fine flashback

Sono passati ormai anni da quell'incidente eppure io rivivo ogni notte lo stesso sogno. Non è facile da superare una cosa del genere è il mio fratellastro non mi aiuta se continua a dirmi queste cose. Una volta è arrivato a dirmi che se morivo nell'incidente lui sarebbe stato più felice. Aveva 16 anni all'epoca e Anne gli tirò un sonoro schiaffo sulla guancia e non parlò più a nessuno per una settimana.

Sono qui seduta sul giardino posteriore della scuola, quando mi sento chiamare. Mi girò subito e trovo Zayn che mi sta fissando, mi asciugo le lacrime velocemente e gli do

You are my brother,boyfriend or what?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora