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ho mai avuto un vero sogno? un sogno mio, intendo.se te lo chiedessi, tu sicuro lo sapresti. forse conosci i miei sogni meglio dei tuoi.
io so solo che qualsiasi fosse il mio sogno, si é confuso col tuo.
mi piace guardarti quando osservi la mia udine, ch'io ho sempre detestato. seduto un gradino sotto me, tra le mie gambe e con le mie mani nascoste nel colletto della tua felpa, perché a udine c'è sempre un tempo di merda.
non mi piace ancora, udine, ma mi piace come la guardi. come se sapere ch'essa è la mia città, che mi ha tenuto in grembo e cresciuto, rendesse una piccola cittadina mediocre popolata da stronzi qualcosa di magnifico, al pari del mio amore, siena.
il tuo sogno è guardare il mondo, me l'hai raccontato la prima volta che ci siamo incontrati. volevi conquistarlo, il mondo. forse per questo voglio viverlo, io. viverlo attraverso le tue conquiste.
come i nostri mondi fossero uno solo. e voglio fare tutto con te, sentire tutto con te. fumare con te e sentirmi sulle nuvole, piangere con te e sentirmi triste il doppio, perderci in un bicchiere di negroni sbagliato in spiaggia o in una bottiglietta di succo che abbiamo riempito di bellini prima di salire in treno.
perché amiamo essere sbronzi, diciamocelo. prendi a giocare con le mie collane da sbronzo, ad arricciare il naso e le palpebre ti diventano pesanti, così pesanti che sembri sul punto di dormire mentre ridi sguaiatamente. ti stringo le guance, gioco con l'orlo delle gambe dei tuoi pantaloni e faccio quelle belle labbra rosa mie, solo mie.
sempre insieme per non restare soli, ed evitare ciò che ci farebbe patire.
siamo cresciuti insieme, no? non avevo mai dormito in spiaggia, non avevo mai finito la benzina in mezzo alla a12 per finire a ridere in un ritrovo per camionisti, non mi ero mai ustionato fino a spellare né ubriacato fino a star male. o ubriacato fino a perdere la ragione e trascinarti con me sul tappeto per toglierti il respiro.
forse è perché c'è voluto così poco per volerti bene. non ci è voluto poi molto per volerci bene, e per questo sembra impossibile lasciarsi andare. sembrava un'eresia per me non chiederti se volessi prendere il traghetto, dopo appena due settimane in un monolocale sul mare per colpa di un errore dell'agenzia viaggi.
a volte penso a cosa sarebbe accaduto se non avessero sbagliato, o se tu mi avessi dato retta quando esigevo che sistemassero la cosa. sempre, invece, sono grato che tu abbia insistito con un sorriso per occupare quel posto insieme, anche se non ci conoscevamo ancora.
ci perdiamo nell'alcol come ci perdiamo sull'autostrada se il tomtom sbaglia o perdiamo l'ennesima coincidenza, e ti guardo.
sai, taehyung, ti ho sempre ripetuto che non credo nel «farei tutto per amore», e sarà sempre così.
però, anche se non si vede, farei tutto per te, quello sì. perché se basta un giorno e del brioschi per guarire la sbronza, dopo un colpo al cuore non vuoi più respirare.
srry per il giorno di ritardo
e se a volte non rispondo ai commenti
li leggo, apprezzo e screenshotto tutti
ma non so come rispondere se non «grazie».
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ho costruito un porto dove la città muore. taegi
Fanficsmettila di fingerti venezia, che hai taranto vecchia nello stomaco. short? story ; taegi. © esecrabile | 160721