cap 13 - la partenza

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HARRY'S POV:

Sono chiuso in camera ormai da troppo, Gemma prova sempre a tirarmi su, convincermi a magiare, a uscire, ma non c'è verso.

Quella ragazza mi ha destabilizzato: è sempre stata nella mia vita e io ne ero innamorato perso. Ma poi lei si è fidanzata...

E lo ammetto, è colpa mia cazzo. L'ho praticamente spinta fra le braccia di Zayn. Tutti sapevano quanto a lui piacesse, e io ero così geloso, eppure mi sono completamente montato la testa in quel fottuto 2013.

Ho iniziato a trattare male pure le persone che amavo di più, e fra di loro c'era di sicuro Y/n, anche se lei l'amavo con un amore diverso...

Credevo che tutto fosse svanito ormai, che i smetimenti per lei fossero parte del passato, ma invece sono tornati forti e sconvolgenti come un tornado.

La amo, la amo più che mai. E sapere che lei mi ha usato solo per il sesso fa male, molto. Io ci tengo così tanto a lei, che non ho pensato, non ho capito che non era una buona idea per me accettare quella richiesta.

Che ci sarei ricaduto, che ci sarei rimasto sotto di nuovo e che l'avrei amata così tanto.

"Fratellino, so che non vuoi uscire ma devi almeno preparare le valigie per il tour... domani parti lo sai vero?" è Gemma che prova ancora una volta a farmi uscire.

"Vuoi che ti aiuti?" e si, speravo solo me lo chiedesse. Non ho le forze di domandare aiuto, ma nemeno quelle per fare da solo.

Ho bisogno di cadere, che qualcuno veda il mio dolore, lo percepisca, lo senta. Ho bisogno che qualcuno mi consoli, e chi meglio di Gemma può farlo? C'è smpre stata lei.

Mi alzo dal letto e mi avvicino alla porta strisciando i piedi. Le apro e la guardo, le sorrido fintamente, con ancora i solchi delle lacrime sul viso.

Mi dice ancora che dovrei parlarle, che tutto si risolverebbe, che potremmo essere entrambi felici. Ma non ne ho le forze, non ho le forze di ricevere un altra delusione, perché non ho le forze per superarla.

Facciamo la valigia e piango ancora, piango perché sono sicuro che lei non provi niente per me, piango perché ora non la verdò per mesi.

Piango perché non potrò più toccare i suoi morbidi capelli, piango perché non potrò più osservare le sue labbra mentre parla, il suo sguardo nel mio, quando diventa timida fra tante persone e quando mi cerca.

Piango tanto e penso. Penso a come sarebbe la vita con lei, poterla chiamare 'amore' poterla baciare e toccare tutte le volte che voglio.

Penso. Penso che sarebbe tutto ciò che desidero, e penso che posso avere tutto, grazie alla mia fama e ai miei soldi, ma penso anche che l'unica cosa che vorrei non si può avere così, non posso comprare il suo amore.

Passo la notte ad abbracciare un cuscino, immaginando che sia lei e piangendoci sopra.

La mattina Gemma entra e mi fa preparare. In meno di un ora sono in auto con lei e la mamma, che ci stiamo dirigendo in aeroporto.

Arrivo e mille flash mi accecano, metto allora gli occhiali da sole, perché non possono vedere le mie lacrime. Vengo scortato nella zona riservata a noi, dove già ci sono gli altri ragazzi con le loro famiglie.

Niall, suo fratello e i suoi genitori. Louis con Lottie e le gemelle, la madre è troppo debole per essere lì. E poi Liam, seguito solo dai genitori.

Ma io la cerco lostesso, la cercalo fra i loro volti, fra tutti loro, perché non voglio nessuno se non lei ora. La voglio abbracciare per l'ultima volta, la voglio baciare un ultima volta.

Eppure lei non c'e. E me lo aspettavo, e lo sapevo e non potevo che sperare. Lottie mi guarda e mi sorride appena, con sguardo pieno di pena, vede che sto male e capisco che sa tutto, forse troppo. E capisco che sa dei miei smetimenti per Y/n.

Ci salutiamo tutti, fra baci, abbracci e lacrime dei nostri parenti. Nessuno vuole lasciare andare gli altri, mentre io voglio solo salire su quel fottuto aereo, chiudermi nel bagno e piangere.

Gemma mi è riuscita a rimediare di nascosto una maglietta di Y/n con il suo profumo, qualche giorno fa. Non so se mi faccia bene come cosa, avere quella maglietta sempre con me. Il suo profumo, il suo ricordo. Ma ho bisogno di lei più che di qualsiasi altra cosa.

La appoggio sul cuscino tutte le sere, ormai il suo odore è svanito, ma a me va bene lostesso, perché è sua.

Appena le cinture possono essere slacciate, mi dirigo al minuscolo bagno dell'aereo e, finalmente, libero le mie lacrime, le mie tristezze e le mie paure.

spazio autrice:

ok è triste ma si😋

mi piace come capitolo(?) non so vabbe comunque manca poco alla fine<3

my brother's best friend | h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora