ABRUZZO

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 Senza nessun motivo si fa chiamare Paolo Ianni (diciamo che è stato Feliciano a chiamarlo così; la scena è stata questa: 

Feli: "Chi sei?" 

"Abruzzo" 

Feli: "Ti chiamerò Paolo, si, hai la faccia da Paolo").                                                                                      È alto 1,78 ed è il tipico ragazzo tranquillo e amichevole (ma non fatelo incazzare). Ha i capelli ricci (che piastrava senza un motivo preciso) di un castano scuro. Ha gli occhi verdi e ama il giallo. Parla, oltre al dialetto e l'italiano, l'inglese e il latino. Ha una fobia per i terremoti e quando avvengono si nasconde insieme a Lazio sotto qualcosa, come un tavolo.. Ama fare passeggiate e a leggere romanzi gialli. Nei fine settimana va a nuotare o va in barca. È uno dei pochi che si ricorda di Molise (che considera come un fratello più piccolo, e Marche come sua sorella) e cerca, senza successo di farlo notare dagli altri. Ha un falchetto domestico, chiamato Rocco. Odia molto chi non apprezza i suoi piatti tipici. È un mago della griglia, per questo a Ferragosto gli fanno grigliare di tutto e di più (una volta è svenuto per il caldo, poverino). Il suo migliore amico è Lazio e lo sostiene in tutti i modi (sa della "attrazione" di Romagna, ed ne è geloso). In inverno, insieme a Valle d'Aosta e Trentino, fa una gara di sci. È l'unico che Sardegna sopporta per via del fatto che entrambi allevano delle pecore (l'aiuta a tosarle e vice versa). Sta simpatico a tutti, ed è impossibile arrabbiarsi con lui (se qualcuno gli fa qualcosa, Lazio arriva in suo soccorso).  

  

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