Mese 4

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Sanem:
Siamo di nuovo a casa dei miei, e come al solito ci sono anche Emre, Leyla e il piccolo Serkan. Questa volta però sono con noi anche Huma e il signor Aziz. È arrivato decisamente il momento di annunciare a tutti l'arrivo dei tre bambini. È una settimana che mi preparo nel farlo ma ogni volta che mi si è presentata l'occasione trovavo sempre una scusa per rimandare! So che è una bella notizia, l'arrivo dei bambini è sempre una bella notizia, ma di tre... tutti insieme... immagino già la faccia di mia madre che non riesce a respirare, e mio padre con un attacco di cuore! Una visione un po' tragica forse, lo so... saranno questi ormoni che mi fanno vedere tutto in maniera così esagerata...
"Stai tranquilla Sanem, vedrai andrà bene..."
Mi sussurra dolcemente Can prendendomi la mano da sotto al tavolo per poi stamparmi sul viso un bacio veloce. Sorrido e arrossisco per quel suo gesto, poi mi guardo intorno cercando di studiare bene la situazione...
Papà gioca con il piccolo Serkan, Leyla ed Emre tentano un discorso con Aziz e Huma che anche questa volta non fanno altro che litigare, mentre aspettiamo tutti la mamma venire a tavola con la cena.
Dopo pochi minuti la situazione cambia del tutto, presi tutti a mangiare il delizioso cibo che ci ha cucinato, quasi nessuno si accorge del mio silenzio... quasi... e tra queste persone ovviamente non c'è mia madre...
"Sanem, e tu? Come mai mangi così poco? Ti senti bene, figlia mia? Hai per caso un po' di nausea?"
"No, no mamma sto bene! Le nausee sono sparite già da diverse settimane per fortuna. Non preoccuparti, in fondo sono solo al quarto mese e già entro a fatica sotto al tavolo. Non succede nulla se per una volta mangio un po' di meno..." una scusa stupida lo so, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente...
"Non dire stupidagini figlia mia, sei bella come il sole. E devi mangiare di più, ora siete in due, non fare diete inutili!" Sottolinea papà, facendomi restare senza fiato e portando Can quasi a strozzarsi con l'acqua. Così, istintivamente, e anche per cercare di cambiare discorso lo soccorro dandogli grosse pacche sulla schiena che forse non sono nemmeno necessarie...
"Amore, tutto bene?"
"Si sì, sto bene amore grazie. Basta così, grazie davvero!" Così si riprende. O forse, ho solo peggiorato la situazione. Si ok, quando sono nervosa faccio cose senza senso, ormai lo sanno tutti!
"Sanem, che ne dici di raccontarci meglio quella cosa... è il momento giusto, sai?! Siamo tutti qui!" Mi suggerisce mia sorella, fulminandomi con lo sguardo credendo che così riesca davvero ad incoraggiarmi.
"Tu dici?"
"Quale cosa, tesoro?" Ora anche il signor Aziz è cuoriso "Can, tutto bene? Tu sai di cosa deve parlarci Sanem?"
"Si papà, alla grande..."
"E allora cos'è questo misero?" Chiede Huma.
"Sanem, perché non parli?"
"Mamma ora parlo, un'attimo. È una cosa bella... vero amore?"
"Sì certo... per noi poi, è meravigliosa..."
"Forza ragazzi, e allora cosa aspettate a raccontarcela! Sapete forse già se è maschio o femmina?" Si intromette mio padre, sorridente più di tutti.
"No... no, non è quello il punto, ma..." cerco di spiegarmi bene, ma solo ora mi rendo conto che non c'è un modo giusto o sbagliato per annunciare una cosa del genere...
*è una bella cosa, coraggio Sanem!*
Bene, ci mancava la voce interiore che mi incoraggia... no aspetta, come? Perché mi sta incoraggiando? Non lo fa mai di solito...
"Il fatto papà, mamma, signor Aziz, Huma..."
"Si tutti quanti, abbiamo capito..."
"Mamma!" La rimprovero istintivamente, so che li stiamo tenendo sulle spine ma non è poi così facile annunciare una cosa del genere... "Il fatto è che potrebbero essere femmine... O maschi... o due femmina e un maschio... o due maschio e..."
"Quello che Sanem vuole dirvi..." finalmente Can prende la parola, capendo la mia palese difficoltà "che non aspettiamo un bambino in realtà... ma tre... tre bambini..."
"Come?"
Incrocio lo sguardo di mia madre che per qualche secondo si blocca senza dire una parola.
"Tre..."
"Mamma, mamma ti prego non sentirti male, va bene?" Mi alzo, le corro incontro e cerco di vedere bene come sta. La guardo negli occhi, e ora che le sono così vicina mi rendo conto che i suoi occhi in realtà sono diventati lucidi e che mi guarda emozionata sorridendomi felice.
"Figlia mia... ma come potrei sentirmi male per una cosa così bella?"
"Davvero?"
"Nyhat, avremmo una cosa piena di bambini..."
"Papà?" Mi giro e lo vedo piangere in silenzio.
"Oh Papà..."
"Vieni qui figlia mia... " così si alza e mi abbraccia affettuosamente "non so bene cosa dire, ma credimi sono felice..." lo vedo asciugarsi gli occhi, guardare Can per poi sorridergli dolcemente e poi guardare di nuovo me. Lo abbraccio forte e questa volta anche io non riesco proprio a trattenere le lacrime.
Quando alzo gli occhi verso Can vedo che proprio come me è preso ad abbracciare i suoi genitori.
"Congratulazioni ragazzi!" Dice felice il signor Aziz, che viene anche verso di me e mi abbraccia con affetto.
"Avete paura, non è vero?" Ci dice quindi mio padre, trovando di nuovo le parole.
"Un po' papà..." poi guardo Can, e trovo quel coraggio che solo lui sa trasmettermi "forse io più di lui. Anche se ogni tanto ho paura che anche Can si renda conto a quello che stiamo andando incontro e se ne andrà di nuovo... Si insomma, tre bambini, tutti insieme, questa volta lo capirei..." ci scherzo un po' su, tanto ormai possiamo farlo! E poi il sarcasmo in queste occasioni non è mai troppo per me, e il mio sorriso nervoso ne è la prova più lampante.
"Sanem..."
"Lo so amore che non accadrà, era così per dire..."
"I figli sono un dono prezioso, figli miei. Forse quello che vi sta succedendo richiederà un po' più di fatica, è vero. Si insomma, sarà tutto moltiplicato per tre ma..." ridiamo tutti, mentre Can viene verso di me e mi prende la mano per baciarla come è suo solito fare "ma sono il regalo più bello che la vita possa donarvi. Niente e nessuno dovrà venire prima della vostra famiglia!"
Mi asciugo gli occhi, e con la coda dell'occhio vedo anche Leyla ed Emre commuoversi stavolta. Anche loro ora lo sanno. Lo hanno capito anche prima di noi, e non possono non sentire anche un po' loro quelle parole appena pronunciate.
Alzo gli occhi verso Can e senza dire una parola, anche questa volta, ci capiamo con uno sguardo. Ora tutto è stato detto, dobbiamo solo aspettare... aspettare che la nostra famiglia raddoppi... anzi no, a dire il vero anche qualche cosa in più...
"Ora si che ho fame!" Affermo quindi sorridente.
"Ecco finalmente mia figlia, ora sì che ti riconosco..."
"Devo mangiare per tre mia cara mamma!"
"Si però ora non esagerare!" Mi risponde di getto, mentre tutti insieme ridiamo rimettendoci di nuovo seduti ai nostri posti.

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