DAL PUNTO DI VISTA DI BETH
Alla fine mi ero addormentata.
Me ne accorsi al risveglio, quando le prime luci dell'alba mi fecero aprire gli occhi e mi ritrovai davanti Peter, seduto poco lontano, che mi osservava.
Sobbalzai.
-Sono così brutto da vedere di primo mattino?- mi chiese allora lui, ridendo, non facendo altro che farmi imbarazzare ancora di più.
Tutt'altro, avrei voluto dirgli, ma me lo tenni per me.
-No, è che...ero convinta che non mi sarei addormentata - dissi -Tu hai dormito?-
-Poco, a dire il vero. Ho preferito fare la guardia.
-Mentre io dormivo come un ghiro...avresti dovuto svegliarmi!- esclamai.
Peter sorrise:
-Non preoccuparti. Comunque, sono riuscito a trovare questa sacca - disse, sollevando una sacca marrone - dove ho radunato qualche piccola provvista che ho trovato in giro. E poi penso tu debba prendere in prestito la spada di tua cugina o un'altra arma di quelle che sono rimaste qui.-
-E che non so usare...
-Ti insegnerò io strada facendo.
-Va bene - dissi, alzandomi per recuperare la spada di Alis.
Speravo vivamente che lei fosse riuscita a trovare un'altra arma o qualcosa con cui difendersi, qualunque cosa le stesse accadendo per colpa di questa Strega Rossa.
-Quindi...si parte?- chiesi, tirando un sospiro.
-Si parte - confermò Peter, facendomi segno di precederlo per uscire dalla casetta.
Quando misi piede all'esterno, ne fui tremendamente consapevole: stavo dicendo addio a qualsiasi tipo di comfort o sicurezza per addentrarmi non solo in una foresta, ma in una vera e propria avventura. Una di quelle avventure di cui avevo letto o di cui avevo guardato dei film, una di quelle avventure di cui avevo sognato per così tanto tempo, in tranquillità, sul mio letto o nella sala di un cinema.
Ora sarebbe stato tutto reale: affascinante, sì, ma pericoloso.
Sarei stata in grado di affrontare ogni sfida? Di trovare il giusto coraggio? Del resto, mi ero sempre reputata una Grifondoro nel mondo potteriano, ora avrei scoperto se lo ero davvero oppure no.
Peter Pevensie comparve al mio fianco, lui che, se era davvero come avevo letto e visto di lui nel mio mondo, era a sua volta una sorta di Grifondoro.
Insieme, forse, potevamo farcela.
Arrivo, Alis, pensai, non ti libererai di me tanto facilmente, cugina.
DAL PUNTO DI VISTA DI ALIS
Avevo perso la cognizione del tempo e in parte la colpa era di quel maledetto tè bollente che avevo ricevuto addosso.
Le guardie mi avevano riportata nella mia misera cella dalle pareti scarlatte e lì ero rimasta, vittima di un rosso soffocante e del pensiero martellante: la Strega Rossa avrebbe davvero liberato due ostaggi?
Ma, soprattutto, avrebbe creduto alla mia storia di Excalibur?
Se solo mi fossi potuta mettere in contatto con gli altri, con almeno una persona, con Mick, che era quello che rischiava di più...ma non sapevo assolutamente come fare.
Stavo lì, disarmata, senza capire dove fossi.
L'unica speranza era mia cugina che, a quanto detto dalla Strega, non era stata catturata. Ma dovevo fidarmi? Sarebbe anche potuta essere una bugia.
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Torniamo a Narnia - INCOMPLETA
FanfictionATTENZIONE: Questo è il seguito della mia ff ANDIAMO A NARNIA, pertanto siete invitati a leggere prima quella e poi tornare qui. Ringrazio tutti i lettori della prima ff, è per voi che mi trovo qui ora a scriverne il seguito!