"I will ride I will fly chase the wind and touch the sky" -BRAVE-
Il sole era ormai calato quando Lizzie e Jane presero la loro decisione. A discapito di tutte le aspettative, non era stato poi così difficile per due come loro sedersi all'enorme tavolo della sala da pranzo di Gwen e consultare le cartine del padre della ragazza, che guarda caso, erano riposte in un cassetto della scrivania nello studio. La reazione di Lizzie alla proposta di Julie era stata più o meno come se l'era aspettata; e non perchè lei fosse incredibilmente capace di leggere le persone, ma perchè conosceva la sua amica così bene che sapeva fin dall'inizio che non avrebbe faticato a convincerla.
Le prime stelle sfilavano silenziose nel cielo oscuro quando le sorelle Bennet cominciarono a preparasi per il ballo di quella sera, lo stesso ballo a cui Charle, il borioso pretendente di Julie, aveva ostinatamente cercato di invitarla. Tuttavia, la ragazza sapeva per esperienza che andarci da sola o con Gwen sarebbe stato infinitamente più interessante: avrebbe potuto studiare con cura l'aspetto impeccabile delle altre dame e cosa più divertente, avrebbe ascoltato i loro dialoghi sulle acconciature, sugli abiti e sugli uomini in assoluto silenzio, passeggiando dentro e fuori dal salone. Quando poi, le prime note di un valzer avessero inondato di eccitante silenzio anche le chiacchere, lei sarebbe corsa fuori, al riparo dagli sguardi indiscreti, e seduta sull'erba umida, avrebbe contato le stelle una ad una, assaggiandone la scia con lo sguardo di una sognatrice provetta.
- Accidenti!- biascicò Lizzie - Questo corsetto è stupendo, ma mi sta davvero soffocando- - Te l'avevo detto io- rispose Jane, che invece odiava proprio i corsetti. Purtroppo per loro, non esisteva un abito adatto ad un ballo cerimonioso che non prevedesse d'indossare un corsetto abbinato e anche se quei vestiti erano davvero incantevoli, Julie si sarebbe volentieri presentata con pantaloni e stivali da cavallerizza. - Oh nooo!! Siamo in super ritardo Liz!! Sbrigati!- - arrivOOOO-. Gwen scese le scale di corsa, afferrò la ridicule e uscì di fretta chiudendosi la porta alle spalle.
Le ragazze avevano noleggiato una carrozza di nascosto dai genitori di entrambe e Julie avrebbe potuto benissimo immaginare l'espressione di sua madre in quell'esatto momento: mano destra sul cuore, sguardo disperato e labbra che recitavano contemporaneamente preghiere e improperi . La ragazza soffocò un sorriso all'idea e prendendo per mano l'amica, si apprestò a raggiungere l'entrata del salone. Il ballo, questa volta, si trovava presso la residenza dei Castelville, una ricca famiglia nobile i cui eredi, Stephen e Marcus, erano gli scapoli più ambiti da tutte le fanciulle nubili sin dal loro debutto in società. Nessuno però aveva idea del perchè i due giovani, seppur oggetto di costanti attenzioni, rifiutassero ostinatamente la mano di tutte le dame. Nessuno eccetto Lizzie e Jane, le quali erano perfettamente a conoscenza della stratosferica cotta che quei due avevano per Gwen, la quale li aveva rifiutati ( entrambi) talmente tante volte che non si sarebbero potute contare sulle dita delle mani e dei piedi.
- Biglietto prego- sentenziò un maggiordomo all'entrata . Quando Gwen estrasse il suo, Julie si tastò le tasche disperata e dopo un breve sorriso di circostanza, tirò in parte l'amica sussurrando a mezza voce- L'ho lasciato a casa tua!- - Non ti preoccupare- rispose tranquilla Lizzie, mentre un sorriso sornione cominciava a formarsi sulle sue labbra pitturate di rosso. - Ho un'idea-. Più tardi, Jane avrebbe ringraziato il Cielo ben dieci volte per avere un'amica così creativa: Lizzie infatti, si era avvicinata di nuovo al maggiordomo che nel frattempo ispezionava gli inviti degli altri ospiti e con un'espressione da oscar, la più disperata possibile, gli aveva passato il biglietto indicando Julie con un braccio teso: - Oh Santo Cielo!! Ma vi rendete conto signore!! E' stato orribile!! Non mi riprenderò mai più da tutto questo!!- - Ma.. di che cosa parlate signorina, vi prego non fate così...suvvia, calmatevi!- - La vedete quella ragazza laggiù?- proseguì Lizzie, indicando Jane. - Ma certo!- - Bhè ecco, vedete, lei è la nuova fidanzata del signorino Marcus! Si è persa e mentre me lo diceva le ho pestato un piede!! E' terribile!! Ora lo racconterà a tutte le sue amiche e al suo promesso ed io finirò in rovina!!- Lizzie ora si teneva la pancia con entrambe le mani, piangendo sconsolata come una vera attrice, mentre il maggiordomo le picchiettava delicatamente una mano sulla spalla. Julie invece, interpretando la sua parte, se ne stava in disparte e guardava in malo modo Gwen, come a fingersi offesa a morte. Il pover'uomo, che sicuramente non vedeva l'ora di spifferare ai suoi colleghi la novità sul suo padrone, fece avvicinare Julie con estrema gentilezza, chiedendole in che modo avrebbe dovuto annunciarla e senza richiederle l'invito: visto che si era persa era scontato che non lo avesse li con lei. Julie, dal canto suo, scandì il suo nome lentamente per risultare più convincente, e finalmente, il maggiordomo le fece passare entrambe, indicando a Jane la strada più breve per raggiungere la sala da ballo dove si ritrovavano tutti i membri della famiglia, appena prima che gli ospiti fossero annunciati. - Sei stata fantastica!!! Ma come ti è venuta un'idea come questa?- sussurrò Jane all'amica non appena furono al riparo da orecchie indiscrete. - Lo sai che ho sempre desiderato fare l'attrice- rispose Lizzie con uno scintillio negli occhi. - Bhè, complimenti Liz. Davvero. E grazie per avermi salvata. Ora dobbiamo solo evitare Marcus Castelville per il resto della serata- Ed entrambe scoppiarono a ridere.
✨ CONTINUA...✨
ridicule= borsetta che utilizzavano le donne nell'ottocento. Poteva contenere denaro e il classico fazzoletto da signora. (Si pronuncia alla francese)
STAI LEGGENDO
L'AVVENTURA DELLE DUE ROSE
AventuraDue amiche vivono un'avventura mozzafiato che vedrà coinvolti pirati, mostri,boschi, lame e tante risate. !!!ATTENZIONE!!! Questa storia contiene riferimenti a " Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen