Era Camilla.
Me lo ricordo come se fosse ieri, andavamo in prima media ed era il 3 ottobre. Il cielo aveva un colore grigiastro per colpa delle nuvole che lo coprivano, ed io stavo seduta in una panchina del cortile mentre la gelida aria del vento mi penetrava nella pelle facendomi partire un brivido in tutto il corpo, stavo guardando gli altri ragazzi che ridevano e scherzavano tutti insieme e quando ogni tanto qualcuno mi degnava di uno sguardo io smettevo subito di guardarli iniziandomi a grattare nervosamente l'orecchio che ben presto diventò rosso, ma ad un tratto senti una voce dirmi - Hey ciao, io sono Camilla-, - S-stai parlando con me? - chiesi alzando lo sguardo, e la vidi, aveva i capelli di un castano chiaro raccolti in due trecce perfette, quegli occhi di un verde brillante che fissavano intensamente i miei mentre le labbra formavano un sorriso bellissimo, - Si sto parlando proprio con te - disse accennando una risata mentre si sedeva accanto a me, - Oh, i-io sono Hayley - ci guardammo sorridendo senza dire nulla e già da lì capii che lei era come me, un persona semplice in cerca di affetto in cerca di qualcuno che la capisse davvero in cerca di un'amica vera e in quel momento l'abbiamo trovata e subito capimmo che la nostra amicizia sarebbe stata una di quelle che sono iniziate per caso e non finiranno mai. Gli anni passarono noi eravamo inseparabili niente e nessuno ci poteva separare "insieme per sempre" era il nostro motto, ma invece qualcosa ci separò.
Era il 23 agosto quando lei suonò a casa mia e la vidi con le lacrime agli occhi , - M-mi devo strasferire, e non credo che torneremo più in questa città - disse singhiozzando, in mente mi passavano tutti i nostri ricordi da quando ci siamo incontrati a quando abbiamo deciso il nostro motto sulla nostra casa sull'albero mentre il mio viso veniva annegato dalle lacrime e mentre ci abbracciavamo le nostre lacrime si mescolavano. Da lì non ho avute più notizie di lei, piangevo sempre e il suo trasferimento ha lasciato un vuoto enorme dentro di me, fino a quando non la vidi nuovamente davanti la porta di casa mia oggi,dopo 2 anni. Appena la vidi lì ferma davanti la mia porta corsi subito ad abbracciarla forte come non mai, era propio come due anni fa noi due li sul davanzale della mia porta con le lacrime che scendevano una dopo l'altra ma queste erano lacrime di felicità. Stammo così un paio di minuti per poi dire - E tu che ci fai qui? - dissi asciugandomi le lacrime con il dorso della mano, - Mio padre ha deciso di trasferirci di nuovo qui, ora possiamo stare di nuovo insieme non sai quanto mi sei mancata! - disse sorridendo, - W-wow è davvero stupendo, mi sei mancata anche tu tantissimo.. - dissi abbassando lo sguardo e facendo un sorriso triste, - Tutto ok? cos'hai? - mi chiese , - Io tra una settimana mi devo trasferire...in California.. mi dispiace.. - risposi triste , - Hey tranquilla, allora ci godremo quest'ultima settimana insieme, ok? - disse sorridendo e con una mano alzandomi il viso, - Ok! - dissi ridendo, lei è la migliore riesce sempre a tirarmi su il morale non so come farei senza di lei. Ad interromperci fu mia madre che vedendomi uscire e non rientrare dopo parecchi minuti si iniziò a preoccupare, - Hayley che stai- oh ma ciao Camilla! cosa ci fai qui?-chiese mia madre andando ad abbracciarla, entrammo tutte e tre in casa e dopo che Camilla parlò per un po con mia mamma andammo in camera mia e ci sedemmo nel letto - Ora mi devi raccontare tutto! com'era lì la scuola? conosciuto qualche ragazzo? - dissi entusiasta , - Allora..bhe la scuola non era un granché abbastanza noiosa a dirti la verità senza di te tutto è noioso - disse ridendo - però ho conosciuto un certo Marcus molto simpatico, ci siamo incontrati durante l'ora di biologia lui è l'unico con cui ho stretto amicizia - disse, io subito la guardai sorridendo ma lei guardando la mia faccia subito disse - No! non è quello che pensi, siamo solo amici, e poi lui è fidanzato-, - Uffi già vi vedevo bene insieme! - dissi delusa, - Ma se non l'hai nemmeno visto! - disse, - Vabbè quelli sono dettagli - risposi ridendo. Passammo tutto il pomeriggio a chiacchierare fino a quando non arrivò la sera - È l'ora che io vada - disse prendendo le sue cose -, - Ci dobbiamo rincontrare prima che parto ok? - dissi abbracciandola, - Certo - mi rispose uscendo dalla porta - A presto Cami! - - A presto -.
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Un'amore introvabile
RandomHayley Geller una semplice ragazza di Varese, improvvisamente scopre che deve lasciare tutto andando incontro a nuove amicizie,nuovi amori, nuovi luoghi e difficoltà che cambieranno per sempre la sua vita. E nello sconsolamento più totale che è un t...