Capitolo 11

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Quando una persona ti tradisce tutto sembra svanire. Le belle parole, le nottate passate a dormire abbracciati, le risate, tutto. Vedere con i miei occhi la conferma del tradimento di Federico mi ha devastata, ma fortunatamente adesso ci sono le vacanze di Natale e non sono costretta ne a vederlo ne ad andare in università e socializzare. Da quando l'ho scoperto sono chiusa in casa, non ho voglia di fare niente ne tantomeno si vedere qualcuno.
Álvaro, Alice, Claudia, Berna, Rodri e gli altri ragazzi giovani della squadra vengono ogni giorno a trovarmi per tirarmi su di morale, ma l'unica cosa che voglio sono delle spiegazioni dall'unica persona che non si è fatta viva. Federico è sparito completamente, si è preso anche dei giorni liberi dagli allenamenti. Non capisco cosa gli succeda, ma sono stanca di stare dietro alle persone, per una volta vorrei essere io quella a cui le persone stanno dietro, infondo la persona ferita sono io, non lui.
Quando andavo al mare mia nonna diceva:”Attenta, il mare è traditore.”
Ma perché, l’amore no? Sembra che tocchi il cielo con un dito e in due secondi ti ritrovi a precipitare senza paracadute. Quando meno te l’aspetti ti crolla il mondo addosso e l’unica cosa che puoi fare è farti coraggio e andare avanti. Andare avanti poi, un’altra fottitura, perché, per i primi periodi che cerchi di dimenticare una persona, avrai sempre davanti una cosa che te la ricorderà, ti diranno sempre cose che te la ricorderanno e allora ti verrà lo sconforto e penserai:”Non lo dimenticherò mai.” Ma poi un bel giorno, quando meno te l’aspetti, arriva quella persona che, il mondo, che prima portavi da sola sulle spalle, decide di portarlo insieme a te. Ma sappiamo tutti che la storia si ripeterà, perché l’amore è traditore.
Io sono innamorata di Federico e questo non cambia, ma quello che ha fatto nei miei confronti cambia tutte le carte in tavola. Non ho mai pensato ad un futuro lontano per noi due, perché lui è un calciatore ed io una persona comune, ma pensavo che dopo la sua dichiarazione qualche mese saremmo durati. E invece no, lui ha deciso di buttare via qualsiasi cosa, ha deciso per entrambi ed è questo che io non gli perdono. Se voleva lasciarmi, avrebbe potuto farlo da uomo, non avrei obiettato siccome non posso costringere le persone a stare con me, ma tradirmi è stato davvero un colpo basso.
Non so come supererò questa situazione, ma sono sicura che i miei amici mi aiuteranno.
La mia vita non è mai stata intorno solo a lui e di questo ne sono grata, almeno il distacco sarà meno difficile.

Rodri e Paulo sono venuti a casa mia con del cibo, ma io non ho fame.

P.D:"Nena, devi mangiare, non puoi fare lo sciopero della fame per un idiota." Mi dice Paulo prendendomi la mano.
Ho imparato a conoscerlo in questi mesi ed ho capito quanto sia sensibile come ragazzo, darebbe l'anima per le persone a cui tiene e sono fortunata di essere tra queste.
R.B:"Ha ragione. Devi mangiare almeno qualcosa, non dico tutto, ma qualcosina." Mi dice Rodri.
Con loro mi sento al sicuro, come se mi riparassero da qualsiasi cosa.

Non so se perdonerò Federico, anche perché mi è capitato spesso, in passato di perdonare persone che non lo meritavano solo perché le volevo ancora nella mia vita, solo perché vederle andar via faceva più male che farle restare. Oggi non è più così.
Oggi ho la consapevolezza che per quanto uno ci provi, a volte è meglio mollare la presa, per noi stessi, per il nostro benessere. E per quanto all'inizio possa fare male, poi andrà decisamente meglio perché qualcuno mi ha insegnato che “di presenze assenti è meglio liberarsene che elemosinare attenzioni.’ Noi non dobbiamo elemosinare proprio niente, il bene arriva quando c'è e non deve essere forzato, non deve far male, non deve spezzarci le ossa perchè in quel caso danneggiamo solo la nostra persona, pensando di non essere abbastanza, pensando che la colpa sia solo nostra quando poi non è così o almeno non sempre.
Volersi bene non è un dovere, volersi bene non implica il vedersi o sentirsi tutti i giorni, il bene vero sta negli sguardi d'intesa, negli abbracci, nel riuscire a conciliare mille impegni pur di vedersi per un'ora o anche meno. Il bene, quello vero è condiviso, è leggerezza dell'anima, è sapere di esserci per l'altra persona sempre e comunque, in qualsiasi circostanza.

Guardando invece Paulo e Rodrigo, penso a quanto io sia fortunata ad averli nella mia vita, insieme a gli altri ragazzi. Sono arrivati dal nulla e mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo, sono così puri e genuini che quando leggo certe cattiverie nei loro confronti mi viene da picchiare chi le scrive.
Spero che queste amicizie non finiscano mai, perché senza Federico posso sopravvivere, ma senza di loro non lo so proprio.










Ciao ragazze, scusate se sono stata assente ma purtroppo ho avuto un incidente.
Ecco a voi il capitolo, spero che vi piaccia! In caso contrario, accetto suggerimenti per migliorare!❤

L'unica cosa che conta/Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora