Stronger togheter

Capitolo 4 - Io sono L

Il giorno della cerimonia di apertura alla Todai arrivò in fretta e Moon si presentò insieme a tutte le altre matricole. Sedette in fondo, accanto a due ragazze che sembravano sue coetanee e alle quali si presentò poco dopo. Erano tutti curiosi di conoscere i due che avrebbero tenuto il discorso iniziale perché era la prima volta che due studenti ottenevano lo stesso punteggio, il massimo. Non disse nulla sul fatto che conoscesse già Light Yagami e si finse curiosa riguardo all'altro ragazzo, omonimo dell'idol giapponese. In realtà non gliene fregava nulla di quel discorso o di chi fosse l'altro genio, per quanto notevole. Era lì solo per mescolarsi fra gli altri studenti e perché, ovviamente, desiderava quanto prima rivedere Light. Era un ragazzo interessante e costituiva un potenziale appiglio per ottenere informazioni dalla polizia.

''Shh, sta iniziando!'' sussurrò qualcuno davanti a lei e la sala calò nel silenzio più assoluto. Il rettore salì sul palco e diede a tutti il benvenuto, improvvisando un breve discorso di apertura che aveva l'ulteriore scopo di presentare i due ragazzi arrivati primi agli esami di ammissione. Li chiamò entrambi sul palco, facendosi da parte e applaudendo. Moon e gli altri studenti fecero lo stesso, ma quando notò una figura familiare salire sul palco rimase pietrificata. Le sue mani smisero di applaudire e i suoi occhi si spalancarono sconvolta. ''Non è possibile...'' sussurrò, ricevendo un'occhiata interrogativa dalla ragazza accanto a lei, una certa Ryoko.

''Tutto bene?''

L'altra ragazza non si fece problemi ad esprimere ad alta voce l'apprezzamento per Light Yagami e non fu nemmeno l'unica. Moon non la sentì nemmeno, troppo intenta ad osservare Ryuga Hideki. O meglio, Elle in persona. Era decisamente lui, lo avrebbe riconosciuto fra mille e a distanza di chilometri. Quel suo abbigliamento sempre sciatto e trascurato, la postura curva, i capelli disordinati e l'andamento strascicante potevano appartenere solo a lui.

''Io preferisco decisamente Ryuga!'' Ryoko rispose al commento dell'amica, aguzzando la vista e continuando a battibeccare con l'altra.

Che ci fa Elle su quel palco? Era una situazione così assurda che non riusciva a crederci. Che l'avesse già trovata? No, si disse, non aveva senso. Se fosse stato lì per lei l'avrebbe chiamata o incontrata, di sicuro non aveva motivo di iscriversi alla Todai. Non era da Elle. E in più aveva un caso piuttosto impegnativo fra le mani. Ma allora perché...?

''Rachel! Rachel!'' la chiamò la ragazza castana. ''Ci sei???''

Moon si riscosse da quei pensieri e si voltò verso la ragazza. ''Si scusa, cosa c'è?''

Lei sbuffò. ''Ti ho chiesto chi preferisci fra i due, io e Ryoko siamo decisamente in disaccordo!''

''Oh io, non saprei.'' Rispose distrattamente, tornando a guardare Elle. Vederlo dopo tutto quel tempo, in modo così inaspettato, la turbava non poco. E sentire la sua voce, mentre iniziava il suo discorso, le fece uno strano effetto.

''Quello di sinistra.'' Si ritrovò inconsciamente a rispondere alle ragazze. ''Preferisco quello di sinistra.''

''Visto?!'' esclamò vittoriosa Ryoko ad una sbigottita moretta, prima di rivolgere uno sguardo perplesso a Moon, che nel frattempo si era alzata. ''Dove vai?''

La ragazza si voltò, accennando un saluto sbrigativo. ''Mi sono ricordata di un impegno, scusate. Ci vediamo a lezione!'' e sparì dalla loro vista, uscendo dall'aula.

Si appoggiò con la schiena contro al muro, mentre mille domande affollavano la sua mente. Voleva scoprire cosa ci facesse là il detective e l'unica possibilità era tentare un approccio diretto.

La possibilità le si palesò un'ora più tardi, alla fine della cerimonia. Moon era rimasta fuori, nascosta dietro uno degli alberi che costeggiavano il viale della Todai. In poco tempo, tutte le matricole uscirono dall'entrata principale e fra esse individuò un solitario Light Yagami, la cui aria pensierosa attirò la sua attenzione.