Stronger togheter

Capitolo 36 - Uccidere L Lawliet

Moon non perse tempo a riferire a Elle tutto ciò che aveva scoperto su Misa, scrivendogli un resoconto dettagliato dell'intercettazione.

Se solo non fosse per questo...tredici giorni...

Il detective si tormentava con quel pensiero. Ormai era sicuro che Light e Misa fossero i due Kira, doveva solo dimostrarlo a tutti con delle prove concrete. L'unica soluzione era testare la regola, tuttavia Elle era dubbioso. E se fosse stata vera? Era disposto ad usare la ragazza per verificare la sua teoria? Ne avevano discusso, ma Moon aveva rifiutato di usare ancora quel quaderno, anche se ciò voleva dire morire. Elle sapeva che non sarebbe mai riuscito a farle cambiare idea e che usare lei per provare la veridicità della regola era l'unica alternativa che avesse. Si era arrovellato più volte per trovare un modo alternativo per incastrare Light, giungendo infine ad un'unica soluzione: coglierlo con le mani nel sacco.

Il detective pensò alla prossima mossa da fare e dettò istruzioni precise a Moon. Misa aveva scritto a Light il pomeriggio stesso e aveva intenzione di incontrarsi con lui fra due giorni e per questo Elle voleva riuscire a tutti i costi ad anticipare le sue mosse e vedere Ryuk. Era imperativo che riuscisse a toccare l'altro quaderno.

L: Non hai risposto al mio ultimo messaggio. Aggiunse lui.

La notifica comparve immediatamente dopo e Moon esitò prima di rispondere. Aveva capito a quale messaggio si riferisse. Dopo aver scoperto l'esistenza della regola dei tredici giorni, il detective le aveva scritto per rassicurarla ma Moon aveva visualizzato e basta, sorridendo amara. Apprezzava il tentativo di Elle e sperò avesse ragione, ma non aveva alcuna intenzione di illudersi. 

M: Non avevo nulla da dirti. Scopriremo se è vera o meno fra una settimana. Ora vado a dormire, A verrà a prendermi domani all'alba. Buonanotte.

Chiuse la conversazione in maniera telegrafica ed Elle non insistette. Anche lui aveva del lavoro da fare, ossia tenere d'occhio Light e lo Shinigami del quale diffidava.

***

L'alba del giorno dopo arrivò in un battibaleno e Moon si sentiva piena di energia, nonostante avesse dormito poco. Aiber e Wedy passarono a prenderla puntuali, Elle li aveva pagati ulteriormente per aiutare Moon dall'esterno. D'altronde, Light e Misa avrebbero sicuramente ucciso anche loro, avendoli visti in volto, e nessuno dei due se la sentiva di andarsene e riprendere la propria vita come nulla fosse.

''È questo il posto?'' domandò Aiber, osservando il punto del bosco nel quale, secondo Moon, Misa aveva dissotterrato il quaderno. La ragazza annuì, iniziando ad esaminare il terreno, ma fu Wedy ad individuare poco dopo il punto preciso. ''Qui il terreno sembra smosso, dovremmo dare un'occhiata.''

La truffatrice aveva fatto centro. Scavando una piccola buca riuscirono a dissotterrare il quaderno e dopo averlo preso fra le mani, Moon iniziò ad esaminare quello che sembrava un normale quaderno nero scolastico.

''Sembra leggermente diverso dall'altro.'' Osservò Aiber, studiando l'oggetto curioso. ''Ma ci sono le stesse regole.''

Moon sollevò lo sguardo sull'uomo. ''Cosa sai delle regole?''

''Ryuzaki ci ha detto tutto, in particolare su due regole che andrebbero verificate, perché potrebbero essere false.'' Le rispose Wedy e la ragazza capì che non sapevano nulla del fatto che lei stessa rischiasse di morire. Meglio così, pensò. ''Non avresti dovuto toccarlo però, secondo l'altra regola, nel caso venisse distrutto moriresti.'' Aggiunse.

''Non importa, se anche fosse vero prenderemo delle precauzioni. Inoltre voglio sentire e vedere questo Ryuk e soprattutto voglio capire che tipo è, non mi fido degli Shinigami.'' Rispose lei, prima di accendere il portatile che aveva con sé e iniziare a controllare tutti i nomi scritti sul quaderno. Mentre lo faceva, Wedy fece un piccolo ritaglio su uno degli ultimi fogli, visibile solo ad un'attenta analisi, per evitare che Misa o Ryuk se ne accorgessero in futuro.