Capitolo 3.

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"Ciao pulce, sto cucinando tutte schifezze. Mi lasci da sola?"
Invio il messaggio a Marco e inizio a prendere patatine, crocchè e arancini e preparo la padella per cucinarli appena lui arriva. Tanto non può rinunciare alle nostre schifezze.

Il tempo di prendere tutto che marco già è qui. Lo sapevo!

"Allora, come stanno andando le prove?" Mi disse dopo avermi salutato con un abbraccio.

Lui è il miglior amico che potessi avere. È dolce, simpatico, paziente e nello stesso memento fuori di testa. Ma è anche bellissimo, ha gli occhi marrone, tipo la Nutella.

"Tutto bene, sai sono arrivati due produttori della Malik di Milano." Dico mentre mi si illuminano gli occhi.

Mentre cucino gli spiego le prove che facciamo, i pezzi che stiamo imparando e poi gli dico anche degli occhi neri.

"Mi raccomando, non innamorarti che quando lui torna a Milano non voglio vederti piangere."

"Ma figurati se mi innamoro, lo sai che non mi innamoro più."

Ho avuto una brutta esperienza poco tempo fa, e ho deciso di non innamorarmi più. Lo so ai sentimenti non si comanda, ma non me ne frega, cerco di scappare da essi.
Ma quegli occhi sono così belli, impressi nella mia mente.

Marco resta con me fin quando non ho il turno al bar. Anche oggi il mio turno inizia alle 18.
Il pomeriggio passa in fretta, mangiamo, guardiamo un film horror "dreg me too hell", odio questo film, quella stupida vecchia mi fa paura.

Alle 18 in punto sto al bar, ho offerto una birra a Marco e mentre lui sta parlando con il figlio del proprietario, Nico, arriva lui, anzi loro.

Harry e Zayn entrano e avvicinandosi al bancone mi sorridono.

"Ciao bellezza." Harry mi saluta.

"Ciao." Rispondo timidamente e poi guardo lui.
Ci salutiamo con gli occhi.
Ci guardiamo per non so quanti secondi.

"Ehm, Sara io vado. Ci vediamo dopo." La voce di Marco mi riporta alla realtà.

Vado verso di lui lo abbraccio forte e gli do un bacio sulla guancia.
Amo abbracciare il mio migliore amico, mi fa sentire protetta.

"Ragazzi volete accomodarvi?" Dico ad entrambi mentre indico un tavolino.
Annuiscono e si siedono.

"Cosa vi porto?"
"Un caffè per me." Dice Harry.
"Un caffè a nocciola." Zayn.

Mentre torno al bancone ci sta Nico che mi guarda e sorride.
"Ehi, spostati, fammi fare il mio lavoro oppure tuo padre mi licenzia." Gli dico ridendo.

Si sposta ma non la finisce di guardami.
Ci conosciamo da un anno io e Nico, all'inizio non mi era molto simpatico, ma alla fine siamo diventati amici.
"Cosa hai da guardami?" Dico sorridendo.

"Sai sei troppo bella." Mi prende in giro.

Preparato i caffè e li porto al tavolo.
Zayn mi sorride ed Harry anche mentre mi ringrazia.

"Ok, piaci ad entrambi." La voce di Nico.

"Cosa scusa?" Dico senza capire.

"Piaci ad entrambi" dice e fa cenno con la testa per indicare Harry e Zayn.

"Ma non è vero." Dico.

"Ma dai, come fai a non accorgertene?"

"Lo sento a pelle." Rispondo senza guardarlo.

"Ti sbagli." Mi dice e se ne va.

Mentre sto lavando delle tazzine e i bicchieri dietro al bancone si avvicina Zayn.
"Era il buonissimo il caffè."

Arrossisco. "Grazie." Sussurro.

"Ciao dolcezza, oggi ci sei mancata, spero che domani non mancherai." Mi dice Harry dopo aver pagato.

"Ci sarò." Rispondo.

"Amore ti accompagno io." Nico.
Ma Nico che cosa stai dicendo? Non eri andato via? E poi Amore?

Guardo Zayn e abbassa lo sguardo. E Harry non mi sorride più.
Entrambi ci salutano con un semplice ciao.

"Ma che cosa dici? Amore? Ma stai bene?" Dico a Nico appena loro escono dal bar.

"Era per farti vedere che la tua sensazione a pelle è sbagliata. Infatti volevano ammazzarmi entrambi." Dice ridendo.

"Ma per favore." Rispondo e vado a servire gli altri clienti.

Per fortuna il mio turno è finito.
Faccio quattro piani di scale a piedi e mi butto sul divano.

E se Nico avesse ragione?
Se io piacessi a Zayn?
No Sara, non ci pensare nemmeno.

Cerco di liberarmi di quei pensieri e mi butto sotto la doccia.
Pigiama e letto.

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