otto

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Nei sei mesi successivi la stabilità mentale di Chris era andata via via sfumando, da medico era diventato paziente, un paziente alquanto silenzioso e cocciuto.

Aveva dato di matto quando avevano proposto di metterlo in una stanza nell'ala nord, lui voleva solo una camera, quella del suo Felix, voleva dormire nello stesso letto con le stesse lenzuola in modo da sentire sempre il suo profumo.

Più volte i medici, suoi ex colleghi, avevano cercato di aiutarlo con terapie e farmaci per potergli far superare il trauma ma il risultato fu solo che negativo.

Rifiutava le medicine, i pasti, i consigli e le medicazioni. Medicazioni che servivano a curare le ferite che si procurava quando tirava pugni al muro, troppo arrabbiato e frustrato.

Da giorni la situazione era gravemente peggiorata, se prima a forza riuscivano a fargli mangiare qualcosa ora era diventato impossibile.

Ogni qualvolta un infermiere provava ad avvicinarsi lui scattava e cercava di allontanarlo senza causare troppi danni.

Rifiutava qualsiasi rapporto e interazione e non mangiando era diventato molto magro.

Quel giorno era particolarmente triste, sentiva più del solito la mancanza del suo piccolino. Desiderava ardentemente poterlo raggiungere per passare il resto della loro vita insieme, proprio come gli aveva promesso.

Quella notte era riuscito a sognarlo e in qualche modo gli aveva detto di aspettarlo, che lo avrebbe raggiunto a qualsiasi costo.

Aveva un'idea che gli invadeva la mente da un po' e avrebbe attuato il suo piano il mattino seguente quando gli infermieri sarebbero venuti con il vassoio della colazione.

Anche quella notte la passò insonne, pensava solo a cosa sarebbe successo e non poteva trattenersi dal sorridere al pensiero.


[...]


"Chris, ti ho portato da mangiare." Come da routine il giovane medico entrò nella stanza del suo ex collega, che si era nascosto dietro alla porta pronto a uscire e così fece.

"Chris!" Il medico si avvicinò alla porta battendoci sopra la mano, "Chris, che stai facendo? Fammi uscire non è divertente!"

"Buona permanenza," rise prima di allontanarsi per raggiungere la fine del corridoio.

Sentiva le voci di alcuni medici che correvano nella sua direzione cercando di attirare la sua attenzione ma invano.

Chris li ignorava procedendo il suo cammino. Quando giunse davanti alla finestra sorrise con le lacrime agli occhi, le immagini del suo piccolino appeso alla sua mano erano una fitta al cuore e lui non poteva più sopportare un dolore simile.

La aprì e a fatica, date le poche forze rimaste, salì sul cornicione sentendo poi i medici fermarsi ai suoi piedi.

"Scendi da lì Christopher, possiamo parlarne e puoi superarlo." Parlò il medico più anziano.

Il biondo rise amaramente girando il viso verso l'anziano, aveva gli occhi rossi e gonfi contornati da due occhiaie scure. "Superarlo dice? Come cazzo dovrei superarlo, eh? Con degli schifosi farmaci? Parlando con uno psicologo? Mi faccia il piacere," sputò acido.

"Esatto, uno psicologo sarebbe perfetto, possiamo prendere un appuntamento con  il ragazzo che lavora qui-"

"La smetta!" Urlò, "non accadrà nulla di tutto ciò e voi non mi fermerete. Ho preso la mia decisione."

Ignorando le voci che urlavano guardò per l'ultima volta la città di fronte a sé. "Sto arrivando, Felix." Urlò e con un grande sorriso si lanciò nel vuoto scontrandosi qualche metro sotto con il freddo cemento.

Una pozza di sangue si creò attorno al suo corpo senza vita. Aveva il sorriso stampato sul viso ed era finalmente libero.

La sua anima lasciò il suo corpo e sorridendo raggiunse quella di Felix che si era presentata lì dopo aver sentito chiamare il suo nome.

Gli occhi del biondo si riempirono di lacrime e corse verso il suo amato abbracciandolo.

"Ti amo, mia Alice." Sussurrò contro le sue labbra.

"Ti amo, mio Cappellaio." Sorrise il giovane.

Tra le lacrime collisero le loro labbra in un dolce bacio, pieno di amore e felicità.

Finalmente sarebbero stati felici e insieme per sempre.








The end









A/n

Grazie a tutti voi che siete arrivati fino a qui. Come ho già detto è la prima volta che scrivo una storia che non abbia un finale felice, spero quindi con tutta me stessa che sia venuta bene e vi sia piaciuta, se vi va fatemelo sapere con un commento e se avete suggerimenti sarò ben felice di ascoltarli.


Moon💫

❦ be my alice - chanlix ❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora