Mentre si accomodavano al tavolo in giardino(quello anteriore), Daila stava pensando a cosa mai le avrebbe voluto dire Harry prima di essere interrotti. <<Daila!Ti ho chiesto come è andata la tua giornata oggi>>le disse il padre <<A cosa stavi pensando? Ti ho visto spensierata>> chiese la mamma, lei rispose con un cenno della testa ed un no niente cose di rugby ed continuarono a mangiare.
Per sua "fortuna" aveva il ragazzo dai ricci ribelli proprio davanti ed vicino a lei c'era Sophie <<Vuoi un secchio per caso? Smettila di sbavare>> sussurro alla sorella <<Ma che ti lamenti,che tu c'è l'hai davanti e poi sei solo gelosa perché stiamo avendo un gioco di sguardi...>> rispose a tono Sophie e poi continuò <<Mamma mia io ci farei un bel servizietto a lui>>. Daila si strozzò con l'acqua per quello che aveva sentito e tirò un calcio alla sorella ma appena l'ho fece, Harry grugní, cazzo ho preso il deficente sbagliato ma poi continuò a mangiare e far finta di ascoltare i discorsi.
<<Allora Harry, tua mamma mi ha detto che non hai la fidanzata. Come mai?>>chiese Lena(la mamma di Daila) <<Mamma che ti frega saranno cavoli suoi!?>>rispose subito Daila <<Era solo per chiedere, è così un bel ragazzo che mi sembra strano>> spiegò la mamma <<Può essere anche gay>> sussurrò la ragazza ma vide subito che Harry gli lanció uno sguardo assassino cazzo mi ha sentito, <<È solo che sto cercando quella giusta>> rispose il ragazzo;
<<Tu Daila invece fai rugby, sei l'unica femmina?>> chiese Anne per alleggerire l'atmosfera <<Ehm... sisi faccio rugby e sono l'unica femmina>>
<<E non ti fa strano essere l'unica? Cioè mi sono spiegata male,come mai sei l'unica?>> <<Beh le ragazze almeno quelle che conosco,non gli piace sporcarsi o diciamo "lanciarsi" addosso a dei ragazzi>> poi continuò <<Loro preferisco guardare anche se è uno sport bellissimo >> finí di spiegare, poi rivolse lo sguardo al riccio e lo vide sogghignare <<Scusa ma cosa c'è di tanto divertente da ridere ?>> <<Oh no niente, ma io mi farei un paio di domande su perché tu sei l'unica>> <<Scusami?>> <<Nel senso anche solo a guardarti sembri un maschio mancato, non mi sorprende che ti senti a tuo agio in una squadra maschile>> <<Intanto hai detto squadra maschile, perché le ragazze dovrebbero fare solo un genere di sport?>> <<Nono non intendevo quello>> <<Si so cosa intendevi, grazie mille per il tuoi complimenti veramente belli>> e dopo aver detto questo Daila si alzò ed entrò in casa, fino ad intanarsi in camera sua.Dopo una decina di minuti, bussarono alla porta ma lei fece finta di non sentire. Poi ribussarono ancora più forte <<So che stai qui dentro>> anche se non lo avrebbe mai ammesso,avrebbe riconosciuto quella voce rauca anche in una discoteca piena di gente ed musica a palla.
<<Daila...>> fece una pausa il ragazzo non sapendo cosa dire <<Ti prego aprimi, sono stato uno stronzo ti devo delle scuse ma non mi va di darle ad una porta>> e dopo detto ciò Harry appoggiò la testa alla porta ma dopo un po' si accorse che ora era appoggiato ad una spalla, la sua spalla.
Lei gli toccó alcuni ricci ma ritrasse subito la mano e si mise sopra il letto, facendo cenno ad Harry di sedersi vicino a lei.
Lui rimase un attimo sorpreso di quello che era appena successo e poi avanzò per sedersi;
nessuno dei due spiaccicò una parola e Daila rimase un po' delusa da lui.<<Allora sei venuto qui per fare il gioco del silenzio?>> chiese freddamente <<No...cioè io... nel senso...s-so come ti senti e>> <<No Harry! Tu non sai come mi sento! Com'è sentirsi sempre essere presi in giro per lo sport che fai,le critiche che ti fanno,le chiacchiere o sguardi che ti fanno! Tu non lo sai, quindi ora vattene perché le tue scuse sono fatte solo perché ti avrà costretto tua mamma>> disse tutto d'un fiato Daila cercando di sembrare meno insicura <<Forse non lo so ma almeno io non scappo e mi metto a piangere>> disse il ragazzo ma poi si pentì subito << No cazzo! Cioè non volevo dirti questa cosa non ci ho pensato! Cazzo sono un coglione! Io non le pens->> << Va bene così,hai ragione Harry,ora però voglio stare da sola >> lui dopo aver sentito quelle parole capí che c'era un velo di delusione e sospirò.
Camminò verso la porta ma dopo aver messo la mano sul pomello si girò e disse <<Comunque nessuno mi ha costretto a salire,tua mamma mi ha detto di lasciarti stare perché poi ti passava e mi dispiace se ti prendono in giro ma io non le pensavo quelle cose e poi tu...>> prese un lungo respiro << Niente lascia stare ciao>> chiuse la porta e Daila cercò di capire cosa era appena successo.
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𝙱𝚛𝚘𝚝𝚑𝚎𝚕|| 𝙷•𝚂
FanfictionCi troviamo a Londra, in un ottimo quartiere, in precisone nella villa color crema con il tetto rossastro. Qui ci abita Daila Stranger con la sua famiglia, leiera sempre felice o così faceva vedere..... ma un giorno cambiò tutto per colpa di un fur...