<<Cazzo, Harry! Sii un po' più delicato, sai che tengo più al mio corpo che a te e Niall>>, borbotta Zayn emettendo dei lievi gemiti di dolore. <<Grazie sempre per l'affetto incondizionato che dimostri nei nostri confronti>>, alzo gli occhi al cielo.
<<E, comunque, non conosco un modo più delicato per strapparti un fottuto cerotto. Mi stai facendo preoccupare, Zayn. Dov'è finito il tuo essere apatico e insensibile?>>, ridacchio strizzandogli la guancia tra l'indice e il pollice. Ho sempre adorato stuzzicarlo per vedere come avrebbe reagito. Niall mi avrebbe sicuramente dato una mano con le sue battute sarcastiche e pungenti; peccato che sia a casa sua, probabilmente a dormire o svaligiare la dispensa, ignaro di ciò che è successo ieri.
<<Okay okay. Del resto via il cerotto, via il dolore o qualsiasi cosa dica il proverbio. Toglilo in un colpo solo e facciamola finita>>.
<<È via il dente, via il dolore. E non posso togliertelo in un colpo solo, non voglio rischiare di riaprire la ferita, Zay>>, gli dico picchiettandogli il naso. <<Non lo so, Haz. Togliamolo e basta, va bene? I tuoi fottuti cerotti mi stanno facendo prudere da morire il collo. Dovresti sinceramente comprarne altri, questi sembrano usciti dalla stanza delle torture di Saw. Ci manca solo che spunti dal tuo armadio il fottuto pupazzo sul suo fottuto triciclo rosso e->>, si blocca per lanciare un urlo acuto decisamente poco virile.
<<Porca puttana, Harry! La prossima volta un avviso sarebbe gradito. Cazzo che male>>, urlacchia in modo quasi isterico, passandosi una mano dove prima si trovava il piccolo quadrato bianco.
<<Mi dispiace, Z. Stavi straparlando e ho colto l'occasione mentre eri distratto>>, ribatto con un sorriso palesemente finto, mentre osservo la sua espressione farsi sempre più stranita.
<<Ehi, che succede? Ti fa ancora male? >>, gli chiedo aggrottando le sopracciglia.
<<Il problema è che non mi fa male affatto. Perché è un problema, giusto? Immagino che dovrei avere il collo intorpidito e dolorante o qualcosa del genere>>. Un velo di preoccupazione ed inquietudine è chiaramente percepibile dalla sua sua voce e riesce benissimo a trasmettere le sue emozioni a me. È strano vedere una persona sempre tranquilla come il mio amico in queste condizioni.
<<Fa' vedere>>. Gli afferro delicatamente il polso per scostare il suo palmo dal collo e avverto all'istante la salivazione azzerarsi a ciò che mi si presenta davanti. Sbarro gli occhi e faccia velocemente qualche passo indietro, facendo ricadere il braccio al mio fianco. Come diavolo è possibile che non ci sia più alcuna ferita?! La pelle di Zayn è nivea e completamente intatta come quando ci siamo addentrati dal bosco. Fisso sbalordito il mio amico e in cambio ottengo una smorfia che voleva sembrare un sorriso.
<<Dopo questo, vorrei ringraziare le mie piastrine. Wow, sono state veloci a rimettere in sesto il mio epidermide quasi quanto i giapponesi a costruire ferrovie, autostrade e altre stronzate. Davvero incedibili 'sti popoli orientali, non trovi? >>, dice passandosi nervosamente una mano sulla nuca.
<<Quello che è successo al tuo collo non è fottutamente normale, Zay. Fino a ieri c'era del sangue lì e io ti ho solo medicato, non ho usato incantesimi o rituali magici>>, affermo a metà tra l'essere spaventato e meravigliato.
<<Be', non puo essere una cosa del tutto brutta, no? Alla fine è stato meglio così: tu non devi più farmi da infermiera personale ed io posso riavere la mia pelle candida e morbida>>.
<<Sì, ma resta il fatto che non è una cosa normale, Zayn. Se questo portasse ad avere conseguenze?>>. Gli espongo i miei dubbi con preoccupazione e lui, notando il mio stato d'animo, mi si avvicina e mette una mano sulla mia spalla stringendo leggermente la presa.
<<Harry, non stare in pensiero per me, okay? Sto bene e sono in gran forma. Anzi, credo di non essermi mai sentito meglio di così>>.
Lascio che il breve silenzio venga riempito da un mio sbuffo e ruoto gli occhi al cielo, emettendo dei borbottii di protesta.
<<Non puoi chiedermi di stare tranquillo. Solo poche ore fa ti ho trascinato a casa mia perché riuscivi a stento a rimanere in piedi, Zayn! >>, sputo fuori nervosamente. Osservo il mio amico sospirare e puntare il suo sguardo fisso nel mio.
<<Ti sono grato per avermi aiutato ieri, Harry, davvero. Ma ora sto bene. Se ti puo rassicurare, prometto di chiamarti se mi sentirò male>>.
<<Giuralo>>, gli dico minaccioso porgendogli il mignolo.
<<Lo giuro, Styles. Dio se sei pesante quando ti ci metti>>, sbuffa in una risata, ma aggancia comunque il suo dito al mio.
Ignora il mio sorriso soddisfatto e mi bacia velocemente la guancia, prima di avviarsi a grandi passi verso la soglia della mia camera.
<<Ci vediamo a scuola e grazie ancora per esserti preso cura di me, non eri tenuto a farlo>>, mi dice con gratitudine.
<<Sei il mio migliore amico, Zay. Lo farei altre mille volte>>, rispondo facendo spuntare le fossette sul lato sinistro del mio viso.
<<Ora non fare lo sdolcinato, Styles. Sono insensibile e apatico, io>>. Con queste parole chiude la porta e si allontana da casa mia, lasciandomi solo nella stanza con mille pensieri per la testa.
STAI LEGGENDO
Ready to run|| L.S.
Fanfiction"Gemma Styles: scomparsa due notti fa la giovane ragazza".Questo è il titolo del giornale che Harry, suo fratello minore, legge sulla prima pagina del giornale locale. Si era accorto fin da subito degli strani atteggiamenti della sorella, ma non vi...