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Sento la mia sveglia suonare ma avendo troppo sonno la spengo e torno a dormire. Dopo mezz'ora a svegliarmi non è più la sveglia ma bensì una voce stridula, quella di Pansy, che mi dice di alzarmi di corsa perchè mi ricorda che devo ancora lavarmi, mettere l'uniforme, scendere a fare colazione e dirigermi alle lezioni.

Volevo proprio evitare di tardare il primo giorno e invece.

Così dopo aver sentito tutto quello che dovevo fare, mi alzo in men che non si dica e mi fiondo a farmi una doccia velocissima dalla quale esco dopo cinque minuti esatti per poi mettere l'uniforme e infine applicare solo un po' di crema viso e del leggero mascara.
Non avevo di certo il tempo rendermi un po' più presentabile ma fa nulla, tanto chi mai potrei incontrare.

La divisa è composta da una semplice camicia bianca a maniche lunghe, una cravatta a strisce bianche, nere e verdi, una gonna non troppo corta nera e dal mantello fatto all'interno da un tessuto verde scuro e all'esterno completamente nero con a destra lo stemma serpeverde.

Una volta uscita dal bagno, io e Pansy ci dirigiamo verso la Sala Grande per fare colazione. Mi rendo conto solo dopo di aver dimenticato la bacchetta in camera, così avviso Pansy di andare avanti mentre io vado a prenderla.

Mentre cammino a testa bassa verso la stanza mi schianto contro qualcuno.
"Scusami tanto non volev..." non riesco a finire la frase che alzo lo sguardo e vedo il famoso osservatore di ieri in Sala Grande di fronte a me.
"Stai attenta a dove metti i piedi la prossima volta bambolina" mi guarda con sufficienza scrutandomi dall'alto verso il basso.
"Bambolina ci chiami le altre non me, Nemmeno ti conosco." sbotto abbastanza stizzita reggendo lo sguardo ben fisso nei suoi occhi
"Ora spostati che sono abbastanza di fretta" cerco di chiudere in breve ma si piazza davanti ostacolando ogni mio passo
"Sono ben disposto a farti da giuda, dopotutto sei nuova e rischi di sbagliare strada" mi dice con un sorrisetto sghembo abbassando leggermente lo sguardo sul mio volto notando lo sbuffo che mi era appena uscito dopo aver sentito le sue parole.
"È il mio quarto anno non sono una novellina come credi, ci so arrivare tranquillamente dove mi pare e piace" gli rivolgo un finto sorrisetto mentre lentamente sposto una gamba per poi ritrovarmi finalmente con la via libera.

Mi scruta nuovamente da testa a piedi e grazie a questo mi viene abbastanza facile raggirarlo ma quando se ne accorge è ormai troppo tardi perché l'ho già superato.

"Bambolina" mi richiama

Avevo già iniziato a camminare così decido di ignorarlo. Poco dopo richiama nuovamente la mia attenzione pronunciando il mio cognome. Questa volta mi fermo voltandomi di poco rivolgendomi a lui con lo sguardo senza dire nulla
"Non finisce qui sappilo" mi preavvisa cambiando completamente lo sguardo che aveva prima rendendolo più cupo e quasi aggressivo.
Decido di lasciarlo stare senza degnarlo più di alcuna risposta per poi dirigermi velocemente in camera mia, prendere la bacchetta che avevo dimenticato e fiondarmi in Sala Grande a fare un minimo di colazione.

-

Arrivo nella sala e focalizzo lo sguardo sulla mano di Pansy che sventolava in aria per farmi vedere dove fosse seduta. Così senza troppi dubbi percorro la breve distanza che mi divideva da lei percependo fisso su di me lo stesso sguardo di ieri ma stavolta evito di accertarmene o meno e la raggiungo.

"Che fine avevi fatto?" mi domanda mentre addenta una fetta biscottata con sopra della marmellata alle more "Piccoli imprevisti di percorso, nulla di che" le rispondo con sufficienza evitando di dirle tutto a causa del breve tempo che mi rimaneva a disposizione per non arrivare tardi mentre mi versavo del latte caldo e caffè in una tazza.

"Mh va bene ma fa presto perché tra 5 minuti esatti dobbiamo essere in classe" la guardo annuendo mentre faccio un morso fugace al cornetto di fianco a me e bere almeno metà tazza per poi riprendere nuovamente i libri ed uscire dalla Sala Grande.

Fatti l'uno per l'altraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora