Pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato, invece eccomi qui che sto per partire per Londra.
Non so bene cosa mi riserverà il futuro ma non voglio farmi condizionare da questo.
Mia madre non smette di piangere, forse perché sa che non tornerò, che sto andando via da lei; non voglio lasciarla sola, dopo la morte di papà gli sono sempre stata accanto ma devo cercare di capire chi sono veramente e chi voglio diventare.
Mia madre non mi ha mai parlato di mio padre, so solo che è morto poco dopo la mia nascita e quando gli chiedo qualcosa in più finisce sempre per dirmi "Sophie aiutami a preparare la cena." Non la biasimo, capisco che parlare di lui è troppo difficile e quindi non gli faccio mai troppe pressioni.
Prendo la valigia che avevo lasciato in camera mia e vado da mia madre:
-"Mamma, non piangere altrimenti farai piangere anche me.."dissi abbracciandola forte.
-"Oh figlia mia...non so come farò senza di te promettimi che starai attenta a Londra e che mi chiamerai appena sarai atterrata.."disse singhiozzando.
-"Certo mamma, abbi cura di te promettimelo."dissi asciugandogli le lacrime.
-"Te lo prometto Sophie..."
-"Mamma ti voglio bene, ricordalo sempre."dissi per farla sorridere e ci riuscii.
Mi accompagnò all'aeroporto e mi venne una strana fitta al cuore...sapevo che non l'avrei mai più rivista, solo qualche volta nelle feste , ma mi sarebbe mancata molto.
Il mio volo partiva fra quindici minuti e quindi dovevo sbrigarmi a salutarla e a fare la fila.
-"Beh ci siamo mamma....devo andare ti chiamerò appena atterro."
-"Figlia mia..appena atterri vai a questo indirizzo.."
Mi diede un biglietto da visita con scritto PATRICK AGENCY ENGLAND con un numero e la via.
-"Mamma ma chi è questo Patrick? "
-"È un amico di tuo padre, ti aiuterà a cercare un posto dove stare e chissà anche ad aiutarti a trovare un lavoro."
-"Mamma!! Ma non lo conosco nemmeno!!"
-"Sophie io mi fido di lui ti aiuterà, adesso vai altrimenti farai tardi e io ricomincerò a piangere.."
Non mi andava di andargli contro quindi presi il biglietto, la salutai con un forte abbraccio e andai verso la reception.
Mentre aspettavo che l'aereo decollasse cercavo di capire cosa centrava questo Patrick con mio padre, come mai mia madre mi ha detto di rivolgermi a lui? E cosa sa lui di mio padre ?
Cercai delle risposte però tutte quello che mi davo mi sembravano sbagliate e senza senso..allora capii che dovevo solo aspettare.
STAI LEGGENDO
L'amore è un'altra cosa.
RomanceQuesta storia parla di una ragazza di nome Sophie che per lavoro si trasferisce a Londra, dove dovrà fare i conti con un grande segreto che la costringerà a fare cose che non avrebbe mai osato fare. Questa storia può presentare qualche scena poco ra...