Le domeniche sere d'estate sono famose per essere passate con gli amici, tra risate e bevute nulla può andare storto.
Un gruppo di amici aveva deciso di cambiare un po' le solite usanze, cenando tutti insieme a casa di uno di loro, per poi divertirsi giocando a dei banali giochi da tavolo. Erano tutti riuniti in cerchio, attorno ad una scatola con il coperchio nero, senza alcuna scritta al di sopra:-Non ha un nome il gioco- rispose il ragazzo che ospitava tutti, aprendo l'oggetto e tirando fuori i materiali. All'interno c'era una tavola quadrata, sulla quale erano disegnate diverse caselle numerate, attorno alle caselle erano rappresentati paesaggi di anime famosi, le pedine da gioco erano i protagonisti di manga ed anime. Ogni ragazzo e ragazza prese una pedina, a turno lanciarono i due dadi, spostandosi di casella in casella, in base a quanto ottenevano. Passò mezz'ora, regnava il silenzio nella stanza, nessuno si era azzardato a fiatare, finché una parte della pedana di gioco si illuminò.
La luce era tenue, bianca latte, leggermente dolorosa per gli occhi, ma sparì poco dopo lasciando tutti quanti nella stanza confusi:-L'ho sempre detto che casa tua ha qualcosa di strano- scherzò la ragazza dai capelli lunghi castani scuro, riferendosi al biondo:-Sì perché tu sei tutta strana- rispose lui, fiero.
La partita ebbe una svolta importante quando Hiiro posizionò la sua pedina su una casella con due frecce girate:-Che significa?- domandò confusa, Jos prese le istruzioni e controllò nella voce riferita alle caselle:-Non c'è scritto nulla qui- constatò, chiudendo il libretto.
La luce precedente era tornata, però questa volta su una casella diversa: quella con le due frecce.
In poco tempo il gruppo di amici si ritrovò in un lungo vortice: le pareti erano bianche con macchie colorate con sfumature viola, non vi era un pavimento né un tetto, era un semplice vortice, non camminavano né correvano: volavano. Non si poteva vedere la luce d'inizio e neanche quella della fine, tutto quello che era possibile vedere era un gruppo di ragazzi in preda al panico, chi si teneva per mano, chi si abbracciava e chi semplicemente si racchiudeva a riccio.
L'attesa non durò molto che i ragazzi si ritrovarono alla fine del vortice: era un buco nero, quando però lo attraversarono si resero conto di star fluttuando:-Come cazzo facciamo a fluttuare?!- urlò Hiiro:-Io cazzo ne so, stiamo cadendo- le rispose Alex, aggrappandosi ad un'amica del gruppo.
L'impatto non fu pesante come aspettato, anzi, fu attutito dalla presenza di un immenso prato, circondato da panchine e gente indaffarata che camminava, senza prestare alcuna attenzione a loro.
-Conosco questo posto!- esclamò Hiiro, saltando in piedi:-Siamo in MHA! Cazzo ve ne rendete conto?-
Alex le rivolse uno sguardo misto tra il 'cazzo sta dicendo, ho sbattuto la testa' e 'ma che cazzo ci mette nel caffè la mattina?', si alzò e la raggiunse, osservando meglio la zona:-Ha ragione. La domanda è: come c'è la sbrogliamo ora?-
Guardò gli altri:-Io ho fame- commentò jos:-Andiamo a prendere da mangiare e poi ne parliamo a stomaco pieno, così non può funzionare. Avanti tutta gente!- si alzò, mettendo i pugni sui fianchi, i più piccoli lo seguirono ma il tragitto fu breve perché ci fu un'esplosione nelle vicinanze che fece balzare tutti in aria. Attesero un paio di minuti prima di alzarsi e capire cosa fosse successo, una voce in lontananza urlava:-Non c'è più bisogno di preoccuparsi, e sapete perché? Perché sono qui!- tutti la riconobbero come la voce di All Might, l'eroe n1.
Dalla nube di fumo uscirono delle piccole figure indistinguibili in lontananza, se non per una famosa: Bakugou; le sue esplosioni risuonavano in tutta la piazza e a poco a poco si facevano sempre più vicine. Hiiro era elettrizzata, saltava sul posto senza accorgersi della nube di fumo in avvicinamento, Karol la prese e la allontanò:-Ma dico sei scema?! Non la vedi la nube?- la sgridò Alex:-C'è Bakugou!- ripetè solo quello, mentre si allontanavano per precauzione. Un'esplosione impedì ai ragazzi di proseguire per la loro strada, facendoli svenire al suolo per un lungo tempo.
Quando si risvegliarono erano in una stanza bianca, sdraiati su dei letti e ricoperti di cenere, altri di piccoli graffi:-Dove siamo?- domandò Jos; preoccupato per i suoi amici decise di alzarsi e controllare come stessero. Nessuno aveva subito ferite gravi, erano solo dei semplici graffi.
Un'infermiera entrò nella stanza seguita da Midoriya, Bakugou e Shoto, la maggior parte dei ragazzi dormiva ancora. Hiiro era beatamente appisolata nel mondo dei sogni, Alex e Karol erano gli unici due ad essere leggermente svegli, il primo con dei capelli inguardabili la seconda con la faccia confusa.
Notando la presenza dei tre studenti della Yuei la ragazza urlò così forte da svegliare tutti quanti di soprassalto:-Ma sei scema?!- la sgridò Alex, tentando di alzarsi dal letto ma fallendo, cadendo sul pavimento:-Parla per te, non stai neanche in piedi-.
Jos guardo i tre ragazzi davanti alla porta:-Che è successo?- Shoto spiegò loro che, a causa di un improvviso attacco da parte di un villain, ci fu un'esplosione:-Grazie al cazzo ci ero arrivata- commentò ironicamente Hiiro, sistemandosi la banda in fronte:-Quindi il bum bum boy ha peggiorato la situazione?- stuzzicò Bakugou, il quale la guardò semplicemente male.
Una volta terminate le spiegazioni il famoso e rinomato professor Aizawa entrò nella stanza, strano ma vero: indossava uno smoking.
Spiegò ai ragazzi che ognuno di loro sarebbe stato assegnato ad una famiglia, finché non avrebbero avuto la possibilità di ospitarli alla UA:-Un momento, abbiamo un quirk?- domandò improvvisamente una ragazza:-Dovreste, non lo avete ancora sviluppato?- calò il silenzio:-Ho capito, ora vado a preparare la suddivisione di ognuno di voi, nel frattempo ricaricate energie e voi tre-guardò i suoi tre studenti- se vi azzardate a fare qualcosa sarà un casino. Prestate attenzione a loro e soprattutto controllate che non siano feriti gravemente-, disse, prima di uscire.
"Ma della serie che esistono le infermiere?" Si domandò nella testa Alex.
La sera arrivò presto, la maggior parte dei ragazzi era stremato dalla giornata, pertanto molti erano già addormentati, tranne Hiiro, Alex e Karol: loro erano gli unici seduti vicini a fissare il sole uscire lentamente di scena, lasciando attorno a sé una magnifica sfumatura di colori per lasciare spazio alla luna e alle stelle luminose.

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What if..
Fanfiction-Italian story- Cosa potrebbe succedere se, per un minimo errore compiuto durante un gioco, un gruppo di giovani ragazzi venisse trasportato nel mondo di boku no hero academia? Ognuno con un quirk ed una storia diversa, un nuovo stile di vita. Sar...