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La mattina giunse velocemente, mentre il sole riscaldava le tende di tutti i giovani studenti nonché aspiranti eroi; la luce penetrava dalle piccole fessure che vi erano a causa della cerniera. Non tutti si svegliarono, ma fra i primi a farlo c'erano Jos, Bakugou e Giuls, i quali cacciarono bruscamente giù dal sacco a pelo i loro compagni di tenda ancora assonnati. Lentamente i ragazzi uscirono fuori dalla loro postazione notturna, osservando la bellezza di quella mattinata: il sole era sorto da poco e attorno a lui c'erano delle magnifiche sfumature tendenti al rosso chiaro, mentre il mare era calmo e rifletteva la luce del sole mattutino. La brezza era leggera e rinfrescante, si portava con sé l'odore di mare e sale mentre gli uccelli cinguettavano felicemente sulle cime degli alberi, annunciando così l'inizio di una nuova giornata.
Jos fu incaricato di andare a comprare la colazione, assiema lui sarebbero andati Kirishima e Mina. Gli altri, invece, avrebbero sistemato il falò per cuocere il cibo. Quel sabato mattina era iniziato nel migliore dei modi, tranne per il fatto che Alex e Giuls erano finiti entrambi in acqua: la ragazza però l'aveva presa sul ridere mentre il biondo sembrava sonnambulo da come si muoveva:-Alex? Sveglia!- gli schizzò addosso dell'acqua:-Ah! Si sì ci sono- disse lui, svegliandosi dopo uno stato di trance totale.
Gli altri risero alla sua reazione, mentre i due uscivano dall'acqua per sedersi accanto al falò da poco acceso grazie all'aiuto di Hiiro:-Sono stupefatta, non hai fatto esplodere niente- la prese in giro giuls, ricevendo uno schiaffo in testa:-Taci-.
Nel frattempo arrivarono Jos e gli altri,  pertanto la colazione poté iniziare: Lu aveva deciso di mettersi tra le gambe di Alex, per appoggiare la schiena al suo petto mentre mangiava. Per il ragazzo erano emozioni nuove, mai sperimentate prima d'ora, perciò non sapeva né come moversi  e né cosa fare, rimase semplicemente immobile, mentre mangiava la Sua colazione.
Una volta finita la colazione i giovani studenti rimossero dalla spiaggia le tende e i sacchi a pelo della notte precedente:-Quindi che facciamo?- domandò Kirishima, guardando i suoi amici:-Io vado a fare un giro per la città con Sam, così possiamo conoscerla per bene, venite con noi?- rispose Alex, inciampandosi nella sua stessa tenda, cadendo indietro nella sabbia. Hiiro rise all'accaduto, notando che il biondo era pieno di sabbia pure nei capelli. Una volta sgombrata la spiaggia dalle tende, i ragazzi si diressero verso il centro della città, grazie all'aiuto dei loro nuovi compagni di classe, che si erano offerti di fare loro una guida ben precisa della zona, riuscirono a non perdersi lungo le innumerevoli strade della città che brulicavano di gente, come in un formicaio. Ad un certo punto, però, iniziò a piovere:-Diamine non ho l'ombrello...- commentò Ari:-Cazzo ce ne frega dell'ombrello, meglio stare senza- rispose Sam, appoggiandosi al petto di Alex, il quale iniziò ad accarezzargli i capelli:-Hai un buon profumo- commentò, tenendol* dalla vita. *L* ragazz* sorrise, stringendosi di più al suo petto, quando notò la quantità di gente che correva disperatamente sotto la pioggia che, ogni secondo, si infittiva sempre di più: l'odore di asfalto bagnato inondava le narici di tutti, il ticchettio delle gocce sui tetti delle case assomigliava ad un ritmo musicale, la fitta nebbia di pioggia che si era creata impediva di vedere a qualche centimetro dal proprio naso, ma ad Alex e Sam non importava. Mano nella mano i due giovani studenti si gettarono in mezzo alla pioggia, ridendo al nulla, mentre si divertivano facendo delle piroette aiutandosi a vicenda.
Hiiro iniziò a sentire freddo così, con un gesto della mano, creò una flebile fiamma che venne presto spenta a causa della pioggia. Bakugou rise:-Sei veramente scarsa- la stuzzicò, ormai sapeva bene che se l'avesse fatto avrebbe ottenuto una risposta:-Sono più forte di te, idiota- sbuffò, ma lui non si asserte e continuò a stuzzicarla, finché la ragazza si stufò e creò una palla di fuoco da lanciargli addosso, ma lui la schivò per poi creare un'esplosione talmente forte da far saltare in aria tutte le case nelle circostanze. Per fortuna nessuno rimase ferito, se non incenerito e con i capelli bruciati, Alex e Sam li guardarono e scoppiarono a ridere, quando si accorsero di avere tutti i vestiti zuppi:-Merda- commentarono a bassa voce:-Hiiro puoi riscaldarci?- domandò Sam:-Ma se piove- rispose lei. Gli studenti corsero dentro una delle case abbandonate, ma uno di loro inciampò sul compagno che aveva davanti, creando così una caduta ad effetto domino; Hiiro rise parecchio, arrivando fino a piegarsi a 90º:-Sembrate dei pinguini vi prego-.
Una volta ricomposta aiutò i due ragazzi bagnati dalla testa ai piedi, riscaldandoli con le sue fiamme, quando, poco dopo, la pioggia smesse lentamente di cadere, lasciando così il palcoscenico al sole. I ragazzi uscirono dalla casa abbandonata e rovinata a causa delle esplosioni di Bakugou, imboccando la strada che li avrebbe condotti al supermercato.
Una volta arrivati presero un carrello, Hiiro ci si sedette dentro:-Ci spingiamo per le corsie? Hiiro tiene i pacchi di tutti- propose Denki, ridendo e agganciando il manubrio del carrello:-No oh, te alla guida neanche se mi pagano- commentò la ragazza all'interno della scatola Metallica, agitando un dito come per indicare che non era d'accordo:-Preferisco Bakugou a te-, fu così che il ragazzo preso in causa la guardò male:-Cosa cazzo vuoi ora?- commentò grugnendo con aria stufa:-Spingi tu il carrello, nonnetto- gli ordinò lei, ma lui si rifiutò, così la ragazza lo prese dal colletto e gliele suonò:-Fallo.-, consapevole del fatto che non aveva altra scelta, il ragazzo decise di spingere la compagna di classe.
Sul carrello si aggiunsero anche Denki e Mina, prima che entrassero Al supermercato. Una volta dentro si scatenò il caos più totale: Hiiro continuava ad urlare e a tirare giù tutti i prodotti sugli scaffali, come un gatto quando è arrabbiato, Denki rideva senza un valido motivo, Giuls e Ari seguivano correndo il carrello con i loro compagni all'interno, Bakugou invece faceva saltare tutti in aria mentre Mina era l'unica un po' più tranquilla.
Anche Jos non era riuscito a resistere alla tentazione di lasciarsi trasportare nel carrello della spesa, infatti alla guida c'era Kirishima, ma essendo poco capace a guidare carrelli andò a sbattere contro Sam ed Alex, che stavano cercando di comprare delle banalissime Monster:-Amorini state bene?- domandò il ragazzo dai capelli castani scuro, ridendo:-Ti giuro che ti meno se non taci-rispose secco Alex, mentre aiutava Sam ad alzarsi:-Dai scherzavo su- disse il più grande, prima di scappare via con l'amico roccioso.
Poco dopo finirono di comprare il necessario per la cena e uscirono dal negozio, tenendosi i carrelli:-Che facciamo ora?- domandò Giuls. Era ormai tardo pomeriggio, il sole era a metà del suo giro e illuminava i visi stanchi e divertiti di tutti mentre un sorriso, grande o piccolo che fosse, spuntava lì, poco sopra il mento, tirando così i muscoli facciali per compiere quel magnifico gesto che può rallegrare anche più di una sola persona. Non c'era bisogno di dire altro, i loro sguardi spiegavano tutto, non avevano bisogno di rovinare la leggera atmosfera che si era creata di fronte a quel tramonto rosso. Le luci della città si accesero, i pali della luce fecero il loro ingresso, permettendo ai passanti di non inciampare nelle irregolarità dei marciapiedi.
Fu così che, davanti a quel tramonto così Bello, due ragazzi si scambiarono un bacio, nascosti da tutti, protetti da uno scudo, indifferenti ai pregiudizi.
Hiiro sorrise, guardando il ragazzo dai capelli biondi sparati in aria che aveva accanto a sé, poteva scommettere di aver visto un leggero sorriso sul suo volto sempre serio e incavolato, infatti aveva ricambiato il suo sguardo per qualche secondo, prima di spostare nuovamente la testa verso il cielo. I capelli erano mossi dal vento che sollevava le foglie secche ed autunnali, mentre i passanti che ci camminavano sopra le rompevano, emanando così quel tipico rumore che fanno.
Passarono una decina di minuti prima che i ragazzi diedero nuovamente la possibilità alla loro pazzia di uscire, portandoli così a correre per le strade dentro ai carrelli della spesa: a loro non importava se la gente li guardava male, avevano la loro amicizia, la musica e la felicità. Bastavano solo quelle cose. Fu così che Hiiro notò quanto fosse bello per lei vedere i suoi amici sorridere, mentre si scatenavano, alzando le braccia al cielo:"Grazie a tutti ragazzi" pensò sorridendo e contagiando pure il biondino dietro di lei:-Ah ma quindi sai sorridere?- lo prese in giro:-Ma stai zitta- rispose lui, con un tono tendente al burlone.

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