La contorta mente di Hope (4)

76 8 2
                                    

Josie's POV
Dannazione! Avevo perso di vista il serpente!
Non ci voleva...!

Quanti pensieri per la testa: Hope che si dondolava avanti e indietro come una psicopatica, l'ansia di non riuscire a salvare Hope in tempo prima che muoia e, come se non bastasse, il serpente era scomparso!

"No no no..." sussurrai fra me e me, cercando di non trasmettere la mia frustrazione e il mio panico a Hope, già incasinata di suo.

"Hey, Hope, ora ascoltami bene" ritornai con lo sguardo fisso su di lei "stai qui, non muoverti. Ho bisogno di tempo ma stai tranquilla, ti tirerò fuori da qui. Te lo prometto." le accarezzai istintivamente i capelli con la mano destra e subito dopo mi alzai.
Per poco non cadevo.
La solita.
Hope mi lanciò uno sguardo pieno di lacrime che diceva chiaramente 'ti prego Josie, fai in fretta'.
Quello sguardo... quello sguardo che mi motivò a dare il meglio di me in quell'impresa.

Andai "Sto tornando! Non muoverti!" urlai a Hope mentre cominciai a correre. Lei annuì.

Bene! Stavo correndo nel vuoto! Nell'oscurità più assoluta!
"E ora che faccio..." mi scervellai guardandomi "intorno" mentre correvo in quello spazio senza fine "non posso continuare a correre a vuoto e rischiare di non ritrovare più Hope..."
Mi fermai. Riflettei qualche secondo ma, una scena comparsa dal nulla mi fermò.

Una luce bianca come quelle degli ospedali, ora, stava illuminando un piccolo spazio circolare.

Ma qua le cose compaiono a caso?! Quando gli pare e piace?! Ma con quale criterio?!

Restai a fissare la luce proveniente dall'alto per cinque secondi esatti quando due uomini di spalle spuntarono sotto il fascio luminoso.

Sgranai gli occhi scioccata. Avrei riconosciuto ovunque quei corpi e quegli abiti.

Subito capii di cosa si trattava. Capii subito che stavo per assistere ad una scena alquanto delicata.

Feci un passo avanti ma mi fermai subito appena, al primo movimento che feci, le due figure si girarono una difronte all'altra.
Ora erano messi davanti a me. Di profilo. Ad una distanza di circa 2/3 metri da me, ma ad una distanza di neanche 3 cm fra loro due.
Non sapevo cosa fare davanti a quella scena... l'unica cosa che mi venne in mente fu questa: "Signori Mikaelson, tutto ok?" domandai con un'incertezza che si sarebbe notata anche da 2 metri di distanza. La mia voce era come un sussurro. Qualsiasi persona normale avrebbe sentito e inteso ciò che stavo dicendo. Ma, loro, non erano normali.
Nulla di quel mondo era normale.
Pochi secondi dopo quella frase, i due uomini, alzarono di scatto le mani a me non visibili (dato che erano di profilo). Avevano un pugnale. Un pugnale bianco, nelle loro mani. Si guardarono per pochissimo, ma sembrò un'eternità. Ero rigidissima alla visione di ciò: avevo la costante paura che, da un momento all'altro, avrebbero potuto uccidersi... definitivamente.
Quegli sguardi estremamente e perfettamente seri mettevano quasi paura.
3
2
1
Ecco quella maledetta scena: i due uomini si pugnalarono a vicenda per poi evaporare subito dopo, lasciando una polvere grigiastra che salì subito verso il "tetto" color catrame.

"AAAAAAAH!" che grido straziante, pensai fra me e me. A quell'urlo si unì anche un'esplosione: un'esplosione di luce blu fortissima che arrivò fino a me.
HOPE! pensai.
"HOPE!" gridai correndo in direzione di quella luce.
La raggiunsi, mi buttai sulle mie ginocchia, di fronte a lei, e la sorpresi con le mani strette una sopra l'altra sul petto e la fortissima luce che usciva violentemente dalla sua bocca.

Continuava ad urlare in quel modo straziante e la luce non ne voleva sapere di fermarsi.
Ad un certo punto una strisciolina verde scuro avvolse il collo di Hope. Lentamente. Con movimenti eleganti e sinuosi.
"IL SERPENTE!" pensai. Ecco dov'era andato a finire! Era sempre stato con lei, rischiando di ucciderla, da un momento all'altro...
Ebbene sì era proprio lui e... stava cercando di strozzarla, come se non volesse che lei facesse uscire quella forza soprannaturale che aveva dentro, rinchiusa.

Lì la mia ipotesi sull'identità del serpente era confermata.

IL VUOTO

"Stronza! Non riuscirai a fermarla!" gridai contro all'animale puntandolo con l'indice "lei è più forte di te, lo è sempre stata!" continuai con uno sguardo pieno di rabbia.

Dette queste parole il serpente cominciò a sibilare, intensificando sempre di più il volume del suo insopportabile verso. Stava morendo! E finalmente, aggiungerei..!

Hope e suo padre avevano già sconfitto il Vuoto una volta, cosa gli faceva credere di vincere?
"Ti sta bene" dissi in tono soddisfatto dopo che lo vidi squagliare davanti ai miei occhi.

Hope smise di gridare.
Mi guardò scossa.
Era un'esplosione di potere in quel momento. Era il momento giusto per tornare alla realtà.
"Andiamo!" urlai. Mi alzai a la strattonai cercando di farla alzare.
"HOPE ANDIAMO!" non si muoveva. Mi guardava e basta.
"Dove andiamo..?" disse improvvisamente con tono confuso e stanco.
"A casa, Hope, a casa"
"Da Landon??" chiese, gli occhi le se illuminarono.
"Sì, da Landon" risposi mentendo.
Landon era... come dire... morto.
Non potevo dirle la verità, non ora.
Era appesa ad un filo in quel momento... beh, peccato che quel filo si era spezzato ma... lei non lo sapeva e meglio così.
Si alzò di scatto e mi guardò.

"Sai come uscire?" mi chiese speranzosa.
"Sì" affermai con un sorriso a trentadue denti "dammi le mani"
La luce arancione era diventata rossa, tutt'intorno a lei.
Ero preoccupata, ma non lo diedi a vedere.
Stava morendo... non potevo perdere altro tempo con le spiegazioni.

SPAZIO AUTRICE
Ciao amici!! Scusate l'assenza!
Oggi capitolo lungo.
Commentate e fatemi sapere!
Vvb.❤️✨

Proverò a lasciarti andare...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora