"Sono le sei del mattino e questo maledetto autobus si permette pure il lusso di fare ritardo!" borbotto sotto voce.
Sono seduta alla solita pensilina che risulta sempre deserta al mattino, oggi ci sarà la prima lezione di diritto costituzionale.
Sono passati ben tre giorni dalla grande scoperta ed io cosa ho fatto? Esattamente NULLA! Ho fatto finta di niente, ho ignorato di avere un problema. Un classico. La forma di protezione più usata ma udite udite miei cari, notizia sensazionale, non funziona. Non ti protegge da nulla fare questo. Un po' come quando sali in macchina e non metti la cintura, l'allarme inizia a suonare e tu lo ignori fin quando non ti porta all'esasperazione. Alla fine devi mettere quella cazz* di cintura!Dopo un viaggio nel quale non faccio altro che dormire arrivo a lezione e sulla porta incontro Filippo.
"Elisa, buongiorno! Hai una faccia che urla CAFFÈ e sei molto fortunata perché ora io te ne offrito uno." Io sorrido.
"In effetti un caffè mi servirebbe" sto dormendo in piedi, andiamo alla caffetteria qui accanto."
Mentre camminiamo inizia a parlarmi delle altre lezioni che sta seguendo ma ad un tratto suona il mio telefono, proprio mentre entriamo dentro il bar "pronto amore" mentre rispondo Filippo ordina i caffè."Con chi sei Elisa? Sento una voce maschile" dal tono sembra un po' indispettito.
"Sono con Filippo, un collega di corso, prendiamo un caffè al volo e corriamo a lezione" lui fa un respiro profondo e con un tono moto duro mi urla "complimenti! Inizi già da ora a fare la Tr**a" Io rimango scioccata dal termine, mai nessuno si era rivolto contro di me in questi termini.
"Amore ma cosa stai dicendo? È solo un caffè, stiamo tornando in aula. Non è nulla di cui tu ti debba preoccupare" lui rimane per qualche istante in silenzio "faremo i conti più tardi! Vai subito in aula e chiama, subito, appena finita la lezione" riattacca.
Guardò il telefono sconvolta, Filippo accanto a me mi tocca una spalla."tutto ok?"
"Si si, andiamo a lezione" non è assolutamente ok.
Finta la lezione mi ritrovo un messaggio su Facebook da Carletto
<bella quando prendiamo un caffè insieme?>
Ancora?! Sarà lui? Ma perché fa questo? Inizio ad avere un po' di ansia, devo guardare quel profilo, decido però prima di chiamarlo."Hai finito la lezione da tanto? Sei con Filippo? Mi sembravi una persona seria" risponde con un tono di voce duro.
"Marco ma stai dando i numeri? Non ho fatto nulla, ti prego, smettila"
"A me sembra che tu abbia già avvistato qualcuno con cui farmi le corna, se non la smetti non ti permetterò di andare più a lezione"
"Ma cosa dici?! Io vado dove desidero!" Sta veramente esagerando, inizio a capire di essermi totalmente sbagliata.
"A vuoi fare la Tro**? Ti dovresti vergognare. Appena capirai i tuoi errori dovrai chiedere scusa."
Addirittura, basta! "Ti saluto Marco, non chiamare più per oggi" riattacco e corro verso la fermata, mi fa male il cuore. Perché fa così? Ma il cuore mi fa male sopratutto perché so che dovrò scontrarmi con la realtà, appena arrivata a casa dovrò aprire quel maledetto profilo e vedere se si tratta di lui.
Il viaggio trascorre tranquillo, arrivo, ceno con i miei e mio fratello che racconta del suo giorno di lavoro, io ho ovviamente la mente altrove, aiuto mia madre a lavare i piatti mettendoci più attenzione del solito ma purtroppo arriva il momento di andare in camera.
Non ho più scuse, devo farlo. Metto il pigiama, spengo la luce e nel vuoi della mia stanza cerco la password e la mail di quel profilo fra le foto. La password è "Ilcappellaiomatto" be, di pazzia senz'altro ce n'è.
Il profilo si apre e le mani iniziano a tremare, avevo quasi sperato che non funzionasse ma nulla, devo essere forte.Vedo subito ai messaggi, vediamo se ci sono quelli inviati a me.
Mmm.. scorro dei nomi, Elena, Marta, Carlotta, Cristina.. io non sembro esserci. Almeno questo. Respiro di nuovo, non mi ero nemmeno accorta di aver smesso di respirare. Scorro ancora.
O no!! O no! Ci sono. Apro la chat, sono proprio io. Il cuore mi si spezza nel petto. Blocco il telefono e fissò il vuoi. Come ha potuto farmi questo? Che senso ha fare questo? Ma aspetta un attimo, e tutte quelle donne? Non scriveva solo a me ad altre ragazze!
Riapro subito il telefono ed inizio a leggere tutto. <Ciao Elena sia che hai delle belle tett*? Sono single, ti andrebbe di incontraci?>. Rimango disgustata ma continui. Dopo i primi momenti di dolore non riesco smettere, come un drogato dopo le prime dosi.<Ho casa libera, c'è una mia amica che questa sera mi viene a trovare. Ti vuoi unire a noi bellezza? A lei piaceresti> e poi ad un'altra <è stato bello ieri sera, specie quando ti sei abbassata, lo dobbiamo di fare in settimana> a tratti mi fermo respiro e poi riparto. Leggo tutti i messaggi, per tutta la notte, piango, fissò il vuoto e poi rileggo. Il cuore mi si è spezzato, mi ero fidata di lui. Mi ero davvero fidata. Mai più lo farò.
Ora c'è solo una cosa da fare, lo chiamerò, gli dirò di aver scoperto tutto e mi lascerò questa storia alle spalle. Sarà dura superare il tradimento ma con il tempo sono sicura che ne uscirò. Mai più uomini nella mia vita!
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Andiamo a guardare l'alba
Chick-LitElisa si trova ad un bivio. La sofferenza che sta vivendo la sta spingendo verso una scelta molto difficile ma quali sono le ragioni che l'hanno portata a questo momento così doloroso? Marco la desidera fin dal primo incontro ma non è forse l'unico...