1. La nazionale giapponese

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[Troverete il significato delle parole segnate con "*" nell'angolo autrice]

La sveglia suonò esattamente alle 6 e, per quanto contrario, fui costretto ad alzarmi. Ancora in pigiama scesi le scale fino ad arrivare al grande salone dove trovai Mikasa, Connie e gli asociali che, già vestiti, stavano aspettando noi altri.
Essendo una squadra ufficiale avevamo un "sede" che consisteva in una grande baita ai piedi delle montagne munita di una stanza dove depositare tutti gli sci e gli attrezzi in generale, una sala bar con divano e televisore più ovviamente 11 camere, una per la nostra allenatrice Hange. Quella donna è veramente mezza matta... nah, Hange è completamente matta.
Ad ogni modo mi diressi al bancone e iniziai a prepararmi un cappuccino. Una volta finito lo portai al tavolo posto al centro della cucina, collegata per l'appunto con il grande salone dove guardavamo i film.
Stavo per terminare il mio caffè quando spuntò dietro di me il cavallo e per poco non mi andò tutto di traverso.
"JEAN MI STAVA ANDANDO DI TRAVERSO TUTTO CRETINO" gli urlai io.
"Come la fai lunga per un piccolo strozzamento" ribattè lui con fare scocciato. "Tu piccolo bast-"
"Ragazzi basta, siete insopportabili. Nove anni che vi conoscete e nove anni che vi urlate contro. Ma non vi stancate mai?" Ci rimproverò Sasha dalla rampa delle scale.
"Ma ben svegliata fiorellino" disse Connie all'amica.
"Buon giorno anche a te mandragola" rimandò la ragazza.
"E poi vi lamentate di noi" si imbronciò il cavallo.
Ecco che dalla scalinata scale fanno il loro ingresso Historia e Armin. Ora ci siamo tutti e, come al solito, io e Sasha siamo gli unici ancora in pigiama. Proprio per questo salutiamo velocemente gli altri e saliamo nuovamente in camera per vestirci. Metto la tuta ufficiale della squadra, quella che usiamo sempre per le gare, prendo il casco e scendo in fretta. Ognuno tiene i suoi effetti personali nella propria stanza per evitare di confonderli. Vedo che gli altri sono già pronti e con gli sci sottobraccio ed io mi affretto a prendere i miei.
Saliamo sulle due macchine che usiamo sempre per dirigerci alla pista prestabilita, perchè ovviamente può essere vicina o lontana a seconda dell'organizzazione: la prima è una Renault Grand Scenic* e la seconda un'auto normale, entrambe con un bagaiaio enorme per mettere tutta l'attrezzatura. Hange guida la Scenic, pericolosamente aggiungerei, e Rainer l'altra. Nella prima salgo io, Mikasa, Armin, Historia e Jean; in quella normale Annie, Berthold, Shasha e Connie, più ovviamente i giudatori.
Una volta arrivati ai piedi della montagna scaricammo la roba e prendemmo un paio di ovovie per arrivare in cima, dove trovammo la baita piena di personale e addetti alla gara. Molta gente stava finendo di allestire le ultime cose e ciò significava che la gara sarebbe massimo un'ora dopo, giusto il tempo per augurarsi buona fortuna.
Si sarebbe svolta la "discesa libera*", la regina delle competizioni di sci.

Come previsto, quarantacinque minuti dopo partì il primo concorrente: Armin, il quale fece un tempo discreto, non ancora definibile come buono. Armin era il più scarso del gruppo, era comunque bravo essendo un professionista, ma non era ancora al livello degli altri. Questo lo avevano notato tutti, ma Hange è l'intera squadra gli era troppo affezionata per cacciarlo.
Subito dopo partì uno sciatore spagnolo, Marlo, che fece un tempo superiore a quello del biondo. Andò un concorrente per ognuna delle 5 squadre fino a che non toccò di nuovo alla nazionale giapponese, la nostra squadra. Eravamo l'unica che rappresentasse il proprio stato perchè, sebbene partecipassimo anche a gare importanti, ogni tanto facevamo dei piccoli tornei. La pista più importante e difficile che dovremo affrontare tra circa un anno sarà quella per le qualificazioni ai mondiali. Mi sale l'ansia al solo pensiero.

"Eren tocca a te!" mi risvegliò dai miei pensieri una voce e, al partire del cronometro, sfrecciai giù per la pista stando attendo a prendere bene tutte le porte.
Una volta arrivato giù mi comunicarono i risultati e devo dire che non mi dispiaceva affatto come era andata. Naturalmente il tempo migliore lo aveva effettuato Mikasa, non c'era da stupirsene. È sempre stata la più brava, anche perchè⁸ prendeva tutto con molta serietà e si allenava più di tutti. Era sempre l'ultima che riponeva gli sci la sera ed era la prima che li riprendeva la mattina seguente.
A fine gara non avevamo registrato ne morti ne feriti, era andata bene.
Fecero vedere i risultati e, senza troppo stupore, la scritta "nazionale giapponese" era riportata in cima al tabellone di fianco al numero 1.

Dopo esser stati ancora un po' per congratularci con tutti e riporre le ultime cose, partimmo nuovamente con destinazione la nostra cara casetta.
Una volta arrivati la prima cosa che fece Historia fu fondarsi al bar per preparare le sue favolose  cioccolate. Seriamente, quelle bevande erano qualcosa di fantastico, mai provato niente di simile. Hange e un paio di noi si occuparono di riporre la roba e dopo neanche 5 minuti dal nostro arrivo eravamo già tutti intorno al tavolo attendendo che Historia finisse i suoi capolavori.
Arrivarono sul tavolo undici tazze fumanti e dall'odore invitante. Ne prendemmo tutti una e naturalmente non poteva mancare la lite tra il cavallo e mangia-patate su chi avesse il contenitore più pieno. Jean sosteneva che la linea dove finiva la cioccolata di Sasha era nettamente più in alto della sua. Per provare questa su teoria aveva presto tra le dita l'altezza del contenuto e paragonandola con quella dell'amica, palesemente abbassandola nel momento in cui l'altra era distratta. La ragazza ribattè dicendo che il ragazzo era troppo in carne e sarebbe stato meglio se si mettesse a dieta, il che lo fece andare su tutte le furie.
[So che questo argomento è molto delicato per alcuni ed io sono la prima  a non essere soddisfatta del proprio fisico, ma questa parte è interamente dedicata alla storia e io non sono e non sarò d'accordo su tutto quello che potrebbero dire in futuro i personaggi]
Finito di bere la cioccolata, ognuno tornò nella propria stanza. Armin doveva studiare per l'università, l'unico che la frequentava insieme a Historia, la quale aveva però un idea ben diversa su come passare la serata.  Infatti si era chiusa in camera con Sasha, Annie e Mikasa per fare la serata ragazze, che si teneva quasi ogni mese. Cosa facessero quelle quattro era assolutamente sconosciuto al sesso opposto, per quel che ne sapevano potevano anche giocare con le barbie e nessuno se ne sarebbe accorto, ma conoscendo Annie quest'opzione era da scartare. Non era passato molto tempo da quando si ritrovarono la prima volta, giusto due mesi fa, questo infatti sarebbe stato il terzo incontro.
Un paio di volte avevamo provato ad intrufolarci in quella stanza, ma puntualmente trovavamo Mikasa ad attendeci con sguardo truce sulla soglia, e a quel punto lasciavano perdere.
Noi ragazzi non avevamo niente da fare, così ci ritirammo tutti nelle nostre camere.
Io non frequentavo l'università, anche perchè era davvero un grosso peso. Armin e Historia studiavano tutta l'estate e ogni tanto partivano per una settimana in modo da riuscire a dare gli esami e seguire un paio di lezioni. Anche Hange è laureata, ma ha preferito dedicarsi allo sport. La maggior parte di noi ha lasciato gli studi dopo l'ultimo anno di superiori, il liceo nel mio caso, e l'idea di iscriverci all'università non ci è neanche passata per la mente.
Domani potrei prendermi un giorno di totale relax e non mettere la sveglia, pensai, ma cambiai subito idea dato che avevamo aperto da poco una nuova pista ed io dovevo assolutamente provarla. Con questo pensiero in testa mi addormentai.

Angolo autrice

*Renault Grand Scenic: La Renault Grand Scenic è una delle monovolume a sette posti per antonomasia. Rispetto alla normale Scenic la carrozzeria è allungata di 22 centimetri per consentire di ospitare sino a 7 passeggeri grazie alla presenza dei due strapuntini posizionati nella zona del bagagliaio adatti a persone dalla statura non elevata.

*Discesa libera: Il dislivello della pista varia tra i 450 e gli 800 m per le competizioni femminili, mentre per quelle maschili è compreso tra i 750 e i 1100 m. Il numero di porte dipende dal tracciato. Si svolge almeno una prova cronometrata alla massima velocità.

Scusate ma non potevo non mettere quella foto perchè è assolutamente fantastica.
Credo che non ci siamo errori di battitura ma se ne vedete qualcuno non esitate a segnalarmelo.
Credo che nel prossimo capitolo Eren  incontrerà per la prima volta il nostro caro nano malefico. *‐*
Volevo aggiungere che all'inizio Eren faceva parte di una squadra di snowboard, ma poi mi è venuta un idea e ho capito che una squadra sciistica mi avrebbe reso le cose più semplici.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi invito a lasciare una stellina ed un commento se ne avete voglia.

in pista moccioso//ereri//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora