Hunger games: e se le cose fossero andate così...

Capitolo 1

Vengo svegliata da una squadra di pacificatori che fa il suo addestramento. Oggi è il giorno della mietitura e non sono molto in ansia dato che qui nel due ci addestrano fi da piccoli per poi offrirci volontari in questo giorno. Oggi tocca a una mia amica Rosie Meni, so che potrebbe farcela senza problemi sa combattere con la spada, lancia coltelli e lance e se la cava modestamente con l'arco. Bussano alla porta di camera mia: - Colve, sono la mamma ho bisogno di parlarti...- mi schiarisco la voce:- Entra mamma!- mia mamma entro e mi fece un sorriso, mi accarezzò la guancia e si sedette infondo al letto:- Clove ha chiamato la mamma di Rosie... è in ospedale con 39 di febbre...- un brivido mi scese per la spina dorsale e iniziai a tremare... -No. Clove calma, non preoccuparti, non andrai volontaria. Pescheranno e chi uscirà uscirà. Voglio solo avvisarti che sia tu che tua sorella potreste essere mietuti.. Tutto qui- sospirai, anche se con un po' di paura. La mamma e il papà hanno dovuto iscrivere Isie alla mietitura perché anno dovuto spendere tutti i soldi per mandarci ad allenamento. Io in pochi anni sono diventa una tiratrice esperta di coltelli e Isie se la cava con trappole nodi e ha cominciato a maneggiare la lancia. Mi lavo e mi vesto e corro nel capanno di mio padre. Mio padre ha costruito per me nel suo capanno uno spazio largo un metro e lungo cinque, dove in fondo alla parete un bersaglio ormai rovinato. All'inizio della striscia c'è posizionato un tavolino con una scelta incredibile di coltelli. Li osservo e poi ne prendo uno... Lo giro intorno alla mano. Mi posiziono sulla linea di lancio e.... Senza pensarci due volte lo lancio verso il bersaglio. Prendo il centro. Noto mia sorella che mi spia dalla fessura della porta che ho lasciato aperto. Non dico niente e faccio finta di non vederla. Vado a staccare il coltello dal bersaglio con un po' di fatica. Lo appoggio nel tavolo e mi dirigo verso l'uscita della porta. Sento Isie scappare, lo capisco dal rumore che fanno i suoi piedini nella ghiaia.