Hunger games: e se le cose fossero andate così...

Capitolo 7

Sono in ascensore con altri tre tributi e seguo il consiglio di Enobaria di essere cattiva, in modo che abbiano paura di me. Entra Glimmer e la saluto in modo amichevole, entra anche Marvel e faccio l'occhiolino. Tutti sono usciti tranne Marvel ed io -fermati valorosa guerriera!- mi gira attorno - Lanci coltelli?- -si. Come fai a saperlo?- chiedo stupita -beh i segni rossi sulle mani, le braccia abbastanza lunghe e muscolose e soprattutto i tuoi occhi!- cosa c'entrano gli occhi con il lancio dei coltelli ma okay -i tuoi occhi, sadici e affamati di sangue..- io annuisco è vero è da quasi un giorno se non di più che non prendo in mano quell'arma appuntita è piena di significato per me... Usciamo e mancano ancora parecchi tributi e allora conversiamo con quelli dell'1 -uhm Cato che braccia muscolose.. Chissà a cosa le usi..- lo guardo con sadicismo. - uso la spada da quando avevo 5 anni!- -wow, io ho cominciato a 7 ad esercitarmi con la lancia!- a sentire quell'arma mi si chiude la pancia, mia sorella è alle prime prese.. E mi manca. -tu clobe?!- chiede Glimmer - CloVe, grazie.. Io è da tre anni che maneggio i coltelli..- ribadisco un po irritata -oh povera.. Sarai poco allenata- continua lei. -Non credo sai.. Nel suo capanno ha un bersaglio nuovo.. Dico nuovo perché solo il centro è rovinato.. Ha una mira pazzesca..!- esclama Cato. Io arrosso. Ci chiamano e la capo istruttrice fa un piccolo discorso.. Che non bisogna sottovalutare le tecniche di sopravvivenza perché tra due settimane 23 di noi saranno morti per malattia freddo o. Aure naturali. Quando dice 23 faccio un piccolo sorriso e guardo Cato. Lui ricambia.