Capitolo 5.

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Era martedì mattina e Grace si svegliò più stanca del solito. I suoi giorni di riposo erano stati sospesi fino alla fine del caso, quindi avrebbe passato tutta la giornata in ufficio invece di rilassarsi stesa in riva al lago leggendo un buon libro. Quando andò in cucina vide la tavola apparecchiata e Spencer ai fornelli che preparava la colazione.
-che odorino- disse la ragazza guardando i pancake che si cuocevano nella piccola padella,
-oh buongiorno- disse Spencer girandosi di scatto -non ti ho sentita arrivare.Dormito bene?-
-si. Tu piuttosto, come stai?-
-bene bene. Ti avevo detto che non ero ubriaco, ero solo molto stanco-
-ti sei addormentato come un bambino, non ti sei nemmeno tolto la giacca-
Il silenzio che era calato su di loro dopo quell'ultima risposta venne interrotto dal tostapane che suonò facendoli sobbalzare. Grace versò del succo d'arancia in due bicchieri e si sedette ad aspettare i piatti che Spencer stava preparando. Ma dopo il primo boccone vennero interrotti dalle grida disperate di una donna. Uscirono dalla villetta sulla spiaggia in fretta e furia, ancora assonnati. A pochi passi dalla riva dove giaceva il corpo di una ragazzo immobile c'era una donna di età avanzata, i capelli grigi raccolti in uno chignon spettinato le incorniciavano il viso contorto in un'espressione di orrore e paura. La sua preoccupazione era palpabile, Grace poteva sentirla accarezzargli la pelle. Mentre Spencer chinato sulla ragazza cercava qualche segno di vita, lei stava cercando di calmare la donna che non riusciva a distogliere lo sguardo da quel groviglio di capelli e alghe che giaceva inerme sulla battigia.
Dopo numerosi tentativi Spencer si arrese, non c'era nulla da fare, era morta. Girandosi verso le due donne alle sue spalla lanciò un'occhiata a Grace, chiara come la luce del mattino, dovevano chiamare la squadra, il killer aveva colpito ancora.
Passarono una decina di minuti prima che la spiaggia si riempisse di macchine fotografiche e vestiti neri. Era una parte del suo lavoro che Grace detestava, fare i conti con i giornalisti. Riuscivano a fare domande assurde: "perché non avete ancora preso l'assassino?", "perché lei e l'agente McGrew eravate insieme quando avete trovato il corpo? C'è qualcosa tra di voi? Sta nascendo una storia d'amore tra tanti cadaveri di giovani donne?" Come potevano chiedere una cosa del genere, come potevano pensare che tra lei e Spencer ci potesse essere qualcosa più che sincera stima? Beh, forse c'era qualcosa di più .. Magari più di semplice amicizia.. Forse amore.. E chi lo sa.. Però sarebbe stato bello se lui si fosse dichiarato, i suoi occhi così lucenti, il suo corpo così ..
-Allora?- i suoi pensieri vennero interrotti dalla voce ferma e cupa di Less, evidentemente si era accorto che Grace non aveva ascoltato niente di quello che le aveva detto negli ultimi cinque minuti,
-Allora? Signorina Tompson mi farebbe la cortesia di degnarmi della sua attenzione?- disse lui visibilmente scocciato
-scusa, stavo solo pensando a..-
-non voglio impicciarmi nelle tue fantasie su McGrew, non ho più l'età- disse lui con un accenno di sorriso sulle labbra
-io? Cosa? No.. Io non faccio fantasie su..-
-Grace, calmati-
-si- si affretto a dire lei -scusami-
-stavamo dicendo: raccontami precisamente cosa è successo-
-certo. Allora.. Stavamo per fare colazione quando abbiamo sentito quella donna urlare-
-tutto qui?- chiese lui mentre un velo di delusione calava sui suoi occhi,
-ehm si.. Quando siamo arrivati la ragazza era già morta-
Con quest'ultima affermazione il colloquio tra lei e Less terminò. Si diressero verso il punto dove il dottor Honny era inginocchiato per esaminare la vittima.
Appena si accorse del loro arrivo il dottore iniziò subito a parlare:
-Prima di tutto buongiorno- disse sfoderando una fila di denti bianco ghiaccio,
-buongiorno a lei dottore- disse la ragazza ricambiando il sorriso -cos'hai per noi Albert?- chiese Less impaziente di iniziare le ricerche,
- Dunque, aveva circa 19 anni-
- la più giovane- disse Grace soprappensiero,
- già..- disse il dottore mentre il suo sorriso si spegneva rapidamente - beh come potete immaginare non era tutta naturale, il naso é rifatto, i seni anche-
-Spencer aveva ragione. É un liberatore. Si sente in dovere di uccidere le donne che non si apprezzano o che comunque sono state sottoposte ad interventi di chirurgia estetica- affermò Less appena Albert fece una piccola pausa,
-sai qualcos'altro?- chiese Grace non ancora soddisfatta delle notizie ricevute,
-é in acqua da circa 16 ore-
-considerando le correnti delle ultime settimane e la posizione dei ritrovamenti dei corpi, l'assassino deve averle abbandonate là- disse Spencer avvicinandosi a loro con il braccio teso in direzione dell'altra sponda della baia - Oxbridge Beach, la conosco bene, mia madre mi ci portava sempre da piccolo, é a pochi minuti da Charmcapple.
-bene, Spencer e Grace alla spiaggia, noi torniamo in ufficio-
-nemmeno oggi giorno di riposo eh?- chiese la ragazza scherzosamente
-non é già una vacanza stare in spiaggia con me?- disse Spencer lasciando senza parole Grace: cosa poteva dire adesso? Per fortuna non fu necessario aprire bocca perché fu Less a rispondere
-tra un'ora e mezza vi voglio in ufficio-
-si signore- risposero in coro i ragazzi mimando un saluto militare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15, 2015 ⏰

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