~2~ [l'incontro]

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Il sole stava iniziando a mostrarsi e io decido di tornare a casa. Mi incammino sulle strade ancora buie e vuote fino ad arrivare davanti la porta di casa mia. Entro evitando di fare rumore e mi dirigo nella mia stanza. La mattina,quando il sole era sorto da parecchio,inizio a sentire dei rumori sulle scale e subito dopo la porta della mia camera si spalanca e vedo la figura di mio padre, probabilmente è pure ubriaco
Papà: dove sei stata
: In camera?
Papà: non sono deficiente, DIMMI DOVE CAZZO SEI STATA!?!?
: ...
Papà: capisco sei scappata di nuovo
Mi prende per i capelli e mi butta a terra con la forza,ormai avevo smesso di sentire dolori,ci ero abituata
Papà: se scappi di nuovo continuo

È inutile che lo dici, tanto continui ugualmente...ormai ho perso le speranze che ritorna come prima...mio padre è morto insieme alla donna che ama...ora è meglio che scrivo un po',non fraintendetemi, non sono una scrittrice,scrivo sul mio diario...mi fa sentire meglio...mi fa sentire come se avessi qualcuno che mi ascolta...qualcuno che mi capisce...

Finisco di prepararmi,vado sotto ed esco,mio padre è andato a lavoro e dovrebbe tornare tra 2 giorni,proprio quando inizio scuola, in questo momento vado a fare la spesa per poter mangiare in questi due giorni,ora che ci penso devo fare un salto in ospedale. Finita la spesa poso le cose e mi dirigo nell'ospedale vicino casa mia. Per prima cosa mi sembra giusto andare a chiedere una cosa
: Ehi Mary,sai dove posso trovare il dottor Bennett
Mary: Ah t/n sei tu, aspetta in sala,dovrebbe arrivare tra poco
: Ok grazie
Mi metto in sala d'attesa insieme ad altre persone e come mi aveva detto la signorina Mary il dottore è arrivato subito dopo
Bennett: t/n,come mai sei qui oggi non hai la visita
: Lo so,ma volevo dirle che continua a fare male
Bennett: Ah..vieni di la e controlliamo
Andiamo in un'altra stanza,ormai la conosco fin troppo bene,e il dottor Bennett inizia a farmi la solita visita.
Bennett: hai ragione...stai peggiorando...devi sforzarti di meno sennò il tuo corpo non riuscirà a reggere così tanto.
: Grazie dottore...adesso vado...
Bennett: va bene,ci vediamo la settimana prossima per la tua solita visita.
Esco da quel posto e prima di tornare mi dirigo nel mio posto di relax,il posto in cui sono stata anche la sera prima.

Arrivo lì,mi siedo,mi metto la musica nelle orecchie e mi lascio trasportare dalla musica,metto la faccia in mezzo alle ginocchia e mi disperdo nei miei pensieri. Poco tempo dopo sento delle persone vicine a me e senza alzare la testa decido di parlare
: Cosa volete?
X: scusa non volevamo disturbare però sembra che tu stia piangendo
Y: non sembra,stai piangendo
K: tutto apposto?
Decido di alzare la testa per le troppe domande e esamino le persone che mi stanno parlando,sono 4 persone: due di loro non li ho mai visti, mentre gli altri due hanno un non so che di familiare
: Sto bene non c'è bisogno di preoccuparsi,non lo ha mai fatto nessuno e non ho bisogno che lo fate voi
X: ok ok
K: piacere io sono Kita Shinsuke
: Ok?
X: io Suna rintaro
: Piacere
Suna: e questi due sono i gemelli Atsumu e Osamu Miya
Ho sentito bene!?!? Non ci credo...li ho ritrovati
: 'Tsumu,'Samu? Sono io t/c t/n
Atsumu: t/n-chan!!!
Osamu: da quanto tempo
Io e i gemelli ci siamo abbraccio mentre gli altri due ci guardano con sguardo interrogativo e alla fine abbiamo spiegato che siamo amici d'infanzia. È stato bello incontrarli dopo tanto tempo,ho pure scoperto che andiamo nella stessa scuola.

~continua~

La mia volpe Suna x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora