La rosa.
Uno dei fiori piu' comunemente diffusi , simbolo per antonomasia dell'amore , della passione e del desiderio; la delicatezza e l'eleganza sono le peculiarità che al meglio rappresentano il simbolo di questo fiore.
Proprio ciò che la distingueva da tutti gli altri fiori, la gentilezza e la bellezza che la rendevano brillante, luminosa ed eccellente al confronto.
In ugual misura era Rosa, la ragazza bella e raffinata che rapiva il cuore di tutti gli uomini; fuori forte come una pietra, ma dentro, fragile come un fiore.
Una lunga chioma color biondo scuro, con gli occhi freddi come il ghiaccio e di un azzurro cosi' intenso che sembrava di poterci ammirare il mare.
Era il 15 di settembre, il cielo un po'nuvoloso ma con il vento caldo, un altro anno di superiori era per Rosa, ma non sapeva che quell'anno, la sua vita sarebbe stata del tutto
"Mamma prendo io le chiavi di casa se oggi tornerai tardi, non voglio rischiare di rimanere chiusa un'altra volta fuori e chiedere aiuto ai vicini!" "Stai tranquilla amore oggi torno presto, e anche se fosse non devi preoccuparti , Giuseppe e Maria ti aiuterebbero, a prescindere dall'attuale situazione", Rosa annui' e basta conoscendo l'ingenuità della madre.
"Tu stai bene?" "Mamma non devi preoccuparti per me , sono stata io a lasciarlo , non potrei stare peggio di come sta lui" "Va bene , allora buon primo giorno di scuola amore mio " cosi' Miriam prese con sè le chiavi e freneticamente di precipitò verso l'auto.
Rosa non era pronta per un nuovo anno , rivedere quell'ambiente le ricordava tante cose che ormai erano cambiate, che avevano preso una piega diversa e che non guarderebbe piu' le cose con l'innocenza degli anni passati.
"Tesoro come stai? Ho saputo che tu e Andrea vi siete lasciati! Beh che ci vuoi fare, la vita continua...In ogni modo spero non ti dia troppo fastidio se.." Rosa la interruppe prima che potesse proseguire dirigendosi verso una conversazione imbarazzante che non aveva voglia di avere, annuendo e limitandosi dicendo che non ci sarebbe stato nessun problema.
Ivana, non era cattiva, era però il perfetto esempio di una ragazza superficiale e senza scrupoli, manipolatrice e anche un po' complottista, ma che al tempo stesso sapeva essere matura e capace, quando voleva. Era sempre stata un po' invidiosa di Rosa, forse per le sue capacità , ai suoi occhi era la ragazza perfetta, irraggiungibile , quella che tutti volevano e quella che lei sarebbe dovuta diventare.
Le due ragazze si diressero verso la classe insieme, e si sedettero vicine.
Agli occhi della giovane bionda niente , apparentemente, le sembrava cambiato, le grandi finestre con un balconcino che dava sul cortile della scuola, una grande lavagna che ancora non funzionava bene , i banchi puliti , ma macchiati con stupide scritte indelebili e i compagni, gli stessi volti con gli stessi sguardi. Niente era diverso, tranne che lei stessa.
Tra un'ora e l'altra era comune uscire di classe, chiacchierare, scherzare su ciò che era successo durante l 'estate e distendere cosi' un po' i nervi; mentre Rosa e Ivana sono in bagno , la porta era leggermente socchiusa, stava passando una classe, probabilmente del 4° anno,.. i ragazzi piu' grandi sono sempre piaciuti a Ivana, lei viveva di queste cose , di gossip e drammi , cosa che l'amica non condivideva, cosi' si divertiva a sentirla giudicare chiunque passasse.
Uno sguardo, basta un solo sguardo, un battito di ciglia e tutto cambia. Platone diceva che gli occhi sono lo specchio dell'anima; quando non ti aspetti niente dalla vita, niente che non fosse già programmato , quando vivi giorno per giorno aspettando che possa succedere qualcosa di diverso, ma senza aspettative, perche' le aspettative ti distruggono, ecco che la vita ti abbaglia, sorprendente e imprevedibile come sempre.
Cosi' la nostra giovane donna conobbe colui che le avrebbe stravolto la vita.

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Una Rosa in due
RomanceSi dice che non si può scegliere il proprio destino, che è tutto già scritto, ma in realtà si può . Si può continuare a restare a galla, lottare o lasciarsi abbandonare, dipende tutto da ciò che si vuole, da se stessi. Così Rosa, deve decidere se...