°bugie°

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Io e Neymar avevamo dormito benissimo, abbracciati l'uno all'altro.

Mi svegliai, presi il mio telefono e controllai un po' i messaggi su tellonmy.
Niente, nessun messaggio, nemmeno da wattsap.

Nemmeno mia madre si eran fatta sentire, mi sono sentita abbandonata.

Senza accorgermene  mi scese una lacrimuccia mentre mi tremava il dito davanti alla scritta "nessun messaggio non letto" che copriva il c'entro dello schermo.

Mi arrivò un messaggio in quel preciso istante. Era Neymar, anche se era lì sdraiato vicino a me.

"ci penso io a te, non voglio vedere lacrime quando sei in mia compagnia, anzi, non voglio vedere lacrime sulla tua faccia in generale."

Mi girai di scatto e lo vidi sveglio, girato verso di me, con un piccolo sorrisetto.

La sua mano si intrecciò alla mia, mi prese il mento e mi diede un bacio sulle labbra.

Dopodiché mi asciugò la lacrima e mi baciò la fronte.

Mi sentivo proprio fortunata ad averlo, se non ci fosse stato sarei rimasta da sola : non ho amici, i miei e i suoi genitori sono andati in vacanza insieme per 3 mesi.

I suoi non sarebbero più tornati a casa sua perché ogni anno vengono dal Brasile per stare con lui.

Abbracciai Neymar che ricambiò l'abbraccio.

Neymar's pov.

- Ti farò conoscere i miei amici, questa volta bene, e le loro fidanzate. Non voglio che tu sia triste -. Dissi mentre le accarezzavo i capelli.

Le si illuminò lo sguardo e mi strinse ancora più forte a sé.

A rovinare l'atmosfera che si era creata, fù il suono del campanello.

Sbuffai ed andai ad aprire.

Era il postino che mi diede una lettera.

- chi era? - disse Irene raggingendomi all'ingresso, ancora assonnata.

- postino, niente di importante. - dissi alzando le spalle.

- ah ok, amore comunque devo tornare a casa mia perché mi da detto la vicina che ho lasciato aperte le finestre... Per pranzo ci vediamo di nuovo? - disse Irene mentre posò le mani sul mio petto, avvicinandosi a me.

Annuì guardandola negli occhi mentre sorridevo.

Ci scambiammo un bacio e ci salutammo.

Aprì la lettera e lessi cosa c'era scritto sopra.

"se non tornerai con me, rovinerò la tua relazione con Irene e la sua reputazione, in più dirò a tutti che mentre eri con me te la facevi con lei, facendo scattare lo scandalo .

Un bacio da Bruna <3"

Non volevo che niente di questo accadesse, ma non volevo lasciare Irene, quindi decisi di buttare la lettera e di non rispondere.

Passarono 4 ore e mi arrivò un messaggio da Bruna.

"la sua reputazione sta per andarsene, hai tempo fino alle 12.30 per lasciarla altrimenti vi rovinerò tutto ciò che avete creato insieme, ciao amore"

Non volevo che Irene soffrisse a causa mia, ma non volevo neanche che Bruna sia a rovinare tutto.

Ho preso una decisione: lascerò Irene.

Che sia chiaro, solo perché non voglio che Bruna le faccia qualcosa.

Non le dirò il perché, sarò diretto, così soffrirà di meno, spero.

Era ormai l'ora di pranzo, la andai a prendere e tremavo dall'agitazione.

Entrò in macchina e il suo profumo mi fece innamorare per l'ennesima volta. Non so come farò a lasciarla.

Mi diede un bacio sulla guancia che non ricambiai.

La vidi a disagio e decisi di rompere il ghiaccio.

- oggi fa molto caldo -

- si infatti - disse lei mentre guardava fuori dal finestrino.

Non parlammo per il resto del viaggio, anche se durò 10 min.

Le aprì la portiera e la feci scendere.

Lei cercava la mia mano, e quando vide che era in tasca mi guardò dispiaciuta.

Arrivammo al tavolo e ordinammo.

- devo dirti una cosa - dissi dopo aver finito di ingoiare un sorso d'acqua.

- anche io. - disse lei.

Avevo paura che lei mi lasciasse, anche se era la cosa che stavo per fare io con lei.

- io..- dissi abbassando la testa.
- non ti amo più - dissi velocemente posando il mio sguardo sul suo.

Lei si stava pulendo la bocca e ad un tratto si fermò del tutto.

I suoi occhi erano lucidi, quasi rossi.

Ingoiò e disse con la sua tipica voce del pianto:

- mi stai lasciando? - disse balbettando..

- si, mi dispiace ma non mi sono trovato bene con te - tutte bugie, era la donna che mi ha fatto sentire unico e speciale per la prima volta e io, la stavo abbandonando come un cane.

Irene sospirò e si alzò di scatto.

- io avevo parlato di noi ai miei genitori, e adesso cosa gli dico? "no mi ha appena lasciata" e poi, ti ricordi il messaggio di stamattina, le cose passate insieme, tutti i nostri baci e carezze? Accompagnami a casa. " disse con il mascara ormai colato sulle sue guance rosse, con un tono arrabbiato e gli occhi tisti.

- non me lo scorderò mai. - dissi mentre mi sentivo gli occhi bruciare.

Mi alzai, presi le chiavi della macchina e la riportai a casa.

- non parlarmi mai più - disse con una voce seria.

Feci per prenderle la mano ma subito si scanzò e scese dalla macchina...

Quella frase mi aveva letteralmente distrutto. Stavo piangendo e nemmeno me ne ero accorto.

Sentivo di aver sbagliato e i sensi di colpa mi stavano mangiando vivo.


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