Voglia di fare

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Ero una ragazza convinta di poter entrare nella scuola più rinomata e famosa del mondo dei maghi: Hogwarts.

Tutti i giornali del mondo magico parlavano della guerra tra il famigerato Voldemort ed il giovane Harry Potter, ne sentii parlare anche dopo che fu avvenuta per una settimana poi tutti i rumors smisero e cominciarono a parlare d'altro.
Presi il il giornale Gazzetta del Profeta ed il titolo era: "La scuola più famosa del mondo Magico: Hogwarts sta avendo una diminuzione degli studenti!"
Sotto in neretto come sottotitolo:"Chi sarà la scuola con più studenti? E la Hogwarts come prenderà il calo?"

Mi feci molte domande a spirale: riuscirò ad entrare visto che gli studenti sono in calo?
ci saranno pochi studenti? Saranno simpatici? O antipatici? Ci saranno nuovi professori?
Ed il preside come sarà?

Feci un respiro e continuai la lettura dell'articolo che definiva la scuola come una tana vuota e non usata da nessuno se non dagli inservienti, questo mi feriva nel pronfondo perché quella scuola per me era un punto di riferimento e di istruzione e loro la stavano distruggendo a parole e non mi stava bene per niente.
Avrei fatto di tutto pur di far ritornare la scuola al suo antico splendore dissi convinta di me stessa e delle mie capacità.

Mi alzai dall'amaca verde e gialla, posai il giornale sul tavolo in legno in mogano riportato dal viaggio di lavoro di mia madre, uscì dalla cucina piena di orologi a coniglio e camminai nel corridoio che connetteva le camere: mia e di mia madre  a destra ed i bagni a sinistra.
Entrai nella seconda camera a destra, la mia, piena di poster con band alternative attaccate ai muri, l'armadio pieno di vestiti di ogni colore e forma riversati sia all'interno sia sul pavimento perché da domani avrei cambiato ambiente, sarei andata ad Hogwarts ed ero emozionantissima.
Presi le valigie da riempire con dell'intimo e dei beauty-case (per farmi bella si intende) e accppatoio, delle magliette/felpe larghe per stare comoda e dei pantaloni lunghi per l'inverno,
presi anche i libri per astronomia, erbologia, arti oscure ecc..comprati mesi prima e chiusi la prima parte della valigia.
La seconda parte era per i libri che mi avevano accompagnato nella mia infanzia a cui tenevo troppo per lasciarli a casa "La ragazza drago"
La saga, "Divergent" la saga e "Le lame" la saga li misi lì con cura, mi ricordai delle candele profumate all'arancia e ai frutti di bosco e le presi dal cassetto per le candele e le misi in delle buste vicino ai libri.

Aprii la seconda valigia e ci misi: la divisa sportiva, la divisa estiva e quella invernale, l'ultima me la misi per provarmela e ci feci delle modifiche: presi degli orecchini e un anello che cambiavano colore in base alle emozioni che provavo, mi misi delle calze a rete e po mi misi delle calze a mezza gamba nere o bianche (dipende da quale colore mi piaceva al momento) e due collane una bianca con delle stelline per contorno e una rosa con delle perline mentre mi guardavo allo specchio che era contornato da delle lucine colorate, mi senti me stessa ed a mio agio, sorrisi alla me stessa di fronte allo specchio e mi tolsi la divisa mettendola nella valigia meticolosamente, sistemai la mia camera e con camera intendo i vestiti riversati sul pavimento: ci misi un'ora ed un quarto mentre mi ricordai di tanto in tanto alcune cose da prendere per la partenza: il mio chepì nero, la mia lampadina per la notte, la mia coperta fortunata blu con una stella sorridente e il mio ceppo fortunato (che avevo rubato agli scout tempo prima);
Misi tutto nella seconda valigia e ci entrò tutto per fortuna, mi ero scordata della cosa più importante della mia vita: Mona la mia civetta nera (che avevo chiamato per amore del mio personaggio preferito di Genshin Impact), e la chiamai e lei si appoggiò sulla mia mano, la accarezzai e le parlai come sempre dicendole che domani saremo andate in un posto diverso e lei mi guardò con i suoi occhi gialli mi becco la guancia facendomi sapere che era sempre con me, dopo presi la voliera e le dissi di andare a riposare difatti plano nella sua voliera e la chiusi.

Sudata e stanca uscì dalla camera e ed entrai nel mio bagno personale, mi feci un doccia calda per sciogliere la tensione, ci restai per un po' capii dalle mie mani grinzose che era tempo di andare al letto, mi presi l'asciugamano per la doccia e uscii dal bagno entrando nella mia camera, presi il pigiama da sotto al cuscino e me lo misi, presi dalla libreria "il piccolo principe" e lo lessi finché mi addormentai.

Let's save Hogwarts!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora