Ecco la mia casata!

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Entrai nel castello dalla porta principale, vidi un fiume di ragazzi andare verso la Sala Grande e mi ci incamminai anche io mentre i bagagli di tutti furono smaterializzati in in posto sicuro e poi sarebbero stati smaterializzati nelle camere di ogni uno.

Tutto era allestito come una grande festa: candele fluttuanti sul soffitto e 4 tavole imbandite con le rispettive case sedute: Serpeverde-Grifondoro - Corvonero e Tassorosso
Divenni paonazza per il ritardo fatto ma nessuno sembrò farci caso, camminai nella folla e arrivò il momento tanto atteso: il Cappello Parlante mi avrebbe ascoltato o avrebbe deciso da solo il mio destino? Pensai

Mentre pensai a questo non mi accorsi di essere la prossima, il ragazzo davanti a me era quello con cui avevo spartito lo scompartimento, il Capello parlò e decreto che facesse parte della casata Corvonero...
Beh lui è stato ascoltato ma ora tocca a me! pensai decisa.

Assottigliai gli occhi e mi avviai decisa verso il Cappello Parlante, mi sedetti sulla sedia e la professoressa mi mise il capello sulla testa, mi bisbiglio alcune parole all'orecchio tra cui responsabilità perdono lucidità e distruzione porterai come se fosse in una trance...

si risvegliò e mi chiese se avessi tutto il coraggio e dedizione per essere nella casata dei Corvonero, risposi sicura di sì e lui così decretò il suo verdetto parlando ad alta voce disse "CORVONERO" e allora tutta la tavolata Corvonero si alzò e applaudì, sorrisi a questa nuova emozione appartenere a qualcosa, mi ci abituerò ne sono sicura pensai e mi diressi al tavolo, mi sedetti aspettando che le altre persone venissero smistate nelle altre case.

Solo lo smistamento cominciammo a mangiare tantissime portate fatte dai cuochi della scuola, sentii uno sguardo su di me, si stava facendo pesante alzai lo sguardo dal mio piatto e trovai lui: il ragazzo con gli occhi neri a fissarmi con sfida, gli ricambiai lo sguardo di sfida e mi rimisi a guardare il mio piatto, sentii delle risate in lontananza, mi voltai dalla parte destra della tavolata e vidi 4 ragazze sghignazzare e guardare male gli altri studenti della loro stessa casata, a loro si avvicinò una ragazza con gli occhiali che voleva chiedergli qualcosa ma venne spinta e cadde a terra, le 4 ragazze le dissero parole spinose e la ragazza se ne andò piangendo, pensai ad una soluzione e quella migliore era "aiuta il più debole e digerisci il più forte" difatti mi alzai dal posto, mi incamminai verso di loro e dissi "non prendetevela con la ragazza piuttosto prendetevela con me stronzette"

Le tizie rimasero zitte ed interdette dalla mia uscita, una ragazza con i capelli biondi si alzò e mi diede uno schiaffo sulla guancia e mi spinse per terra e disse ritornando al suo posto "sei fortunata che sei una matricola perché potremmo davvero distruggerti la vita se lo volessimo, eh Cory?" Una ragazza del suo gruppo la spalleggio ma non mi diedi per vinta anzi le dissi " fai di nuovo una cosa del genere stupida bionda e ne vedrai delle belle. Stupida oca! Oh aspetta! le oche sono più intelligenti di te, dovrei chiamarti...  ameba! Ameba andrà bene"

Prima che lei potesse dire altro il nostro capogruppo ci sgridò facendoci una ramanzina e poi ci portò dalla professoressa Mcgranitt.
Lei divenne curiosa quando sentì le parole del nostro capogruppo che aveva visto tutta la scena, vieto alle 4 ragazze del 2 anno di usare la magia per un mese e le mando via, invece per me era stato riservata una sgridata infatti disse " Signorina Dumaine. Lei non ha chiamato un adulto nel momento che una sua compagna era in pericolo e si è messa in pericolo lei stessa quindi le faccio questa premessa: chiami un adulto in caso non c'è la faccia a sbrigarsela da sola ed ora vada che ho molto da fare"
Le dissi "certo professoressa Mcgranitt, la chiamerò in caso di necessità e grazie per non avermi tolto la magia. Arrivederci" e me ne uscii dal suo ufficio.

Andai verso l'ala dei Corvonero, aprii il dipinto con la parola segreta, entrai nella sala comune dove vidi alcune persone dialogare al crepitìi del fuoco ma siccome volevo andare al letto non mi soffermai molto su chi ci fosse e andai nella mia camera, aprendo la porta trovai una ragazza con i capelli rossi e degli occhiali che stava mettendo apposto delle piante su uno scaffale il mio piede scricchiolò sul pavimento e lei si spaventò buttando a terra un vaso, le dissi per non spaventarla "scusami se ti ho disturbato... non volevo essere invadente me ne vado subito se ti devi ancora ambientare..."

Lei mi guardò sorridente e mi disse con calma "non fa niente, ho sentito quel rumore e mi sono spaventata... ma ora conosco la ragazza che ha questo buon gusto: le candele sono sublimi e la luce per la notte è fantastica, ti ringrazio per averla portata perché anche io ho paura del buio e mi piace molto la tua civetta anche se molto taciturna-"
La fermai e dissi "tranquilla non ti mangio mica, comunque sono Ophelia Dumaine e tu sei?"
Rispose "sono Kendra Browne,  sono felice di conoscerti"
Le domandai "Hai un animale?"
Lei mi rispose "si ho due gechi leopardini e ora sono nella loro teca" li indicò con il dito, li osservai da vicino ma la mia civetta mi richiamò allora mi allontanai dalla teca e andai da lei, aprii la voliera e la coccolai un po' intanto la mia compagna di stanza andò in bagno approfittai per mettermi il pigiama e me lo misi, Kendra ritornò dal bagno, mi augurò la buonanotte e si mise a dormire, la augurai anche io sotto voce e mi coricai nel letto.

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