Capitolo 3- Freya Weasley

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Passato: 1 settembre 1992.

I passanti sfrecciavano veloci attraverso i finestrini della macchina dello zio Vernon. Delle deliziose casette in pietra venivano osservate dallo sguardo attento di Phoebe. Zio Vernon si fermò ad un semaforo e la ragazzina si appoggiò al finestrino per scrutare l'esterno. Una mamma e una papà passeggiavano mano nella mano lungo il marciapiede. Una bambina di circa cinque anni camminava spensierata davanti a loro, gustando il proprio cono gelato. Lunghi capelli biondi le scendevano lungo la schiena e la fronte era coperta dalla frangetta.

La bambina si girò verso i propri genitori e corse loro incontro saltando in braccio al padre, chinatosi per afferrarla. La madre le accarezzò i capelli e le diede un buffetto sul naso. La bambina iniziò a ridere e si sporse verso di lei per lasciarle un bacio sulla guancia. Erano così felici, così spensierati, come se niente e nessuno potesse rovinare la loro vita, agli occhi di Phoebe così priva di imperfezioni.

Iniziò a chiedersi come doveva sentirsi la bambina ad avere dei genitori che le volessero bene, ad avere qualcuno che tenesse a lei, che si preoccupasse per lei, che la amasse incondizionatamente. Qualcuno che avrebbe dato persino la sua vita per lei, senza battere ciglio.

"Ragazzina, togli immediatamente quelle sporche mani dal finestrino prima di insudiciarlo, o te lo farò pulire a forza con la lingua!".

La voce dello zio Vernon la distrasse dai suoi tristi pensieri, immediatamente sostituiti dall'immagine del suo faccione paonazzo che le sbraitava contro.

"Si, zio Vernon" rispose con voce strozzata. Tolse immediatamente le mani dal finestrino e guardò il sedile posto davanti a lei, senza battere ciglio. Cercò di sciogliere il nodo che le si era formato in gola e di ricacciare indietro le lacrime che le pizzicavano gli occhi.

In quel momento Edvige, appollaiata nella sua piccola gabbia, sembrò agitarsi, cercò di sbattere un paio di volte le ali producendo un suono acuto.

"E tu ragazzo" disse zio Vernon rivolgendosi stavolta ad Harry, fulminandolo dallo specchietto retrovisore "cerca di far star zitto quell'uccellaccio!"

Harry tentò subito di calmare Edvige. Mise una mano in tasca e ne estrasse un piccolo sacchettino. Prese una manciata di cibo per civette ponendolo nella gabbia ed Edvige sembrò calmarsi un poco.

A quel punto Phoebe sentì una stretta alla mano. Abbassò lo sguardo osservando la mano di Harry che afferrava la sua. Alzò gli occhi sul volto del fratello.

Ci sono io con te, è tutto a posto, mimò Harry con la bocca affinché lei capisse. Phoebe gli rivolse un sorriso in risposta stringendogli a sua volta la mano. Sentì una lacrima calda scenderle lungo la guancia, ma con uno scatto veloce della mano se la asciugò prima che Harry, il quale aveva ormai distolto lo sguardo, potesse accorgersene.

Phoebe inspirò a pieno prendendo quanta più aria possibile, la trattenne per qualche secondo e infine la rilasciò. Chiuse gli occhi e si immobilizzò continuando a stringere la mano del fratello fino a quando non arrivarono alla stazione di King's Cross.

L'estate era definitivamente giunta al termine e quel benedetto giorno era finalmente -o sfortunatamente- arrivato. Quello per Phoebe, sarebbe stato un giorno di importanza cruciale. Il giorno che avrebbe deciso i prossimi sette anni della sua vita. Era così spaventata dal fatto che potesse non risultare simpatica alle sue compagne di stanza, o che potesse avere qualche problema con i professori ma... la cosa che più la agitava era il pensiero di quale casata il Cappello Parlante avrebbe scelto per lei. Ovviamente sperava di finire in Grifondoro. Lì avrebbe avuto tutto l'appoggio di suo fratello Harry, di Hermione e molto probabilmente di tutti i fratelli Weasley. Se il cappello parlante avesse poi deciso di metterla in Corvonero non ci sarebbero stati molti altri problemi, dato che sarebbe stata nella stessa casata di Nio. Ad ogni modo non sarebbe stata sola. Phoebe non riusciva ad immaginarsi di finire nella casa di Tassorosso, ma in confronto a Serpeverde, la considerava una scelta molto più allettante. Non sapeva proprio che cosa avrebbe fatto se fosse finita nell'orrenda casata di Salazar. Harry, Hermione e Nio ne parlavano sempre male, ma soprattutto parlavano di quanto fossero odiosi i suoi appartenenti, in particolar modo Draco Malfoy. No, per niente al mondo Phoebe avrebbe voluto avere a che fare con maghi del genere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 22, 2022 ⏰

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