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Ecco cosa ho imparato di Chelsea dopo un mese che lavoriamo insieme:
• le piace vantarsi
• parla molto (troppo)
• non se ne frega di nessuno
• le piace il gelato
• non ricorda che mi chiamo Percy
• le piace darmi fastidio
• faceva la cronaca a quidditch
• è asociale
• ha un boccino a casa (l'ha rubato a Diggory)
• 100% sarcasmo
• 100% cinismo
• 100% criticona
• non si veste come gli altri
• fa ridere.
"Io rimango in ufficio, di nuovo" mi dice lei "mio padre sta con il ministro bulgaro a casa mia; a Natale lui va in Bulgaria da loro" e sbuffò "tu? Se resti andiamo a Diagon Alley, mi scoccio di stare per l'ennesima volta in questo ufficio"
"Andiamo a Diagon Alley" dissi io alzandomi di scatto, mi diede il mignolo e ci Materializzammo.
Visto che era Dicembre, i negozi non erano molto affollati, c'erano solo maghi adulti.
"Ti serve qualcosa? Qua è tutto gratis o a poco prezzo" e mi trascinò alla gelateria.
"Oh ciao cara" disse rivolgendo uno sguardo dolce alla ragazza "volete un gelato?"
"Grazie Florean, uno al cioccolato e... Percy, lo vuoi il gelato?"
"No, grazie, non spenderò i mei soldi per un gelato"
"Ok... Florean un gelato al cioccolato, come già ti ho detto, e uno al limone"
"4 galeoni"
"Tenga" le rivolse un sorriso, uscì e io la seguì
"Hai intenzione di mangiarti due gelati?!"
"No"
"E all-" non potei finire la frase che mi spiaccicò il gelato sulle labbra che erano dentro la bocca
"Ecco, ora o te lo mangi o te lo metto io in bocca come ho appena fatto" e me lo presi in mano ridendo e poi un gufo planò sul tavolo, era bianco panna e i contorni delle ali erano grigi.
"Stacy!" e gli sfilò la lettera dal becco, mi sporsi per leggere.
Da Cornelius Caramell.
Dove sei?
A Diagon Alley.
La vidi scrivere e poi comparve una risposta.
Devi venire, il Ministro bulgaro ha portato i suoi figli e a quindi dovete venire, almeno per salutarlo.
Sto con un amico.
Chi?
Percy, e poi è anche il mio capo, sta tranquillo.
I tuoi amici non sono veramente TUOI, capisci ciò che intendo. Comunque... vieni anche con lui, almeno faremo la figura che hai un fidanzato, e va a prendere Niger alla Gringott.
Ok
"Niger chi?"
"Mio fratello, testa di zucca!"
"Hai un fratello?!"
"Sei sordo?!" ed entrò alla banca.
"Ciao Chelsea... Percy?! Che ci fai qui?" chiese mio fratello Bill, mi ero praticamente scordato che ci lavora là.
"Oh, ciao Bill! Vado a prendere mio fratello, intanto potete parlare, siete fratelli, no?" e la vidi allontanarsi.
"Guarda con chi si è messo il mio fratellino" rotai gli occhi.
"Non stiamo insieme e non siamo nemmeno amici, siamo solo colleghi"
"Colleghi che vanno mangiare a Diagon Alley un gelato dopo aver finito di lavorare"
"C-c-come?"
"Sei tutto sporco" e mi pulii con la manica.
"Lei vuole che io le faccio compagnia, suo padre fa sempre riunioni a casa sua e lei rimane a leggere libri nel nostro ufficio, oggi vado anche a casa sua, l'ha chiesto suo padre, leggi" e gli porsi in mano la lettera, lui fece un fischio.
"Il mio fratellino attira ragazze... e anche famose"
"Andiamo!" ritornò con un ragazzo dai capelli marroni, mi toccò il mignolo e ci smaterializzammo.
La sua villa era gigante, tutta bianca con tutti i rifinimenti in legno.
"Entrate, entrate" disse il Ministro, stavo forse sognando?
"Loro sono i miei figli Niger e Chelsea, lui, Percy, è il fidanzato di mia figlia" e poi sentii il signor Crounch mormorare in bulgaro ciò che aveva detto, poi si girò quando disse, secondo me, che io ero il suo fidanzato, mi fece l'occhiolino e continuò "loro ora devono... ehm..."
"Io devo ripulire la mia stanza" lo salvò Niger
"Io, invece, devo uscire" mi stritolò la mano. "Scusate per essere stati così poco tempo con voi" e poi mi trascinò sopra, nella sua camera.
"Puoi andare Weatherby, se vuoi" disse puntandosi la bacchetta contro di lei e trasformando il suo outfit in un pigiama.
"Mi chiamo Percy"
"È la stessa cosa" disse lei agitando la mano.
"Rimango qui" risposi, perché mi sto facendo questo? E mi sedetti sul letto.
"Mi piacciono i tuoi capelli" e li toccò "Mi sono sempre piaciute le persone con i capelli rossi"
"Solo le persone con i capelli rossi?"
"No, anche le persone serie e mature. O meglio che vogliono essere serie"
"Poi?"
"Il mio tipo deve essere qualcuno di dolce... e gentile... e paziente..."
"Dev' essere il tipo perfetto"
"...e che mi ami"
"E lui ti ama?"
"Oh, questo me lo devi dire tu"
"Quindi mi ritieni dolce..." mi avvicinai alla sua bocca "...gentile... e paziente" e la baciai, le sue labbra erano screpolate, ma mi piacevano.
"Ti ricordi quando ti ho detto che non bacerei mai delle labbra come le tue?" le dissi con le labbra ancora attaccate alle sue, lei annuì. "Be', era una bugia"
Ci staccammo.
"Pensavo avessi un fidanzato"
"Percival! Te l' ho detto che non l'ho mai avuto. Avevi forse i tappi alle orecchie" un gufo planò sulla scrivania, gli tolsi la lettera dal becco e incomincia a leggere:
Dove sei?
Era mia madre.
A casa del Ministro
Sono fiera di te
Poi ti spiego, vengo subito.
E mi smaterializzai.

Weatherby |Percy Weasley|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora