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Era notte fonda; a giudicare dalla sensazione che aleggiava per i dormitori Remus avrebbe potuto giurare di essere in un altra dimensione.

Tutto sembrava cosi surreale ad Hogwarts, soprattutto a quell'ora della notte.

"a proposito, che ore sono?" pensò il licantropo, smettendo di fissare il soffitto per un secondo e soffermandosi sui dintorni:

Sirius, James e Peter stavano dormendo da tutta la notte, a differenza sua.

Infatti, quella notte, Remus si limito a riposare gli occhi e a fantasticare (come al solito, aggiungerei).

Nonostante fosse già al quinto anno, Remus era convinto che non si sarebbe abituato mai alla strana sensazione che Hogwarts provocava; era un qualcosa che andava al di la del tempo e dello spazio.

Si girò dalla parte della finestra e spostò lievemente la tendina.

"Cazzo" sussurrò:

non era ancora l'alba, ma c'era una strana luce che iniziava a dare i primi colori alle mura di Hogwarts e all'enorme giardino. Il sole stava per sorgere.

"Sono stato veramente sveglio cosi tanto tempo?" pensò Remus.

A questo punto era inutile cercare di dormire, dopotutto, anche se ci riuscisse, si sveglierebbe più stanco di prima.

Si guardò intorno di nuovo, questa volta con più attenzione:

Peter russava, James si era addormentato con gli occhiali per l'ennesima volta e Sirius dormiva come un bambino.

Nonostante Remus conoscesse Sirius da 5 anni, non si era mai spiegato come facesse ad essere cosi naturalmente e anatomicamente perfetto in tutti i momenti, poteva anche essere ricoperto di melma o picchiato fino ad avere un occhio viola, Remus era convinto che non ci fosse neanche una situazione in cui non avesse trovato Sirius attraente. Ormai tutti avevano capito che Remus aveva una cotta colossale per Sirius. E con tutti intendo tutti tutti, infatti, persino i professori in un paio di occasioni presero James da parte per chiedere l'orientamento sessuale di entrambi. E anche i sentimenti dalla parte di Sirius non passavano tanto sottovalutati.

Insomma, gli unici coglioni che non avevano ancora capito quello che stava succedendo erano (ovviamente) i due idioti strettamente interessati.

Remus, rimasto a fissare Sirius da ormai 10 minuti buoni, decise di riportare la sua attenzione sul da farsi.

Dopo ulteriori 10 minuti di dibattito interiore, il biondo concluse che la soluzione migliore era andare in sala comune e anticiparsi quella pergamena di pozioni da consegnare la settimana dopo.

Scese dal letto e prese la sua bacchetta e due pergamene nuove con piuma e inchiostro.

Rifece velocemente il letto, e si avviò per la rampa di scale che conduceva alla Sala Comune.

Le sue ciabatte producevano un rumore ovattato ad ogni gradino di marmo, l'aria sempre più fredda e solida, qualcosa era diverso dal solito: nonostante Remus fosse quasi arrivato alla base delle scale, non riusciva a sentire il fuoco scoppiettare.

Più andava giù, più realizzava che la luce accogliente data dal camino tardava a presentarsi; qualcuno doveva aver spento il fuoco.

Si tolse la bacchetta dalla tasca e la puntò a pochi centimetri dal suo volto.

"Lumos" sussurrò.

Una lieve luce capace di illuminare solamente tre gradini per volta prese posto sulla punta della sua bacchetta.

Finalmente raggiunse la fine delle scale, la sala comune era completamente buia. La luce provenuta dall'incantesimo aiutava, certo, ma la sala comune era troppo grande per poterne illuminare anche solo meta con un misero "Lumos".

Remus riuscì a raggiungere un divanetto e a posare le sue cose, prima di guardarsi intorno e osservare quello che riusciva a vedere.

Riportò la bacchetta in posizione di incantesimo.

"Lumos Maxima" disse con tono lieve.

"Cazzo" continuò, stavolta un po più forte: la luce proveniente dalla bacchetta era troppo forte considerando il fatto che era molto vicina al volto.

Remus fece cadere la bacchetta e si compri gli occhi con le mani, cadendo sulle ginocchia, ridacchiando tra sé e sé pensando a quanto fosse stato stupido.

Si tolse le mani dagli occhi e osservo per un secondo la bacchetta sul pavimento, osservò con interesse che la luce illuminava solo dalla punta della bacchetta in poi, la parte dell'impugnature e tutto quello che veniva dietro era completamente buio.

Ebbe conferma di quanto buio veramente fosse quando vide la bacchetta sollevarsi da sola.

Remus, seduto ancora sul pavimento, arretrò di un paio di passi usando mani e piedi.

La bacchetta ridacchiò lievemente, prima che il possessore si illuminasse il volto con la luce proveniente da essa.

Dei bellissimi capelli neri e scombinati sfinavano il volto scolpito di Sirius Black.

"Boo" disse Sirius con un sorriso.

Remus rise.

"Coglione" disse ancora ridendo, mentre Sirius gli porgeva la mano.

Una volta entrambi in piedi Sirius ghignò, non c'era bisogno che dicesse niente, Remus aveva già capito che cosa aveva intenzione di fare.

Il biondo fece per prendere la bacchetta dalla mano di Sirius, ma lui fu più veloce e la sollevo in alto. Remus era un tantino più basso di Sirius, di circa 5-6 cm.
la classica esplosione ormonale che i ragazzi hanno di solito era un tantino diversa per Remus, dato che i suoi cicli ormonali erano principalmente dipendenti dalle lune piene, tendeva a "ingrandirsi" verso quel periodo del mese. Non in modo eccessivamente notevole, ma diventava leggermente più aggressivo, la sua voce si faceva più profonda e cresceva di un paio di centimetri d'altezza.
Tali effetti possono essere variati da altri fattori esterni, quale l'umore, l'alimentazione e la particolare posizione della luna.

"Oh scusami" disse l'animagus con un tono sarcastico "Questa è tua?" continuò alludendo alla bacchetta.

Remus ebbe una realizzazione: si allontano di un paio di passi da Sirius, tese la mano verso l'obbiettivo tenuto in aria e pronunciò.

"Expelliarmus".

La bacchetta volò via dalle mani di Sirius, ancora rimasto con la mano in aria, e un espressione scioccata sul volto.

Remus corse nella direzione di essa, e riuscì a raggiungerla poco prima che toccasse il pavimento.

Tornò con aria trionfante e scherzosa da Sirius, ora con le entrambe le mani giù, fissando Remus con occhi spalancati.

"E' una nuova cosa che mi ha insegnato Vitious nelle lezioni pomeridiane, sono incantesimi senza bacchetta, abbastanza avanzati" chiarifico il licantropo con aria fiera.

Ed era in momenti come quelli, che Sirius aveva conferma di quanto amava Remus. Si fece scappare un sorriso, osservando il licantropo cosi felice e fiero del suo incantesimo.

Molte cose erano programmate per loro due dal destino, se lo sentiva.





c'e veramente qualcuno che ancora segue sta storia? anyways; ho il covid, e dato che non ho una minchia da fare ho ripreso a scrivere, penso che appena mi danno l'account di Ao3 inizierò a scrivere storie in inglese li.

Comunque, spero che questa one shot vi sia piaciuta, fatemi sapere se volete una parte 2, e grazie mille per le 3k views!
-Shoyo-

Drarry/wolfstar one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora