Era una tarda mattina a casa Lupin: in una giornata nuvolosa di dicembre il sole era alto nel cielo e un soffice e delicato soffio di vento accarezzava gli alberi.La casa era illuminata con la luce che trapassava le finestre mentre il profumo di lavanda e camomilla proveniente dalla tisana di Remus riempiva la stanza.
Remus indossava una grossa vestaglia rosso scuro con dei ricami marroni, un po' usurata nel tempo.
Sirius stava ancora dormendo, mentre Remus sedeva su una comoda poltrona vicino ad una finestra, sorseggiando la sua bevanda calda
Era quasi Natale.
Remus aveva sempre adorato il Natale, associandolo alle risate e agli scherzi, la febbrile agitazione la mattina della vigilia che aleggiava nei corridoi di Hogwarts. Le corse alla Sala Grande e infine scoprire cosa ti attendeva sotto l'albero.
Mentre il biondo scorreva verso i suoi ricordi come se fossero un libro aperto; girò una pagina e si soffermò su un capitolo in particolare.
James.
Remus smise di sorseggiare la sua tisana. E per un momento avrebbe potuto giurare che il vento avesse smesso di soffiare, il mondo avesse smesso di girare, e il tempo non stava più scorrendo in modo regolare.
Mentre l'inquietante silenzio riempiva la stanza, una particolare risata si faceva spazio nei pensieri di Remus, una risata che conosceva fin troppo bene.
Lily.
Era il secondo Natale senza di loro, senza i suoi migliori amici.
Era già passato un anno, e nonostante
il trauma e la quantità di tempo passata dall'ultimo sguardo, Remus si rifiutava di dimenticare quello che avevano passato insieme.I Malandrini.
Erano come un dipinto incorniciato con rifiniture d'oro nella mentre di Remus
Il suo pensiero volò a Sirius, ancora dormiente nella camera di sopra.
Si ricordò delle sedute in terapia, dell'espressione sul suo viso una volta arrivati a casa Potter, quel maledetto giorno di Ottobre.
Si ricordò delle notti insonni e degl'incubi, e di come il moro avesse smesso di mangiare dopo il tragico accadimento.
Remus aveva visto il corpo e la mente del suo migliore amico, dell'amore della sua vita, dell'unica persona che avesse mai amato crollare e distruggersi, lo vide farsi morire di fame, lo vide pregare di morire, lo vide allo stremo delle sue forze.
Il licantropo si guardò la mano sinistra, soffermandosi sull'anulare.
Un anello d'oro bianco complimentava le profonde cicatrici.
Sorrise.
Sirius non ne era ancora uscito completamente, ma i preparativi per il matrimonio lo tenevano più impegnato del solito. Distraendo la sua mente da quello se sembrava un ostacolo insormontabile.
Remus stava fissando il paesaggio innevato, completamente perso nei suoi pensieri mentre lacrime dovute all'eccessiva presenza di emozioni gli bagnavano gli occhi e gli rotolavano giù per le gote.
Era talmente imbambolato da non accorgersi della presenza Sirius nella stanza.
"Buongiorno" disse il
moro sbadigliando, riportando Remus alla realtà.Gli sorrise.
"Buongiorno, Signor Black" disse ridendo Remus, posando la tazza sul davanzale e alzandosi dalla sedia per raggiungerlo.
"O dovrei dire Signor Lupin?" aggiunse prendendogli la mano sinistra e baciando l'anello.
Sirius sorrise, un sorriso vero, genuino.
Il suo volto non falliva mai a lasciare Remus estasiato, i suoi profondi occhi chiari esaltavano i lineamenti del viso, stavolta non erano scavati, erano soffici, erano sani.
Una leggera peluria ricopriva il suo viso, aveva iniziato di nuovo a radersi.Il biondo si accorse di non aver guardato la faccia di Sirius da un bel po' di tempo. Forse per paura di vedere la stessa faccia triste e malnutrita di un paio di mesi fa.
I pensieri di Remus vennero interrotti da un gufo che atterrò sul davanzale con una lettera legata alla zampa.
"Ha, è da un sacco che non ricevevamo posta magica, vero Remus?" esordi Sirius, camminando verso la finestra.
"Mi hai tolto le parole di bocca" rispose il biondo
Dopo l'accaduto, infatti, Sirius era stato accusato di aver rivelato la posizione della casa Potter, in quanto custode segreto. Per qualche sorta di miracolo, però, un angelo custode anonimo ha fornito prove necessarie per convincere la corte dell'innocenza di Sirius.
Nonostante Black si fosse scampato diversi anni ad Azkaban e fosse un uomo libero, lui è Remus concordarono che sarebbe stato meglio allontanarsi dal mondo magico, e trasferirsi in un villaggio babbano sulle montagne, lontano da Hogwarts e da tutto quello che conoscevano.Appena Sirius fu abbastanza vicino da riconoscere il complesso sigillo di cera appartenente alla famiglia Black roteò gli occhi e fece una mezza piroetta su se stesso, ingobbendo la schiena e guardando Remus con occhi esausti.
"È tua madre vero?" Osservò Remus con una espressione perplessa.
"Si" rispose sospirando Sirius.
"che noia, fanno la stessa cosa tutti gli anni. non possono inventarsi qualcosa di diver-" non fece in tempo a finire la frase.La lettera divento rossa e iniziò a fluttuare e a tremare nell'aria.
Sirius ritrasse la testa fra le spalle e si girò, per poi indietreggiare verso la direzione di Remus.
"Oh cazzo" esordirono all'unisono tappandosi le orecchie.
"SIRIUS ORION BLACK, COME OSI SPOSARE UNA BESTIA SIMILE, COME OSI INFANGARE OLTREMODO IL RINOMATO NOME DELLA FAMIGLIA BLACK. NON C'È GIORNO IN CUI NON PENSO A QUANTO TU ABBIA DISONORATO LA NOSTRA FAMIGLIA.
PENSAVO POTESSI SPOSARE UNA PUROSANGUE E RIMETTERTI IN PIEDI MA NO, NO TU SEI SEMPRE STATO INUTILE. E SEI UNA BESTIA MALVAGIA TANTO QUANTO QUEL LUPO MANNARO. IO TI GIURO SUL MOME DELLA FAMI-"
la strillettera smise di produrre suono, nonostante continuava ad aprirsi e contorcersi. Sirius si girò, vedendo Remus con la bacchetta puntata verso di essa."quando è troppo è troppo" disse il licantropo ponendo la bacchetta sul tavolo, pulendosi le mani sbattendole una contro l'altra con aria soddisfatta.
"Parlando di opinioni che VERAMENTE contano, ho fatto dei biscotti e voglio sapere che ne pensi prima che io li decori. Che ne dici?"
continuò con un sorriso, mentre si infilava i guanti da forno.Sirius rise mente annuiva, e si sentì il cuore esplodere, come aveva fatto uno come Remus, ad amare uno come lui?
Per una volta si trovò a ringraziare sua madre, perché se lei fosse stata una buona persona, forse Sirius sarebbe finito in Serpeverde, e non avrebbe mai incontrato quello strampalato con un problema mensile.
Ma lui amava quello che per lui era ancora un ragazzo con la testa china sui libri, e delle cicatrici che amava quasi quanto lui.
Sentite, mi rendo conto che sono stata abbastanza cattiva a ritornare con questo livello di angst. Ma hey almeno sono tornata.
Non so neanche se c'è qualcuno che ancora la segue sta os, però mi annoiavo in classe quindi scialla.
e niente spero questo capitolo vi sia piaciuto, se quello è il caso come al solito non dimenticatevi di lasciare un commento e una stellina e ci vediamo al prossimo capitolo <3
-Shoyo
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Drarry/wolfstar one shot
Fiksi PenggemarCiau! Pensavo di fare queste piccole os pk mi annoiavo. Sto una wolfstar che si chiama "Wolfstar a un passo da te" se volete andate a leggerla Bye people!