"Il risveglio"
_Denise_
<<Jeff, Jeff!! Ma ti vuoi svegliare!? Daii!!>>gli chiesi esasperata. Era da mezz'ora che cercavo di svegliarlo, ma lui niente... Poteva fare concorrenza ad un ghiro in letargo!
<<Mh? Eh? Sì... Altri cinque minuti mamma. Intanto portami il caffè, così mi alzo.>> <<Wow!!! Che risposta!! Sono seria...MA CI SEI O CI FAI, JEFF!!??SVEGLIATI UNA VOLTA PER TUTTE!! E POI, IO NON SONO MICA TUA MADRE, ORA, SE VUOI SVEGLIARTI BENE, SENNÒ FACCIO DA SOLA!>> Gli urlai inferocita contro. Avevo cercato di non arrabbiarmi, ma non ci ero affatto riuscita.
Nonostante fosse molto tardi - o almeno pensavo fosse notte inoltrata- sentii qualche passo dirigersi verso di noi velocemente per poi allontanarsi di fretta. Inizialmente sentendo questo suono molto vicino a me mi spaventai notevolmente, ma quando questo si fece più fioco, mi rasserenai e decisi allora che l'unica soluzione per svegliare quel poltrone di Jeff era tirargli un bello schiaffo in faccia. Se anche questo non lo avesse fatto svegliare... Beh... Me ne sarei andata da sola soletta, in mezzo ai pericoli esterni, con la possibilità di morire... Ok, forse sto esagerando, ma questa sarebbe stata la mia scusa se mi avesse chiesto qualche cosa.
Non esitai oltre e, dopo aver inspirato fortemente, alzai la mano, ma..._Jeff_
Non sopporto assolutamente quando qualcuno interrompe il mio sonno, specialmente se quel qualcuno è mia madre o la voce è femminile, soprattutto arrabbiata.
Controvoglia decisi di alzarmi dal posto in cui avevo dormito quelle poche orette. Aprii gli occhi e, davanti a me vidi che si innalzava una Denise abbastanza arrabbiata, con la faccia tutta rossa, i capelli tutti scompigliati e gli occhi che dall'ira, per poco non uscivano fuori dalle orbite.
Feci in tempo ad osservare la stanza piccola e oscura, tetramente spoglia: all'interno c'eravamo solamente noi due, un armadio di frassino, che aveva sicuramente conosciuto tempi migliori e poi, per finire, le quattro telecamere disposte in ogni angolo della camera per avere una migliore visuale nel caso succedesse qualche inconveniente.
<<Ci son...>> non feci in tempo a finire la frase che mi beccai una bella sberla in faccia da parte della mia "coinquilina". <<COSÌ IMPARI, BRUTTO ANTIPATICO, NON METTERTI MAI PIÙ CONTRO DI ME, SONO CAPACE DI FARE ANCHE DI PEGGIO SE VOGLIO, POSSO ANCHE ROVINARTI LA REPUTAZIONE!! ORA ALZATI, DOBBIAMO ANDARE!>>
Era seriamente inferocita, ci teneva davvero tanto ad andarsene via, lontano da me?
<<Sì, scemo, ci tengo tanto.'>> mi rispose lei. Non l'avevo mai vista così, ero terrorizzato, ma poi... come aveva fatto a leggermi nel pensiero? Glielo chiesi, cercando di rimanere il più gentile possibile._Denise_
<<Scusa la domanda, ma come hai fatto a capire cosa pensavo? Cioè, tu hai qualche potere sovrumano!!>> Mi disse lui. Per poco non gli ho riso in faccia. "Ma esiste seriamente gente così stupida che non si rende nemmeno conto di parlare e di dire a voce alta quello che pensa? Poi non si è ancora visto allo specchio, voglio vedere la sua faccia come cambierà radicalmente quando si rivedrà riflesso, ma con una manata rossa nella guancia!"
Non sapevo cosa dire..
<<Hai detto tutto a voce alta, genio!>> mi limitai a rispondergli, ironica.
<<Oh-oh... Scusa scusa, scusa!!! Per favore perdonami, non volevo, non era mia intenzione offenderti!>>Era una scena davvero troppo bella, avrei dovuto fare una foto... Se solo avessi avuto il mio telefono! Lo avrei ricattato a vita!
<<Ok,ok, ma adesso andiamo! Hai per caso una mappa o un qualcosa che ci dica, come procedere per poi scappare?>> Ero impaziente di andarmene via da quel postaccio lurido e spoglio. <<Sì, ho tutto nella mia mente, però ora ascoltami e vedi di non urlare.>> Annuii. La questione era troppo importante per fare anche solo un passo falso.
Jeff mi spiegò che le telecamere di videosorveglianza erano controllate per tutto il giorno da esseri umani, la notte invece erano scrupolosamente osservate da dei robot con le sembianze umane, in modo tale che se qualcuno li avesse visti non si sarebbe spaventato.
Dovevamo superare due grandi sale adibite una per il ballo e una come cucina. Scoprii che ero stata rinchiusa in delle celle che erano in un qualche modo collegate ad un hotel che prima era un castello molto importante e grande.
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La notte del giudizio
Mystery / ThrillerDenise, dopo un forte litigio con i suoi genitori e sua sorella Valentine, decide di trasferirsi in Arizona, così da dimenticare tutto ciò che è accaduto in pochi mesi. Fatti sconvolgenti e colpe la perseguitano, nuovi amori sono dietro l'angolo...