MonokumaxGashu

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Era una giornata come molte per Monokuma. Ormai aveva già terminato il suo cinquantatreesimo killing game (o come direbbe la nostra simpatica insegnante d'inglese che chiameremo Carla: gioco uccidendo) e il mastermind (o sempre come direbbe Carla: mente maestra). Aveva raggiunto il termine della sua esperienza e Monokuma era rimasto senza lavoro. 

La situazione era tragica, dal momento che doveva anche badare ai suoi amati cinque figli, ma dato che il gioco uccidendo era terminato; lo stipendio di Monokuma non reggeva più. Inoltre sua sorella Monomi non lo voleva in alcun modo aiutare dato  che lui non era mai stato gentile nei suoi confronti.

Monokuma era disperato. Dal momento che Danganronpa si era rifiutato di fare altri killing game, Monokuma aveva bisogno di trovare un altro lavoro. Il nostro orso non voleva mollare la sua carriera  da presentatore e giudice, perciò cercò un lavoro parzialmente simile a quello che già possedeva. L'unico lavoro che gli si presentò fu all'interno di un death game (o come direbbe Carla: morte gioco).

Sfortunatamente per Monokuma non poté ottenere il ruolo desiderato, dato che era già stato occupato da Sue Miley, la bambola ridente, antagonista molto più affascinante di Monokuma. L'unico ruolo rimasto a lui era il pulisci cessi, o altro nome creativo: bidello.

Un giorno mentre Monokuma puliva il cesso (il lavoro consiste in questo, nel caso non si fosse intuito) Incontrò Rio Ranger, la bambola travestente, floormaster (Carla consiglia: pavimento maestro) del terzo piano. Ora voi vi chiederete "Che ci fa una bambola in bagno?". Questa è sicuramente una bella domanda senza alcuna risposta, probabilmente doveva indossare un abito fregato ad una persona morta. 

Monokuma vedendo Ranger intenzionato ad entrare nel cesso (comunque per chi se lo stia chiedendo: il cesso non è Fausto) appena pulito, gli disse «Fermo! quel bagno l'ho appena pulito, non puoi entrarci e sporcarlo!». Ranger con uno sguardo di sfida osservò Monokuma dall'alto al basso e rispose «Tu sei quello delle pulizia giusto? Tu devi semplicemente ubbidire e fare tutto ciò che i tuoi superiori, ovvero io, ti dicono!» e detto ciò Ranger provò a rientrare nel gabinetto.

Monokuma, infuriato per il trattamento ricevuto urlò «Per lo meno sai chi sono io? Io sono Monokuma! Ho diretto cinquantatré killing game da solo! Senza l'aiuto di nessuno!». Ranger anche lui infuriato rispose «Non mi interessa chi sei stato precedentemente, ORA TU SEI SOLO UNO STUPIDO INSERVIENTE!». 

Nel momento in cui Ranger finì di parlare, Gashu entrò nel bagno, attirato dalle urla. Nell'esatto momento in cui Gashu arrivò, Ranger tacque, spaventato dalla presenza di quell'uomo. «P-Padre che ci f-fai qui?» Chiese Ranger spaventato; Gashu non rispose e lo guardò semplicemente negli occhi. In quel momento Monokuma capì che quell'uomo così affascinante era il padre di Ranger.

Gashu si rivolse a Monokuma, nel mentre Ranger se ne andò via. «Mi dispiace molto per il comportamento di mio figlio: io sono Gashu» Vedendo quel così bell'uomo l'orso arrossì e disse «N-Nessun problema». «È vero che hai diretto cinquantatré killing game?». Monokuma a fatica confermò. 

A quel punto Gashu gli chiese  il motivo per cui avesse smesso di condurre killing game; e l'orso spiegò la sua situazione: doveva prendersi cura dei suoi cinque figli e aveva necessità  di uno stipendio. Gashu capì che Monokuma era un padre single proprio come lui, perciò anche lui decise di raccontargli dei suoi figli Ranger e Kai.

Dopo quella chiacchierata Monokuma e Gashu diventarono molto vicini, e il sentimento che si era risvegliato in Monokuma era ricambiato anche da Gashu.

to be continued...

(Giusto per informarvi, nel momento in cui è stata scritta questa parte di storia, non eravamo neancora consapevoli che Carla non sarebbe mai più stata la nostra insegnante di inglese:D)

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