Una storia d'amore molto realistica di personaggi diversi, che con il loro grande grande amore dovranno combattere contro le ingiustizie di altri personaggi non molto belli. (Meglio dei promessi sposi).
Ormai Monokuma e Gashu avevano costruito un forte rapporto che gli altri consideravano un amicizia profonda. I due passavano giornate insieme, parlando di tutte le cattiverie da loro compiute e soprattutto raccontavano storie riguardo le loro famiglie; in particolar modo, i loro figli.
Monokuma raccontava di come i suoi figli erano inutili e nullafacenti, di come Monokid passava le sue giornate a bullizare Monodam, di come Monotaro e Monophanie compivano dell'incesto (non supportato dalle creatrici di questa storia) e di come Monosuke passasse le giornate ad ignorare il mondo pensando a se stesso. Anche Gashu a volte parlava dei suoi figli; non con la stessa passione di Monokuma, certo, però raccontava storie sul suo figlio di sangue, Kai, e a volte parlava pure di Rio Ranger, il figlio adottivo.
I due, dopo aver realizzato di essere entrambi padri single, diventarono ancora più uniti e la passione che provavano l'uno per l'altro crebbe. Le persone attorno a loro si accorsero presto della possibile coppia, e la cosa infastidiva molto i figli dei due.
Quelli infastiditi in realtà erano solo Monosuke, Rio Ranger e Kai: il figlio di Monokuma temeva che il padre si sarebbe preso più cura di loro due che dei restanti Monocubs. Ranger non voleva saperne di avere Monokuma come una figura paterna, dopo l'avvenimento accaduto nel bagno, e Kai invece non voleva avere a che fare con i figli di Monokuma. Loro però non sapevano che Gashu si stava già preparando per confessare il suo amore.
Dopo una settimana, quando loro stavano già organizzando un piano per distruggere i rapporti tra i due; Gashu fu pronto per la dichiarazione. Nel momento in cui entrò nel bagno in cui Monokuma stava pulendo, l'orso gli disse «Già qui... normalmente non arrivi così presto».
Gashu arrossì non poco, cosa che si vedeva chiaramente dato che aveva la pelle più chiara del cesso che Monokuma aveva appena lucidato (sempre lo stesso cesso che aveva la netta somiglianza con Fausto); ma l'orso non lo notò dato che era troppo impegnato a pulire. Gashu rispose calmamente «Sono passato prima perché devo dirti una cosa...». Notando che la voce di Gashu non era la stessa di sempre, Monokuma si mise a guardarlo dritto negli occhi, ma vedendo i suoi attraenti e sensuali baffi a granchio, arrossì, e vedendo Monokuma arrossire Gashu prese coraggio.
«TU MI PIACI MOLTO MONOKUMA, VUOI ESSERE LA MIA ANIMA GEMELLA?»
L'orso rimase in silenzio per un paio di secondi, poi finalmente aprì bocca e rispose lacrimando. «CERTO CHE Sì».
Poi con un balzo felino si lanciò su Gashu, abbracciandolo e baciandolo. In quel momento Monosuke, Ranger e Kai realizzarono di essere arrivati troppo tardi. La scena era disgustosa e videro tutte le loro paure realizzarsi. Kai lasciò per primo il bagno, con la consapevolezza di essere traumatizzato a vita; mentre Monosuke e Ranger si guardarono terrorizzati e si misero a piangere, correndo velocemente assaliti da puro terrore.
In tutto ciò Gashu e Monokuma si stavano ancora baciando, vivendo il momento più bello della loro vita.
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(Fan art spettacolare della MonokumaxGashu che Autrice A ha disegnato sul suo banco durante un interessantissima lezione di Italiano)
