5° capitolo

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Quando mi svegliai mi ritrovai in ospedale. Non sapevo da quando ero lí, ma l'unica cosa che mi importava davvero era che volevo morire, sparire da tutto e tutti, senza lasciar traccia di me. Tanto nessuno nota la mia tristezza, notano solo gli errori, continuano a ripetermi sempre la stessa frase: “ SEI SOLO UN ERRORE, NON MERITAVI DI NASCERE...” Potevo rimanere in ospedale per sempre, pur di non vedere più le persone che hanno rovinato la mia vita, purtroppo dovevo andare in una casa famiglia. Provo dolore solo a pensarci. Da quando mi sono svegliata solo ora mi accorgo che in stanza c'erano le tre signore che prima mi hanno comunicato che dovevo andare a vivere in una casa famiglia, quando anche loro si accorsero che ero sveglia, continuavano a ripetermi -che tutto andava bene, con il tempo passa, sei forte riuscirai a superare tanti ostacoli nella vita.-
Come cazzo facevano loro a sapere che con il tempo tutto passerà?
Certo loro non provavano lo stesso dolore che provavo io. Molte persone nel mondo non capiscono il veto significato della vita, perché pensano che vivere vuol dire avere soldi, essere piú popolari, fare sesso senza sentimenti, dominare il mondo, ma vivere vuol dire LOTTARE contro le proprie paure, AFFRONTARE il passato senza scappare, AMARE senza affezionarsi troppo. Al mondo ci sono persone che anno tanti problemi che nascondono dietro un sorriso, ma ridere per chi ha problemi é un dovere. Io non rido spesso, ma quelle poche volte lo faccio veramente. Nella vita non mi aspetto più niente da nessuno, perché sono stanca di rimanerci male, di essere delusa dalle persone... ormai riesco benissimo a fingere che non mi importi, ma il mio cuore ne soffre sempre, anche se non voglio ammetterlo.

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