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31 Dicembre 2014. Ventuno e trenta.

Finalmente, dopo un'immensa attesa, è arrivato questo giorno. Da stanotte si darà il via ad un nuovo anno, ad un nuovo inizio. I brutti momenti di quest'anno stanno finalmente per terminare, come anche i belli.

Tutte le risate con Lauren, i guai in cui ci siamo cacciate insieme, le cotte, i baci, i litigi, il mio diciottessimo compleanno, la mia festa a sorpresa, la morte di mia nonna e del mio pesce rosso, Sten. Tutti momenti che si aggiungeranno alla mia, ormai corposa, lista dei ricordi.

Questa sera andrò con Lauren in un locale per festeggiare insieme l'inizio del nuovo anno. Vogliamo divertirci, vogliamo passare una serata che lasci il segno.
Il tempo per questi pensieri è finito e non posso permettermi di sprecarne altro, in quanto devo ancora finire di prepararmi e Lau sarà qui tra poco più di mezz'ora.

Ci sarà una festa a tema. E' sul bianco e nero. Tema un po' strano per il capodanno, in cui dovrebbero esserci colori eccentrici ovunque posi lo sguardo, ma credo sia proprio per questo che abbiamo scelto il "The Sprint" come nostra meta.

Mi guardo allo specchio e sono, tutto sommato, presentabilie. Il vestito nero corto, fascia perfettamente il mio corpo, senza però mettere troppo in risalto quel rotolo di troppo sulla pancia. Adoro, però, lo scollo profondo sulla schiena. Sensuale, ma non volgare. Controllo il trucco, ed è okay. Semplice. Come me.
Provo la maschera e penso che, a questo punto, possa definirmi pronta per questa serata. Mentre provo a sistemare i capelli, stando in piedi davanti allo specchio, sento mia madre urlare dal soggiorno.

"E' arrivata Lauren!"
"Arrivo!"

Al diavolo i capelli. Con tutta la gente che ci sarà nel locale, non andranno a guardare proprio se sono perfettamente acconciati o meno. Appena esco dalla camera, e vedo la mia migliore amica, non rimango molto sorpresa nel vedere che è perfetta, come sempre del resto. Capelli lunghi arricciati alle punte, abito corto bianco come anche la maschera e le scarpe, in perfetto contrasto con i capelli rossi.

"Ragazze, miraccomando."
"Si, mamma."
"Divertitevi, bevete qualche drink, ma non esagerate."
"Si, mamma."
"Fate attenzione a quello che c'è nei bicchieri e non accettate nulla da nessuno."
"Si, mamma."

Dissi mentre alzavo gli occhi al cielo. Non è mai stata una di quelle mamme che ti stanno con il fiato sul collo, ma nemmeno una menefreghista. Ho sempre nutrito un profondo rispetto nei suoi confronti. Anche se a volte vorrei proprio strozzarla.

"Detto questo, passate una bella serata."
"Anche tu," Dissi abbracciandola "e salutami la nonna quando si sveglia."
"Certamente tesoro."

Appena fuori di casa, rilascio un sospiro di sollievo.

"Sa essere davvero pesante, quando vuole."
"Non dire stronzate. Hai la miglior madre."
"Lo dici perchè non è tua madre."

Alza gli occhi al cielo ma non controbatte.

"Ed infatti sta arrivando. E' alla fine della strada."
Una volta arrivate al locale, scendemmo dal taxi e ci mettemmo in coda.
"Credo che ci aspetti una lunga attesa." Sospirò.
"Lo credo anche io."
"D'altro canto cosa potevamo aspettarci? Che passassero tutti Capodanno a casa?"

Passammo così una mezz'oretta a chiacchierare sulle nostre aspettative sulla serata. Vogliamo entrambi divertirci, passare la migliore serata della nostra vita. Così, chiamai mia madre per avvisarla che mi sarei fermata a dormire da Lauren, evitando così la classica ramanzina se fossi tornata a casa ubriaca.

"Marnie?"
"Si?" Risposi guardandola dritto negli occhi.
"Promettimi che questa sera non penserai a nulla. Ci siamo solo noi. Fai tutto quello che ti senti. Fottitene di quello che ha detto tua madre." Ridacchiò.
"Se ci riesc-"
"Se ci riesco nulla! Promettilo."
"Lo prometto."

Mettemmo su le maschere ed entrammo.

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